martedì 30 settembre 2014

Ad Ariccia si partecipa anche con la Democrazia Diretta Locale #smartARICCIA

DA ARICCIA CINQUE STELLE RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO


#smartAriccia e' un progetto in fase embrionale, proposto e gestito gratuitamente da alcuni volontari ricciarelli, al solo fine di stimolare la partecipazione alle scelte politiche ad ogni livello, in modo gratuito e palese, senza intermediazioni di segretari di partito, coordinamenti locali, comitati di quartiere: ogni cittadino può #proporre soluzioni o petizioni agli Amministratori pubblici.
La nostra iniziativa nasce spontaneamente come risposta ai quesiti seguenti. Perche' mai dovremmo uscire dal limbo della #Menefottocrazia per iniziare a decidere con gli eletti, invece che una volta ogni quattro anni con una X nella cabina elettorale o pagando 2,00 euro al gazebo delle primarie? Perche' mai dovremmo spegnere la TV e i Politics-Talks che ci mostrano la gestione della cosa pubblica come una rissa in condominio? Perche' mai dovremmo svegliarci dalla comoda e serena democrazia "rappresentativa " per iniziare ad essere diversamente informati e attivi? Forse perche' l'attuale livello della #disoccupazione (giovanile e non) e' @serenaMENTE trascurabile. Forse perche' l'attuale livello del #debito pubblico statale e' @serenaMENTE sotto controllo. Forse perche' il potere di acquisto delle famiglie e' @serenaMENTE adeguato alle esigenze odierne. Forse perche' la #sanita' pubblica e' @serenaMENTE a portata di tutti, anche chi non puo' pagarsi le prestazioni private. Forse perche' l'attuale livello della #corruzione e' @serenaMENTE fisiologica della rappresentativita' politica. Forse perche' l'attuale livello di #evasione fiscale e' @serenaMENTE proporzionale alla pressione fiscale. Forse perche' l'attuale livello del #istruzione statale e' @serenaMENTE rispondente alle necessita' del mercato del lavoro. Forse perche' l'attuale livello del #trasporto pubblivo e' @serenaMENTE fruibile anche in periferia e in provincia. Se questi argomenti sono di vostro interesse "forse" potrebbe essere utile l'incontro ad Ariccia, sabato 4 ottobre ore 16:00, dal titolo DEMOCRAZIA DIRETTA COMUNALE, con la partecipazione della cittadina Valentina Corrado portaVoce M5S in Regione Lazio. Seguiranno i seguenti interventi: #LIQUIDFEEBACK piattaforma utilizzata per votare e proporre leggi/emendamenti dai pirati tedeschi. Presenta Carlo Brancati che ha replicato lo spazio di partecipazione online per "Fare per fermare il declino" e per "Servizio Pubblico" di Michele Santoro. #PARELON.com piattaforma della onlus omonima utilizzata per creare da zero leggi/emendamenti da proporre ad eletti in Regione Lazio. Presenta Andrea Panella che ha sviluppato il codice software e l'elevatissimo sistema di sicurezza informatica insieme a Vincenzo Abate, Davide Barillari. #AIRESIS.it piattaforma sviluppata gratuitamente e gratuitamente fruibile online, per creare proposte legislative, votazioni on-line palesi e non palesi, tutto integrato con forum e blog. Presenta Paolo Trenta, consigliere comunale a Velletri e primo degli eletti 5 stelle dei Castelli Romani insieme ad Elena Fattori portaVoce in Senato. Paolo ha sviluppato l'ambiente di partecipazione on-line sia per Velltri5stelle sia per il Quadrante Roma Sud-est. #votoPalese.it piattaforma utilizzata ad Ariccia dal 2012 per votare e proposte all'amministrazione comunale. Presenta Damiano Orru' che ha sviluppato lo spazio WordPress gratuito e replicabile su qualsiasi blog/sito basato sul voto palese dei cittadini. La partecipazione e' libera e gratuita. Lo spazio e' gratuitamente e gentilmente offerto da http://www.osteriadaangelo.it/ con il supporto tecnico volontario di Maurizio Siciliano. Info http://www.meetup.com/grilliricciaroli https://www.facebook.com/ariccia5stelle

venerdì 26 settembre 2014

L'Arte nei Palazzi delle Banche


Palazzo Zacchei Travaglini
CASSE DI RISPARMIO DELL’UMBRIA

Nei palazzi storici delle banche sono custoditi tesori artistici di valore inestimabile e, per tutto l’anno non sono visibili al grande pubblico, tranne che per un giorno: il 4 ottobre prossimo torna “Invito a Palazzo”, il classico appuntamento dell’ABI, l’Associazione Bancaria Italiana. In questa XIII edizione della manifestazione organizzata sotto l'alto patronato del presidente della Repubblica e con il patronage dei ministeri del Turismo, Beni e Attività culturali, Istruzione, Università e Ricerca, l’Associazione apre le porte dei palazzi storici delle banche italiane su tutto il territorio nazionale e per un'intera giornata, dalle 10 di mattina alle 19, mette in mostra i "gioielli" custoditi negli istituti bancari, ossia opere d'arte o capolavori normalmente chiusi al pubblico perché collocati in sedi di lavoro. Sabato 4 ottobre, ha annunciato il presidente dell'Abi Antonio Patuelli durante una conferenza stampa in corso a Roma nella sede di piazza del Gesù, verranno aperti 84 palazzi di 54 banche in città italiane. Fra le novità di questa edizione, ha aggiunto Patuelli, ben 9 nuovi palazzi storici in mostra oltre a concerti, mostre di fotografie, quadri, sculture e arazzi che arricchiscono l'offerta culturale delle banche.

mercoledì 24 settembre 2014

Renzi non convince il direttore del Corsera

Sul Corriere della Sera, nel girono del lancio della nuova edizione,  e non penso che sia un caso, il direttore Ferruccio De Bortoli lancia un duro attacco al Presidente del Consiglio Renzi. Già l’incipit dice molto:
Devo essere sincero: Renzi non mi convince.

Ma è nell’ultimo capoverso che si trovano le parole più dure:
L’oratoria del premier è straordinaria, nondimeno il fascino che emana stinge facilmente nel fastidio se la comunicazione, pur brillante, è fine a se stessa. Il marketing della politica se è sostanza è utile, se è solo cosmesi è dannoso. In Europa, meno inclini di noi a scambiare la simpatia e la parlantina per strumenti di governo, se ne sono già accorti. Le controfigure renziane abbondano anche nella nuova segreteria del Pd, quasi un partito personale, simile a quello del suo antico rivale, l’ex Cavaliere. E qui sorge l’interrogativo più spinoso. Il patto del Nazareno finirà per eleggere anche il nuovo presidente della Repubblica, forse a inizio 2015. Sarebbe opportuno conoscerne tutti i reali contenuti. Liberandolo da vari sospetti (riguarda anche la Rai?) e, non ultimo, dallo stantio odore di massoneria. L’oratoria del premier è straordinaria, nondimeno il fascino che emana stinge facilmente nel fastidio se la comunicazione, pur brillante, è fine a se stessa. Il marketing della politica se è sostanza è utile, se è solo cosmesi è dannoso. In Europa, meno inclini di noi a scambiare la simpatia e la parlantina per strumenti di governo, se ne sono già accorti. Le controfigure renziane abbondano anche nella nuova segreteria del Pd, quasi un partito personale, simile a quello del suo antico rivale, l’ex Cavaliere. E qui sorge l’interrogativo più spinoso. Il patto del Nazareno finirà per eleggere anche il nuovo presidente della Repubblica, forse a inizio 2015. Sarebbe opportuno conoscerne tutti i reali contenuti. Liberandolo da vari sospetti (riguarda anche la Rai?) e, non ultimo, dallo stantio odore di massoneria.

Ora la parola passa a Renzi. Alcuni pensano che si affiderà a Twitter per rispondere al direttore del più importante giornale italiano. Staremo a vedere. 

Nel frattempo l’Italia continua a soffrire la crisi,  e migliaia di imprese dichiarano fallimento (vedi QUI) e i lavoratori rischiano di perdere parte dei loro diritti.

Per leggere l’articolo intero del direttore De Bortoli clicca qui 

venerdì 19 settembre 2014

QUESTO È SIMONE CARABELLA

Simone Carabella
In questi giorni ho avuto modo di confrontarmi più volte con Simone Carabella. Abbiamo parlato, come fanno gli amici, dei mille argomenti che ci stanno a cuore e ho pensato di rendere partecipi i lettori di ECO16 dei contenuti più interessanti di queste conversazioni.

La prima cosa, quella che molti già sanno ma della quale vorrebbero una conferma ufficiale, è che Simone si candiderà alle prossime elezioni comunali ad Albano come sindaco. “Sono anni che i cittadini mi fermano per strada, mi telefonano, mi scrivono per chiedermi di correre come sindaco di Albano Laziale.” Simone è estremamente popolare ai Castelli Romani, e non solo, per via delle tante battaglie di civiltà nelle quali è impegnato “Per percorrere il corso di Albano mi ci vogliono due ore perché tutti mi fermano, vogliono parlarmi dei loro problemi o progetti”; ha migliaia di contatti sui social network, molti sono di concittadini delusi dalle precedenti amministrazioni comunali: “Simone dei fare il sindaco di questa città, mi ripetono”.

Fino a qualche tempo fa Carabella non aveva nessuna intenzione di scendere direttamente nell’agone politico della città castellana ma riteneva sufficienti le iniziative portate avanti con il coordinamento del No Inc, di cui è un attivista, ma poi le cose sono velocemente cambiate.

Simone è un atleta coraggioso ed ha scelto in questi anni
di tuffarsi nel Tevere  ogni Capodanno per accendere i
riflettori sulle tematiche dell'ambiente e della salute
Primo dei non eletti nelle liste del Pd alle precedenti elezioni comunali Simone decise di svincolarsi da questa forza politica che lo ha deluso: Il mio modo di fare Politica è troppo distante da quello che vede burattini lasciarsi manovrare dal burattinaio di turno senza tener minimamente conto delle esigenze del Territorio” scriveva l’anno scorso proprio su questo blog (vedi QUI ).
Oggi Simone non si sente vincolato e non si riconosce in nessuna forza politica: “Ciò che conta sono solo le persone. C’è chi si impegna anima e corpo per fare le cose che servono alla gente e al territorio e chi pensa solo a fare annunci e chiacchiere, con l’unico fine di salvaguardare la propria posizione politica. L’unica cosa che conta sono i fatti e per questo la mia candidatura a sindaco non può che essere supportata da liste civiche che con la vecchia politica non devono avere nulla a che spartire”.
Ma alle prossime elezioni potrebbero esserci anche altre liste civiche con altri candidati sindaco e allora Simone propone qualcosa di assolutamente innovativo: “Penso che se ci sono più candidati che si presentano al di fuori dei partiti, sulla base di programmi concordati che mettano le priorità del territorio e delle persone avanti a tutto, si potrebbero svolgere elezioni primarie fra i candidati delle liste civiche. Sottolineo, sulla base di programmi concordati, sarei pronto ad appoggiare qualsiasi candidato che mi battesse alle primarie, così come pretenderei di esserlo se le primarie le vincessi io”.
Primarie fra liste civiche: è un’idea nuova, potenzialmente dirompente. Mi domando se ci saranno ad Albano movimenti, associazioni, liste che vanno oltre i partiti, pronte ad accettare la sfida.
Certo è che Simone è un uomo sempre pronto a mettersi in gioco, a scommettere su se stesso, sulle sue qualità di persona che si dona agli altri. Lo sanno bene coloro che chiedendogli aiuto hanno sempre ricevuto una risposta positiva e propositiva, anche su tematiche spesso spinose o delicate, come la libertà di cura; i diritti per i contaminati da sangue infetto; la disabilità.



Simone con l'amico Claudio Palmulli
dal sindaco Marino
Su ECO16 abbiamo raccontato, e continueremo a farlo, le lotte di Simone contro le barriere architettoniche che rendono le città luoghi non a misura di disabile. Spingendo l’amico Claudio costretto su una sedia a rotelle, ha percorso chilometri e chilometri di maratone, è salito in metro e sugli autobus, affrontando percorsi difficili, faticosi e lunghi, sempre spingendo, o alle volte sollevando, una carrozzella. Solo grazie alla sua determinazione e alla sua sconcertante forza fisica e di volontà è riuscito ad accendere i riflettori della stampa su queste tematiche spesso dimenticate: “Ogni persona se vuole veramente una cosa giusta può e deve impegnarsi per farla e noi abbiamo intrapreso una lotta sacrosanta contro le barriere architettoniche che impediscono ai disabili di potersi muovere liberamente nelle città”.  Questa lotta ha portato Simone e Claudio di fronte al sindaco di Roma Ignazio Marino che ha preso impegni concreti per migliorare la vivibilità della città. (Vedi QUI) E questo è solo il principio hanno detto Claudio e Simone, ormai simboli di una lotta per i diritti dei diversamente abili perché il loro intento è andare oltre e portare questa battaglia in tutto il Lazio e in tutta Italia.

E le criticità non sono solo nelle grandi città come la Capitale, anche qui ai Castelli Romani, e in tutte le città del territorio, ci sono problematiche che devono essere risolte: “Lotto contro l’inceneritore da anni, lo abbiamo fermato, ma rimangono aperte questioni fondamentali come la discarica che emana nauseabondi odori e che inquina e avvelena persone e territorio. La discarica deve essere chiusa. Questo è un impegno che ho preso da tempo, prima di tutto con me stesso per il futuro dei miei figli e di tutti coloro che ancora voglio credere in una vita migliore e più sana”.


Durante un corteo contro l'inceneritore.
Le lotte per la salute del territorio, come quelle per chi è più debole, le lotte per la salvaguardia dei diritti fondamentali di tutti, la salute, il lavoro, la casa, un ambiente sano in cui vivere, sono gli unici argomenti che contano davvero: “la politica deve essere il mezzo per risolvere queste cose e non il fine”.

 Ecco, per chi ancora non lo conoscesse, questo è Simone Carabella: una persona forte che si impegna per gli altri, una persona semplice che parla e si confronta senza timori con chiunque, con le idee chiare per correre verso un futuro migliore.


Fabio Ascani

martedì 16 settembre 2014

Sconfiggere la fame nel mondo

Dimezzare la fame nel mondo entro il 2015 è possibile. La notizia è buona ma certamente è doveroso guardare anche i dati che ci fanno meno piacere: sono ancora 800 milioni le persone sottoalimentate e una persona su nove nel mondo non ha ancora a sufficienza da mangiare, questo nonostante il numero di chi soffre la fame sia calato complessivamente di 100 milioni di unità.
È quanto viene affermato ne “Lo Stato dell'Insicurezza alimentare nel mondo”, rapporto redatto dalla FAO, dal Programma Alimentare Mondiale e dal Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo e presentato oggi a Roma.
L'obiettivo più ambizioso, quello di ridurre, entro il 2015, il numero assoluto di quanti soffrono la fame è stato raggiunto in 25 paesi, ma non in tutto il mondo.

Certamente è dovere dei governi impegnarsi seriamente per sconfiggere questa piaga, ma è anche dovere di ogni cittadino responsabile agire quotidianamente, anche nei piccoli comportamenti, nel rispetto dell'ambiente o quando si va a fare la spesa, pensare che in qualche modo possiamo contribuire a migliorare questa situazione. In un mondo globalizzato come ormai è quello nel quale viviamo  non possiamo pensare che un’azione compiuta in una ricca città europea non possa avere una ripercussione   anche nel luogo più remoto e povero del mondo. Prima di tutto, però, i cittadini hanno il dovere di spingere i propri governi verso scelte politiche etiche e sostenibili: i responsabili di Fao, Ifad e Pam hanno sottolineato “la necessità di rinnovare l’impegno politico per combattere la fame e per trasformarlo in azioni concrete”.


Siccome la fame nel mondo non è cosa che si risolve con le chiacchiere e non è certo questione semplice, tutti dovrebbero collaborare anche solo non dimenticando l’esistenza di questo problema terribile e, a livello massimo, come suggerito dai relatori dello studio, per arrivare alla soluzione c’è bisogno di coordinazione tra i soggetti interessati, i privati, la società civile e i governi.

per approfondire leggi QUI

Il debito pubblico globale: cos'è e come si accumula?

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