giovedì 19 febbraio 2015

Marò tre anni senza conoscere il proprio destino

Tre anni fa Massimiliano Latorre e Salvatore Girone furono arrestati. Era il 19 febbraio 2012. I marò furono accusati della morte di due pescatori indiani uccisi a bordo della loro barca al largo delle coste del Kerala. Latorre e Girone erano di servizio anti-pirateria sulla petroliera Enrica Lexie. Durante questi anni i nostri marò non sono mai stati formalmente incriminati e il processo non è ancora iniziato.
Oggi, mentre Girone è ancora in India, Latorre è in Italia in convalescenza dopo aver subito, poche settimane fa un intervento al cuore.

Dopo tutto questo tempo, in cui in Italia abbiamo visto succedersi tre governi e quattro ministri degli esteri, ancora non è stata annunciata una soluzione che riesca mettere la parola fine a questa tormenta vicenda.

Stati che si dichiarano civili non possono non avere una giustizia che funzioni; non possono lasciare nell’incertezza del proprio destino due persone, due militari che stavano compiendo il loro lavoro, e le loro intere famiglie.

Fino ad ora i risultati della nostra diplomazia sono stati a dir poco insufficienti, segno di quale peso abbia l’Italia sul piano internazionale.


A Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, come a tutti coloro che sono vittime di una giustizia malata e inefficace o di  giochi di perversi potere, va la solidarietà di tutti i cittadini onesti e rispettosi della legge, in Italia e nel mondo.
F. A.

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