sabato 24 novembre 2012

ARICCIA LA GUERRA DEI MANIFESTI - ECO 16 n 33, da leggere.


AD ARICCIA LA GUERRA DEI MANIFESTI
ALLUSIONI E FALSITÀ IN UN MANIFESTO DEL PD DI ARICCIA

Tutto è cominciato durante l'ultima campagna elettorale quando Emilio Cianfanelli rilasciò in alcune interviste delle dichiarazioni diffamanti nei confronti del suo avversario Roberto Di Felice e della sua coalizione, farneticando di malavita e illegalità. Poi le elezioni sono andate come sono andate e, dopo pochi mesi vengono annullate dal Tribunale Amministrativo Regionale, che ha rilevato sufficienti irregolarità. Il 14 dicembre prossimo il Consiglio di Stato potrebbe dare una parola definitiva a questa vicenda. Nel frattempo la coalizione di Di Felice non è stata con le mani in mano e ha pubblicato, nel corso dei mesi, una serie di manifesti, nessuno smentito, per quanto ci risulta, in cui sono evidenziati una serie di comportamenti irregolari e illegali della compagine ciafanelliana: nomine che non potevano esser fatte, lettere ufficiali dell'autorità sanitaria ignorate, cooperative favorite a scapito di altri soggetti, comportamenti di personaggi, mostrati in fotografia nei stessi manifesti, mentre usano auto di servizio per scopi privati.
Qualche giorno fa è apparso un nuovo manifesto, questa volta firmato dal circolo del Partito Democratico di Ariccia che attacca la compagine di Di Felice chiamandola “La compagnia dei Giravolta”. Il manifesto ci ha colpito in particolare per un passaggio che riportiamo per intero:
La Compagnia, approfittando del commissariamento del Comune, ha tentato, con la complicità dei suoi tutori regionali, gli assessori del centrodestra CIOCCHETTI e MALCOTTI, di smontare alcune importanti iniziative dell'Amministrazione comunale del centrosinistra, come il collegamento viario Appia-bis/Ospedale dei Castelli Romani e gli accordi di programma con le società McQuay e Panorama”. (il grassetto è nostro)
Osserviamo con stupore che il PD di Ariccia ritiene che si possa approfittare del commissariamento della città! In questo modo vogliono far intendere che la Commissario Caporale non è all'altezza del suo compito? O, forse peggio, collusa con la coalizione di Di Felice? PAZZESCO!
Per quanto riguarda poi quello che viene chiamato nel manifesto “collegamento viario Appia-bis/Ospedale dei Castelli Romani”, visto che è cosa della quale su queste pagine ci siamo occupati fin dalla nascita di ECO 16, sottolineiamo con ragion veduta e cognizione di causa, che l'opera della quale si parla è una variante dell'Appia-bis che passerebbe per Vallericcia, zona agricola tutelata, deturpandola e cementificandola, e alla quale si oppose subito il Comitato di Quartiere di Vallericcia. Allora c'era ancora in regione la giunta Marrazzo. Contro quella variante stradale che si vuol far passare come “importante iniziativa dell'amministrazione comunale” (ma che in realtà è una strada che tagliando in due la valle, perpendicolarmente a via di Vallericcia, condurrebbe dritti dritti, invece che all'Ospedale, per il quale basterebbe l'Appia-bis, nei pressi di un centro ippico di proprietà di famigliari di Cianfanelli) è in piedi un ricorso al TAR di cittadini e di appartenenti al Comitato di Vallericcia. Inoltre qualsiasi lavoro sull'Appia-bis, è fermo da ben prima che ad Ariccia subentrasse il commissario, tanto che neanche è stato completato il primo lotto della strada, quello dalla parte di Albano, altro che variante di Ariccia! MA DI COSA PARLANO!
Non facciamo osservazioni su ciò che è scritto e sui toni usati nel resto del manifesto, immaginiamo che gli interessati replicheranno senza troppi complimenti.

Su ECO 16 n 33

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