Domani Claudio e Simone compiranno la loro nuova grandissima impresa per convogliare l'attenzione dei media, dei politici ed amministratori e di tutti i semplici cittadini sulla questione delle barriere architettoniche nel frattempo l'ISTAT, l'Istituti Italiano di Statistica ha diffuso i dati su l'Integrazione degli alunno con disabilità nelle scuole primarie e secondarie di primo grado grado statali e non statali.
È proprio dalla scuola che si deve cominciare se si vuole educare ad un Paese che sia accessibile a tutti. È proprio nelle scuole che ogni barriera, architettonica, fisica o mentale deve essere abbattuta.
Sono certo che domani Claudio Palmulli e Simone Carabella correranno anche per questo!
Nella scuola primaria, il 21% degli alunni con disabilità non è autonomo in almeno una delle attività indagate (spostarsi, mangiare o andare in bagno) e l'8% non è autonomo in tutte e tre le attività. Nella scuola secondaria di primo grado le percentuali sono rispettivamente del 15% e del 5%.
Ancora elevata la quota di plessi scolastici con barriere architettoniche
È il Mezzogiorno la ripartizione geografica che detiene la percentuale più bassa di scuole con
scale a norma (62,4% di scuole primarie e 72,6% di scuole secondarie) e servizi igienici a norma
(58% di scuole primarie e il 64% di scuole secondarie di primo grado); il Nord è, invece, la
ripartizione territoriale con la percentuale più elevata (il 73,9% di scuole primarie e 79% di scuole
secondarie ha scale a norma e il 73,7% di scuole primarie e 76,8% di scuole secondarie ha
servizi igienici a norma).
Le scuole sembrano essere poco accessibili in tutto il territorio nazionale se si considera la
presenza di segnali visivi, acustici e tattili5 per favorire la mobilità all’interno della scuola di alunni
con disabilità sensoriali, oppure in generale la presenza di percorsi interni ed esterni accessibili.
Solo il 27,8% delle scuole primarie del Nord ha segnali visivi acustici e tattili, la percentuale è
ancora più bassa nelle scuole del Mezzogiorno (18,5%).
Lo stesso differenziale territoriale permane nella scuola secondaria con valori che, nel migliore dei
casi, non superano il 30% (il 28,8% delle scuole secondarie di primo grado del Nord e il 18,8% di
quelle del Mezzogiorno). I percorsi interni ed esterni accessibili6 sono invece presenti nel 24,5% di
scuole primarie del Nord contro il 14,1% di quelle del Mezzogiorno; nelle scuole secondarie di
primo grado le percentuali sono rispettivamente del 28,8% e 18,8%.