La zona a sud di Roma,
comprendendo in essa Pomenzia, TorVaianica, i Castelli Romani, Anzio
e Nettuno e Ardea, ha conosciuto negli ultimi anni un grande
incremento della popolazione, anche grazie al fatto che comprare casa
nella capitale è diventato sempre più oneroso. Centinaia di
migliaia di persone si sono spostare da Roma, ma anche da altre
città, per andare a vivere ai margini degli agglomerati urbani,
formando una sorta di quartieri extraurbani, un po' all'americana,
abitati da pendolari del lavoro.
È forse proprio in
queste zone che il ruolo del medico fiscale dell'Inps assume un
valore sociale ancora più rilevante, chiamato a svolgere
un'importante missione di controllo e verifica con un servizio
costante sul territorio.
Dal 1 Maggio, Festa dei
Lavoratori, l'Inps ha deciso unilateralmente di sospendere, con un
provvedimento che viene definito “provvisorio”, le visite
effettuate d'ufficio dall'ente stesso, ovvero circa il 75% delle
visite portate a termine dai medici fiscali, più o meno 1,5 milioni
di controlli su scala nazionale. Rimarrebbero soltanto le visite
richieste dai datori di lavoro.
Questa decisione ha
suscitato la preoccupazione dei medici di famiglia il cui sindacato
Fimmg Inps nota che il provvedimento, che potrebbe portare al
licenziamento di oltre 1000 medici, potrebbe portare ad una veloce
impennata delle assenze per malattia: “In poche settimane
verificheremo un importante aumento delle assenze per malattia e
quindi una spesa ben superiore rispetto a quanto l’Istituto investe
in un anno per le visite mediche di controllo” E’ quanto
dichiara Alfredo Petrone, coordinatore nazionale del settore Fimmg
Inps “Questa decisione porterà, inoltre, al sostanziale
licenziamento di circa 1000 medici in servizio da decenni –
prosegue Petrone - Le visite mediche di controllo Inps richieste
dall’Istituto hanno da sempre rappresentato un punto di forza nella
lotta all’abuso dell’assenteismo di malattia. Per questo motivo
chiederemo un incontro urgente con la dirigenza dell’Inps e con il
ministro del Lavoro, riservandoci di informare anche la Corte dei
Conti di ciò che si profila come un errore perfetto”. (fonte vedi
QUI)
Parole dure e serie quelle di Petrone ma che fotografano la realtà.
Parole dure e serie quelle di Petrone ma che fotografano la realtà.
Uno stop immediato,
questo delle visite di controllo, che riguarda sia i lavoratori
pubblici che quelli del settore privato che, in malattia, non
riceveranno, almeno per il momento, la visita fiscale del’Inps, a
meno che non ci sia una richiesta esplicita del datore di lavoro. Una
vera manna per i fannulloni che rischia di andare a ricadere con le
sue conseguenze negative su tutti colo che ogni giorno lavorano
onestamente e seriamente senza mai mancare e che magari, come spesso
accade nel nostro territorio, compiono ogni giorno molti chilometri
per recarsi a lavoro!
Fabio Ascani