Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Nel
2016, in Italia, si può parlare veramente di inclusione? Sappiamo cos’è la
disabilità per le famiglie che ne hanno a che fare?
Sappiamo
cosa vuole dire assistere chi ne ha più bisogno o semplicemente ci rendiamo
conto di quanto ci sia ancora da fare per sostenere i ragazzi che soffrono di
diverse patologie? San Cesareo non è diversa da tutta l’Italia anche se
qualcosa sta cambiando grazie ad un progetto che potrebbe essere il primo in
Italia.
L’associazione
Mai soli onlus, nata proprio per supportare i ragazzi con diverse patologie
soprattutto nel percorso extrascolastico, dopo aver portato i suoi iscritti in
giro per il mondo facendoli vincere in diverse discipline (calcio e nuoto) e
portando il nome di San Cesareo fino a Los Angeles ed Atene, dopo anni di
richieste mai accolte per avere una sede ha deciso di essere propositiva e di
superare gli ostacoli ed i malumori proponendo un progetto che porterebbe il
comune di San Cesareo ad avere più servizi, più cultura, più inclusione tutto
in una volta.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNjUT_EbWoq8cZmItixsDEMJgbzX0DNXYGbS5fjlNB7l-iCXBEDOlwxWFGstX4OTL6_lQje68BIhG2hHW6lCZdCC5NfmAyndiOyEoMHZ-XPXPxLoBsQyjh5-Bcve5Z8Bt0HHjr03siRws/s320/Schermata+2016-06-07+alle+22.18.26.png)
Ma
il progetto non finisce qui, lo spirito dell’inclusione ha portato
l’associazione ad aprire il progetto a tutta la cittadinanza interessata che si
sta riunendo tutte le settimane per discutere proporre e immaginare iniziative
progetti e naturalmente il calendario delle presenze così da dare alla
biblioteca una vera e propria turnazione e soprattutto un calendario ricco di
eventi.
L’apertura
del progetto a tutta la cittadinanza, sotto la responsabilità dell’associazione
Mai soli è fondamentale per dare a tutti la possibilità di usufruire di un bene
comune in egual misura e nello stesso tempo responsabilizzare l’associazione
stessa e i suoi ragazzi che sono i capofila nonché gli ideatori del progetto.
Il
gruppo che sta discutendo del progetto è ormai arrivato a circa 60 iscritti e
si coordina tramite un gruppo fb (https://www.facebook.com/groups/165086210536599/?fref=ts)
dove si dialoga si propone e si scambiano idee ed opinioni.
Se
il progetto andrà a buon fine, non solo San Cesareo risulterà all’avanguardia
ma soprattutto avrà risolto in maniera innovativa il problema di una biblioteca
troppo chiusa e di un’associazione poco supportata, dando il giusto segnale di
voglia di incontro tra persone con diverse abilità in un luogo di cultura
aperto a tutti.