venerdì 19 settembre 2014

QUESTO È SIMONE CARABELLA

Simone Carabella
In questi giorni ho avuto modo di confrontarmi più volte con Simone Carabella. Abbiamo parlato, come fanno gli amici, dei mille argomenti che ci stanno a cuore e ho pensato di rendere partecipi i lettori di ECO16 dei contenuti più interessanti di queste conversazioni.

La prima cosa, quella che molti già sanno ma della quale vorrebbero una conferma ufficiale, è che Simone si candiderà alle prossime elezioni comunali ad Albano come sindaco. “Sono anni che i cittadini mi fermano per strada, mi telefonano, mi scrivono per chiedermi di correre come sindaco di Albano Laziale.” Simone è estremamente popolare ai Castelli Romani, e non solo, per via delle tante battaglie di civiltà nelle quali è impegnato “Per percorrere il corso di Albano mi ci vogliono due ore perché tutti mi fermano, vogliono parlarmi dei loro problemi o progetti”; ha migliaia di contatti sui social network, molti sono di concittadini delusi dalle precedenti amministrazioni comunali: “Simone dei fare il sindaco di questa città, mi ripetono”.

Fino a qualche tempo fa Carabella non aveva nessuna intenzione di scendere direttamente nell’agone politico della città castellana ma riteneva sufficienti le iniziative portate avanti con il coordinamento del No Inc, di cui è un attivista, ma poi le cose sono velocemente cambiate.

Simone è un atleta coraggioso ed ha scelto in questi anni
di tuffarsi nel Tevere  ogni Capodanno per accendere i
riflettori sulle tematiche dell'ambiente e della salute
Primo dei non eletti nelle liste del Pd alle precedenti elezioni comunali Simone decise di svincolarsi da questa forza politica che lo ha deluso: Il mio modo di fare Politica è troppo distante da quello che vede burattini lasciarsi manovrare dal burattinaio di turno senza tener minimamente conto delle esigenze del Territorio” scriveva l’anno scorso proprio su questo blog (vedi QUI ).
Oggi Simone non si sente vincolato e non si riconosce in nessuna forza politica: “Ciò che conta sono solo le persone. C’è chi si impegna anima e corpo per fare le cose che servono alla gente e al territorio e chi pensa solo a fare annunci e chiacchiere, con l’unico fine di salvaguardare la propria posizione politica. L’unica cosa che conta sono i fatti e per questo la mia candidatura a sindaco non può che essere supportata da liste civiche che con la vecchia politica non devono avere nulla a che spartire”.
Ma alle prossime elezioni potrebbero esserci anche altre liste civiche con altri candidati sindaco e allora Simone propone qualcosa di assolutamente innovativo: “Penso che se ci sono più candidati che si presentano al di fuori dei partiti, sulla base di programmi concordati che mettano le priorità del territorio e delle persone avanti a tutto, si potrebbero svolgere elezioni primarie fra i candidati delle liste civiche. Sottolineo, sulla base di programmi concordati, sarei pronto ad appoggiare qualsiasi candidato che mi battesse alle primarie, così come pretenderei di esserlo se le primarie le vincessi io”.
Primarie fra liste civiche: è un’idea nuova, potenzialmente dirompente. Mi domando se ci saranno ad Albano movimenti, associazioni, liste che vanno oltre i partiti, pronte ad accettare la sfida.
Certo è che Simone è un uomo sempre pronto a mettersi in gioco, a scommettere su se stesso, sulle sue qualità di persona che si dona agli altri. Lo sanno bene coloro che chiedendogli aiuto hanno sempre ricevuto una risposta positiva e propositiva, anche su tematiche spesso spinose o delicate, come la libertà di cura; i diritti per i contaminati da sangue infetto; la disabilità.



Simone con l'amico Claudio Palmulli
dal sindaco Marino
Su ECO16 abbiamo raccontato, e continueremo a farlo, le lotte di Simone contro le barriere architettoniche che rendono le città luoghi non a misura di disabile. Spingendo l’amico Claudio costretto su una sedia a rotelle, ha percorso chilometri e chilometri di maratone, è salito in metro e sugli autobus, affrontando percorsi difficili, faticosi e lunghi, sempre spingendo, o alle volte sollevando, una carrozzella. Solo grazie alla sua determinazione e alla sua sconcertante forza fisica e di volontà è riuscito ad accendere i riflettori della stampa su queste tematiche spesso dimenticate: “Ogni persona se vuole veramente una cosa giusta può e deve impegnarsi per farla e noi abbiamo intrapreso una lotta sacrosanta contro le barriere architettoniche che impediscono ai disabili di potersi muovere liberamente nelle città”.  Questa lotta ha portato Simone e Claudio di fronte al sindaco di Roma Ignazio Marino che ha preso impegni concreti per migliorare la vivibilità della città. (Vedi QUI) E questo è solo il principio hanno detto Claudio e Simone, ormai simboli di una lotta per i diritti dei diversamente abili perché il loro intento è andare oltre e portare questa battaglia in tutto il Lazio e in tutta Italia.

E le criticità non sono solo nelle grandi città come la Capitale, anche qui ai Castelli Romani, e in tutte le città del territorio, ci sono problematiche che devono essere risolte: “Lotto contro l’inceneritore da anni, lo abbiamo fermato, ma rimangono aperte questioni fondamentali come la discarica che emana nauseabondi odori e che inquina e avvelena persone e territorio. La discarica deve essere chiusa. Questo è un impegno che ho preso da tempo, prima di tutto con me stesso per il futuro dei miei figli e di tutti coloro che ancora voglio credere in una vita migliore e più sana”.


Durante un corteo contro l'inceneritore.
Le lotte per la salute del territorio, come quelle per chi è più debole, le lotte per la salvaguardia dei diritti fondamentali di tutti, la salute, il lavoro, la casa, un ambiente sano in cui vivere, sono gli unici argomenti che contano davvero: “la politica deve essere il mezzo per risolvere queste cose e non il fine”.

 Ecco, per chi ancora non lo conoscesse, questo è Simone Carabella: una persona forte che si impegna per gli altri, una persona semplice che parla e si confronta senza timori con chiunque, con le idee chiare per correre verso un futuro migliore.


Fabio Ascani

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