martedì 5 marzo 2013

IL TAR: L'INCENERITORE NON PARTIRÀ IL 7 MARZO COME PREVISTO


SODDISFAZIONE MA ANCHE SENSO DELLA REALTÀI CITTADINI PRESNTI AL PRESIDIO PERMANENTE STANNO CON I PIEDI PER TERRA E PONGONO AL SINDACO DOMANDE BEN PRECISE

Con giusta soddisfazione il Sindaco Nicola Marini annuncia su Facebook che il TAR ha accolto il ricorso dell'amministrazione contro l'inizio dei lavori per l'inceneritore previsti per il 7 marzo: “Accolto il ricorso al Tar presentato dal Comune di Albano Laziale contro la Determina dirigenziale della Regione Lazio che dava avvio al cantiere dell'inceneritore di Roncigliano.
Una vittoria importante che ci lascia soddisfatti ma che ci impone, comunque, di continuare ad essere vigili e attenti su queste tematiche visto quanto è successo con il Decreto Clini (prima con la sospensiva accettata dal Tar e poi con la bocciatura per mano del Consiglio di Stato).
Stiamo aspettando le motivazioni da parte dei nostri legali, ma ovviamente ora prevale la gioia. È tanta e non lo nascondiamo.” E rispondendo ad alcuni cittadini che si sono congratulati per la vittoria e che hanno richiamato l'importanza del porta a porta spinto, il sindaco ha scritto: “Ovviamente la raccolta differenziata è una scelta indispensabile, tant'è che finalmente a breve partirà. Ma continuare a pensare e affermare che la raccolta porta a porta basti ad eliminare l'eventualità che possa essere costruito l'inceneritore, vuol dire non aver capito a fondo il problema e gli interessi in gioco. Lo ribadisco: l'inceneritore di Roncigliano non sarà certo al servizio dei Castelli Romani e nemmeno del Lazio.
A maggiore chiarezza della sentenza, oggi il Tar ha accolto la nostra richiesta di sospensiva che ovviamente è temporanea (è la parola stessa che lo dice). Il 28 marzo ci sarà invece la discussione vera e propria sul merito del ricorso. Ad oggi, quindi, l'inizio dei lavori per l'inceneritore (previsto per il 7 marzo) è sospeso.
Siamo naturalmente fiduciosi, viste le motivazioni che abbiamo addotto, che anche il giudizio finale ci dia ragione”.

Al presidio permanente cittadini tengono alta
la guardia di giorno come di notte
Grande soddisfazione anche fra i cittadini che sono in presidio permanente, giorno e notte, sulla via Ardeatina, di fronte l'entrata della discarica di Roncigliano e che, sotto le bandiere del No Inc, tengono alta la guardia. E qui, certo, oltre alla contentezza c'è anche grande senso della realtà e si è consapevoli che questo del Tar è solo un passo. Dice Simone Carabella su facebook “È il momento di dimostrare coraggio. Non pensiamo di aver vinto, non abbiamo vinto nulla. La battaglia sarà vinta solo quando l'inceneritore sarà bloccato in maniera definitiva, la discarica sarà chiusa ed il territorio bonificato. I cittadini stanno morendo, non ci adagiamo su allori che non esistono. Qui non c 'è nessun carro dei vincitori. Bisogna pretendere , per VINCERE in maniera definitiva la revisione dell'AIA e la caratterizzazione idrogeologica INTERNA alla discarica. Questa vittoria ci permette di riprendere fiato, ma la guerra e' lunga.
Con Daniele Castri oggi pomeriggio al presidio.
I cittadini del No Inc stanno con i piedi per terra,
non si illudono e non si  arrendono
QUINDI LA GUARDIA RESTA ALTA, LA MOBILITAZIONE ATTIVA E LA PRESSIONE SULLE AMMINISTRAZIONI, AFFINCHE' FACCIANO QUELLO PER CUI SONO STATE VOTATE, AI MASSIMI LIVELLI”.
Al presidio, dove mi sono fermato un paio d'ore, ho avuto l'opportunità di parlare con la gente, persone concrete che conducono la battaglia scendendo in campo personalmente, spendendosi in prima persona. Come dice Danilele Castri “il presidio permanente, con la presenza di tanta gente locale e non, dimostra, ancora una volta, con una presenza fisica, in carne ed ossa, che il dissenso all’attuale gestione del ciclo dei rifiuti basato su raccolta in-differenziata, inceneritori e discariche, non è un dissenso di carattere ideologico o politico, come sostiene qualcuno, ma è un dissenso basato, prima di tutto, sulla tutela della vita umana e dell’ambiente”.
Ho chiesto a Daniele cosa pensasse del provvedimento del Tar e come tutti anche lui è contento, anche se perfettamente consapevole che si tratta solo di una sospensiva e poi precisa: “Il Comune di Albano non è un comitato od una associazione, che può limitarsi a presentare ricorsi al Tar Lazio, ma è un Ente pubblico titolare di poteri e competenze di carattere amministrativo, giudiziario, ambientale. Il Sindaco è autorità di Pubblica Sicurezza ed Autorità Sanitaria locale.
Chiediamo, quindi, che oltre ai ricorsi al Tar, il Comune di Albano proceda, quanto prima, a:
  1. Convocare un consiglio comunale straordinario ed urgente, attinente le problematiche relative alla gestione e chiusura del ciclo dei rifiuti ai Castelli Romani - come avvenuto mercoledì 27 febbraio scorso a Colfelice (Frosinone) - aperto alla cittadinanza, da tenersi davanti l’ingresso della locale discarica di Roncigliano.
  2. Di avviare presso la Regione Lazio il procedimento di riapertura, revisione ed annullamento dell’Autorizzazione Ambientale n. B-3694 del 13 agosto 2009 relativa all’Inceneritore dei Castelli Romani, come previsto dalla legge n. 59 del 2005.
  3. Convocare, come richiesto dagli Uffici Competenti della Regione Lazio, una conferenza dei servizi, con la presenza della società Pontina Ambiente (gruppo Cerroni) proprietaria della discarica di Albano, per richiedere gli adempimenti relativi alla CARATTERIZZAZIONE GEOLOGICA ED IDROGEOLOGICA INTERNA alla discarica di Roncigliano richiesti nel novembre 2011 dall’Arpa Lazio.
In attesa dell’esito dei ricorsi pendenti presso il Consiglio di Stato (8 marzo) ed al Tar Lazio (6 giugno) contro il decreto Clini, che si proceda, da subito, con la verifica DIRETTA e quotidiana del FORMULARIO DI REGISTRAZIONE degli automezzi AMA in entrata ed uscita dalla discarica di Roncigliano e con il CONTROLLO INDIRETTO (presso la sede della PONTINA AMBIENTE di Manlio Cerroni) del REGISTRO DI CARICO E SCARICO dei rifiuti presso la sede della Pontina Ambiente di Cerroni.
Delegati della Polizia Municipale e dell’Ufficio Ambiente del Comune di Albano, in qualità di ufficiali e/o agenti di polizia giudiziaria, amministrativa e dell’ambiente, potrebbero procedere da subito con controlli di questo tipo. In questo modo si potrebbe verificare, con facilità, che all’interna della locale discarica di Albano non vi sia illecito interramento di spazzatura romana, come previsto nel decreto “salva Roma” del Ministro Clini”.
Fabio Ascani

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