L’edizione
del 2013 si è conclusa venerdì 9 agosto con il grande spettacolo di
Simone Cristicchi. Un concerto che mostra tutta la crescita e la
maturità che l’artista ha raggiunto negli anni. Con il suo
“Concerto di famiglia”, è riuscito a catturare per più di due
ore l’attenzione del numerosissimo pubblico presente alla rassegna,
portando in scena non una semplice esecuzione di brani del suo
repertorio, ma un viaggio nella memoria, un viaggio dentro gli altri,
per capire le diversità e le difficoltà che ognuno di noi può
incontrare. Uno spettacolo che fonde le sue capacità di cantautore,
di cantastorie a quelle di attore, mescolando umorismo, amarezza,
satira politica e riflessioni su alcuni poteri delle caste che da
secoli sono radicate nel nostro sistema.
Simone
Cristicchi si afferma al grande pubblico nel 2005 con quello che
potrebbe sembrare un tormentone “Vorrei cantare come Biagio
Antonacci”, ma che in realtà, attraverso l’ironia, denuncia un
po’ i meccanismi dell’industria discografica e le difficoltà che
un artista ha per proporre la propria musica. Alla 57° edizione del
Festival di San Remo presenta la canzone “Ti regalerò una rosa”,
nata dopo una lunga esperienza passata insieme agli ospiti di alcuni
ospedali psichiatrici, per raccontare la vita dal loro punto di vista
e per farci riflettere sul fatto che forse non siamo tanto diversi da
loro. Con questo brano vince la rassegna ma soprattutto dimostra di
essere non un semplice cantautore, ma un degno erede del teatro
canzone di Giorgio Gaber. All’ultima edizione di Sanremo ha
presentato il brano “La prima volta che sono morto” presente nel
suo ultimo album “Concerto di Famiglia”.

“Album
di famiglia” un album che deve essere ascoltato, un spettacolo che
deve essere visto.
Per
tutti gli approfondimenti su Simone Cristicchi si può visitare il
suo sito www.simonecristicchi.it.
Gianni Casciano
(gianni.casciano@gmail.com)