Simone Carabella |
In
questi giorni ho avuto modo di confrontarmi più volte con Simone Carabella.
Abbiamo parlato, come fanno gli amici, dei mille argomenti che ci stanno a
cuore e ho pensato di rendere partecipi i lettori di ECO16 dei contenuti più
interessanti di queste conversazioni.
La
prima cosa, quella che molti già sanno ma della quale vorrebbero una conferma
ufficiale, è che Simone si candiderà alle prossime elezioni comunali ad Albano
come sindaco. “Sono anni che i cittadini
mi fermano per strada, mi telefonano, mi scrivono per chiedermi di correre come
sindaco di Albano Laziale.” Simone è estremamente popolare ai Castelli
Romani, e non solo, per via delle tante battaglie di civiltà nelle quali è
impegnato “Per percorrere il corso di
Albano mi ci vogliono due ore perché tutti mi fermano, vogliono parlarmi dei
loro problemi o progetti”; ha
migliaia di contatti sui social network, molti sono di concittadini delusi
dalle precedenti amministrazioni comunali: “Simone
dei fare il sindaco di questa città, mi ripetono”.
Fino
a qualche tempo fa Carabella non aveva nessuna intenzione di scendere
direttamente nell’agone politico della città castellana ma riteneva sufficienti
le iniziative portate avanti con il coordinamento del No Inc, di cui è un
attivista, ma poi le cose sono velocemente cambiate.
Simone è un atleta coraggioso ed ha scelto in questi anni di tuffarsi nel Tevere ogni Capodanno per accendere i riflettori sulle tematiche dell'ambiente e della salute |
Primo
dei non eletti nelle liste del Pd alle precedenti elezioni comunali Simone
decise di svincolarsi da questa forza politica che lo ha deluso: “Il mio
modo di fare Politica è troppo distante da quello che vede burattini lasciarsi manovrare
dal burattinaio di turno senza tener minimamente conto delle esigenze del
Territorio” scriveva l’anno scorso proprio su questo blog (vedi QUI ).
Oggi
Simone non si sente vincolato e non si riconosce in nessuna forza politica: “Ciò che conta sono solo le persone. C’è chi
si impegna anima e corpo per fare le cose che servono alla gente e al
territorio e chi pensa solo a fare annunci e chiacchiere, con l’unico fine di
salvaguardare la propria posizione politica. L’unica cosa che conta sono i
fatti e per questo la mia candidatura a sindaco non può che essere supportata
da liste civiche che con la vecchia politica non devono avere nulla a che
spartire”.
Ma alle
prossime elezioni potrebbero esserci anche altre liste civiche con altri
candidati sindaco e allora Simone propone qualcosa di assolutamente innovativo:
“Penso che se ci sono più candidati che
si presentano al di fuori dei partiti, sulla base di programmi concordati che
mettano le priorità del territorio e delle persone avanti a tutto, si
potrebbero svolgere elezioni primarie fra i candidati delle liste civiche.
Sottolineo, sulla base di programmi concordati, sarei pronto ad appoggiare
qualsiasi candidato che mi battesse alle primarie, così come pretenderei di
esserlo se le primarie le vincessi io”.
Primarie
fra liste civiche: è un’idea nuova, potenzialmente dirompente. Mi domando se ci
saranno ad Albano movimenti, associazioni, liste che vanno oltre i partiti,
pronte ad accettare la sfida.
Certo è
che Simone è un uomo sempre pronto a mettersi in gioco, a scommettere su se
stesso, sulle sue qualità di persona che si dona agli altri. Lo sanno bene
coloro che chiedendogli aiuto hanno sempre ricevuto una risposta positiva e
propositiva, anche su tematiche spesso spinose o delicate, come la libertà di
cura; i diritti per i contaminati da sangue infetto; la disabilità.
Simone con l'amico Claudio Palmulli dal sindaco Marino |
Su ECO16
abbiamo raccontato, e continueremo a farlo, le lotte di Simone contro le
barriere architettoniche che rendono le città luoghi non a misura di disabile. Spingendo
l’amico Claudio costretto su una sedia a rotelle, ha percorso chilometri e
chilometri di maratone, è salito in metro e sugli autobus, affrontando percorsi
difficili, faticosi e lunghi, sempre spingendo, o alle volte sollevando, una
carrozzella. Solo grazie alla sua determinazione e alla sua sconcertante forza
fisica e di volontà è riuscito ad accendere i riflettori della stampa su queste
tematiche spesso dimenticate: “Ogni
persona se vuole veramente una cosa giusta può e deve impegnarsi per farla e
noi abbiamo intrapreso una lotta sacrosanta contro le barriere architettoniche
che impediscono ai disabili di potersi muovere liberamente nelle città”. Questa lotta ha portato Simone e Claudio di
fronte al sindaco di Roma Ignazio Marino che ha preso impegni concreti per
migliorare la vivibilità della città. (Vedi QUI) E questo è solo il principio hanno detto Claudio e Simone, ormai simboli di
una lotta per i diritti dei diversamente abili perché il loro intento è andare
oltre e portare questa battaglia in tutto il Lazio e in tutta Italia.
E le
criticità non sono solo nelle grandi città come la Capitale, anche qui ai
Castelli Romani, e in tutte le città del territorio, ci sono problematiche che
devono essere risolte: “Lotto contro
l’inceneritore da anni, lo abbiamo fermato, ma rimangono aperte questioni
fondamentali come la discarica che emana nauseabondi odori e che inquina e
avvelena persone e territorio. La discarica deve essere chiusa. Questo è un
impegno che ho preso da tempo, prima di tutto con me stesso per il futuro dei
miei figli e di tutti coloro che ancora voglio credere in una vita migliore e
più sana”.
Durante un corteo contro l'inceneritore. |
Le lotte
per la salute del territorio, come quelle per chi è più debole, le lotte per la
salvaguardia dei diritti fondamentali di tutti, la salute, il lavoro, la casa,
un ambiente sano in cui vivere, sono gli unici argomenti che contano davvero: “la
politica deve essere il mezzo per risolvere queste cose e non il fine”.
Fabio
Ascani