Mario Vargas Llosa attraverso una
brillante e divertente scrittura, come solo i grandi autori sudamericani sanno
fare, ci regala uno dei più interessanti gialli degli anni ’80.
In questo suo romanzo l’autore descrive
mirabilmente caratteri e luoghi, odori e umori della povera provincia peruviana
usando la struttura dell'indagine su un assassinio, per esaminare il lato
oscuro della natura umana, della corruzione, e dei pregiudizi di classe e razza
nel Perù degli anni ‘50.
Nelle mani di uno scrittore attento
e sensibile alle vicende del proprio Paese quale Mario Vargas Llosa, lo sfondo
giallo di questo avvincente romanzo diventa a poco a poco una ricostruzione
fedele di un clima e di un'epoca, oltre ad essere una analisi impietosa della
società a lui contemporanea e a seguire una universale denuncia. Senza però dimenticare
la maestria dell’autore nell’inserire anche spunti umoristici, nei tratti in
cui racconta del corteggiamento che il tenente Silva mette in opera nei
confronti di una procace donna di zona, spunti volti ad alleggerire il testo
altrimenti troppo pesante oltre che a tenere vivida l’attenzione del lettore.
Il racconto inizia con la scoperta
del corpo brutalmente assassinato di una giovane recluta, vicino ad una base
militare nel nord del Perù; nei pressi di Talara viene infatti ritrovato un
corpo orrendamente martoriato: la vittima è Palomino Molero, un giovanissimo
aviere trovato senza vita e con i segni evidenti di atroci torture.
Il tenente Silva, molto arguto e
profondo, e il poliziotto Lituma, la cui figura è tratteggiata in modo
magistrale durante tutto il racconto, iniziano a indagare decisi a far luce
sull'omicidio.
Per la maggior parte dei personaggi
è un caso da archiviare senza strepito, un "incidente" senza
importanza né conseguenza; è un caso come molti nel clima di incertezza
politica e sociale di quegli anni e dove il potere e la corruzione riescono a
trasformare la verità in tante non-verità diverse che si rinviano l'un l'altra
come in un allucinante gioco di specchi.
Nello svolgersi degli eventi, nel
susseguirsi del ritmo emotivamente coinvolgente del racconto, l’autore fa
sfoggio della sua abilità nel coinvolgere il lettore raccontando la storia sin
nei minimi dettagli, ma senza mai esporsi in prima persona, lasciando a noi l’arduo
compito di trarne la morale che maggiormente riteniamo idonea alla situazione.
Come i grandi autori sudamericani,
Mario Vargas Llosa riesce nelle sue opere a trasportare la concreta e a volte
cruda realtà a lui contemporanea in un flusso narrativo fantastico, altamente
coinvolgente per il lettore.