Cecchina,
16 aprile 2012
(Il post del sindaco Marini cui fa riferimento la lettera della lettrice) |
Egregio
Sindaco,
mi
chiamo Elena Taglieri, sono cittadina di Albano Laziale e Le scrivo
quale mia personale ed autonoma iniziativa. La Sua 'riflessione' da
Lei scritta oggi su facebook riguardante il corteo No-Inc di sabato
14 aprile mi lascia sconcertata, rammaricata, amareggiata, tradita.
(Un momento della manifestazione) |
A
pochi giorni dall'avversa sentenza del Consiglio di Stato, nessun
improrogabile 'impegno famigliare' avrebbe potuto trattenerla dal
partecipare a questo corteo, in prima fila e con la fascia tricolore:
solo la malaugurata ipotesi di un lutto, di un' incidente, di una
malattia sarebbero valsi come motivi più che giustificabili di
assenza. Neppure il matrimonio del miglior amico o di un parente. A
nulla serve ora questa sua 'riflessione', che francamente mi
trasmette solo una sensazione di pura formalità, nè serviranno
quelle dichiarazioni che Lei nei prossimi giorni sicuramente
rilascerà alle varie testate giornalistiche, e che la cittadinanza
tutta si troverà a leggere sia sui vari "Cinque",
"AlbanoTeam", "Eco16", "Albano In Comune", che su tutto quel sottobosco di giornalini locali, più o meno
indipendenti politicamente, e in ultimo sullo stesso sito del Comune
di Albano, nella sezione News. Lei
ora commenta e commenterà un film raccontato da altri,
un qualcosa che non ha vissuto in prima persona, 'mettendoci la
faccia', al contrario di quanto scriveva in campagna elettorale fino
a 2 anni fa. La sua 'faccia' non è stata vista al corteo, che,
insieme alla cittadinanza che stava a guardare dietro le finestre, si
è trovata come un gregge senza pastore. Questa sua assenza ha
mandato un chiaro ma confuso messaggio: che la questione inceneritore
non merita tanta importanza, nè lo scopo del corteo stesso.
Lei,
signor Sindaco, non è sceso in campo 'arrabbiato' per la sentenza
del consiglio di Stato, nè per le ultime dichiarazioni del ministro
Clini, rassicurando la cittadinaza di Albano che le illegalità non
avranno futuro. Gli altri sindaci, quelli veramente arrabbiati
debbono essere per forza in altri comuni, come a Terzigno, a
Monasterace? Ed uno spiegamento di Forze dell'Ordine così fin troppo
abbondante non sarebbe stato necessario se Lei fosse stato presente,
nè sarebbero occorse sofferte trattative all'ultimo minuto per
strappare l'autorizzazione ad un percorso più lungo. Lei ci ha
abbandonati a noi stessi!
E
gli altri ci hanno scambiato per un manipolo di disperati,
potenzialmente violenti.
Questo
è emerso dai mass-media e questa è l'idea che lei forse
continuerebbe a farsi senza documentarsi approfonditamente a
riguardo. Ed uno spiegamento di Forze dell'Ordine, sprecate e
strappate ad altri territori per la prevenzione della sicurezza in
aree ben più critiche, non necessita di essere così
sproporzionatamente massiccio laddove ci sia proprio il sindaco in
persona, il primo cittadino, ad essere il primo a testimoniare con la
propria presenza, a prendere parola al microfono, a fare un piccolo
'comizio', come quando ne teneva prima di essere eletto, stavolta
però di incoraggiamento e di esempio a non mollare la speranza. A
noi cittadini non bastano i suoi vice: due anni fa è stato votato
lei come Sindaco, non l'Amministrazione. La Giunta l' ha formata Lei
Signor
Sindaco, si ricordi che tutto quanto di increscioso è accaduto ed è
ancora in essere, quasi sicuramente non sarebbe capitato se Lei fosse
stato in prima fila a capo del corteo, dall'inizio alla fine.
Questo succede quando la gente esasperata trema al pensiero che un
cantiere possa iniziare anche l'indomani. Ma forse per questo
pensiero, per questa spada di Damocle, per questa imminente
possibilità, ecco, forse Lei ancora deve concedersi una riflessione
che ha bisogno ancora di una attesa.
Tanto
era dovuto Cordialità
Elena
Taglieri (del "Coordinamento NO-INC")