Il presidente della Regione Lazio Zingaretti vuole iniziare
i lavori dell’autostrada Roma-Latina. Ma non si poteva adeguare la via Pontina?
Fanno tutti i paladini dell’ambiente ma al momento
opportuno ci si dimentica che il consumo
di suolo una delle più insidiose e irreversibili forme di degradazione del
territorio.
Coloro che amano l’asfalto non potranno che essere
contenti di queste parole. Coloro che mettono in secondo piano la difesa del
suolo non potranno che essere felici delle dichiarazioni del presidente
Zingaretti.
Noi che non siamo amanti delle nuove strade, che al
grigio preferiamo il verde dei campi, ci poniamo un paio di domande e facciamo qualche semplice considerazione. Innanzitutto: ma davvero c’è bisogno di una nuova strada? Ma non si poteva adeguare e rendere più sicura la
Pontina che già collega la Capitale con la città di Latina e che ogni giorno viene percorsa da tantissimi utenti? Una
strada già c’è e se oggi è insufficiente il demerito va dato a tutti quegli
amministratori che si sono succeduti nel corso degli anni e che non hanno fatto
nulla per renderla adeguata ai tempi e ai volumi di traffico dei nostri giorni.
Diceva qualcuno che a pensar male si commette peccato ma spesso ci si indovina, e
allora ci chiediamo se dietro tutto questo l’unico interesse sia realmente quello
per i cittadini!
Termino questa piccola riflessione rilanciando i
recenti dati di Legambiente sul consumo
di suolo in Italia.
Tra novembre 2015 e maggio 2016 le nuove coperture artificiali del
territorio italiano hanno interessato 50 kmq ovvero, in media, quasi 30 ettari
al giorno. In termini assoluti, il consumo di suolo ha intaccato ormai 23.039
kmq del nostro territorio. Le aree più colpite: le pianure del settentrione,
dell’asse toscano tra Firenze e Pisa, del Lazio, della Campania e del Salento,
le principali aree metropolitane, le fasce costiere in particolare adriatiche,
liguri, campane e siciliane.