sabato 2 dicembre 2017

Leggere – Gli italiani, le biblioteche, i libri i gusti nella lettura. I dati Istat

In data 1 dicembre l’Istat ha pubblicato alcuni importanti e precisi dati sul rapporto fra gli italiani e i libri, sulla fruizione delle biblioteche, sui gusti dei lettori.
Non ci coglie certo di sorpresa constatare che coloro che amano leggere sono minoranza. Non stupisce il fatto che soltanto il 15% delle persone intervistate, nel 2015, abbia dichiarato di essere stata almeno una volta in biblioteca durante quell’anno e la maggior parte di chi ci è stato lo ha fatto generalmente per motivi di studio o di lavoro.
Ciò che mi ha colpito è che la lettura, il piacere del libro e di interagire con esso, è qualcosa che troppo spesso svanisce col tempo. Si pensi che quando siamo piccoli coloriamo, leggiamo, sfogliamo libri a scuola e a casa, con le maestre, con la mamma e più raramente con il papà, e spesso anche da soli.
In età adulta le cose cambiano decisamente.


Con l'obiettivo di fornire informazioni dettagliate sulla fruizione delle biblioteche, l'abitudine alla lettura di libri (sia nel tempo libero che per motivi professionali e scolastici) e la prelettura dei bambini in età compresa tra 3 e 5 anni, l'Istat rende disponibili le informazioni rilevate tramite l'indagine multiscopo sulle famiglie "I cittadini e il tempo libero" condotta nel 2015 su un campione di circa 17 mila famiglie per un totale di circa 40 mila individui. L'indagine è stata condotta con tecnica mista sequenziale Computer assisted web interviewing (Cawi) e Paper and pencil interviewing (Papi). Si tratta della prima esperienza di applicazione di mixed-mode Cawi/Papi nelle indagini multiscopo sulle famiglie.

Nel 2015 il 15,1 per cento della popolazione di 6 anni e più ha dichiarato di essere stato in biblioteca almeno una volta nei 12 mesi precedenti l'intervista: circa 8 milioni e 650mila persone. Di questi, il 42 per cento lo ha fatto esclusivamente per motivi di studio e/o lavoro, il 39,2 per cento unicamente nel tempo libero, mentre il 9,9 per cento per entrambi i motivi.
È pari al 59,4 per cento della popolazione di 6 anni e più (pari a circa 34 milioni di persone) la quota di chi ha dichiarato di aver letto negli ultimi 12 mesi almeno un libro nel tempo libero, per motivi professionali o per motivi scolastici. I romanzi sono i libri più letti nel tempo libero (il 51,6 per cento di lettori predilige gli autori italiani e il 40,0 per cento gli autori stranieri), seguiti dai gialli, noir (28,5 per cento), dai libri per la casa (24,4 per cento), dalle guide turistiche (23,0 per cento), dai libri di scienze sociali o umane (20,5 per cento) e dai libri per bambini e ragazzi (17,5 per cento).

Il 46,8 per cento dei bambini di 3-5 anni legge, colora, sfoglia libri o albi illustrati da solo al di fuori dell'orario scolastico tutti i giorni. Questa attività è più diffusa tra le bambine (51,2 per cento rispetto al 42,7 per cento dei bambini). Il 39,3 per cento dei bambini svolge questa attività tutti i giorni con la mamma, mentre la quota di bambini che svolge questa attività tutti i giorni con il padre è decisamente più contenuta (21,2 per cento).

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