Riceviamo questa accorata lettera di una lavoratrice ausiliaria della scuola e la pubblichiamo senza commenti o modica alcuna
Siamo in "circa "21mila e siamo coloro che
dentro le scuole puliscono e fanno servizio di ausiliariato se state pensando
ai bidelli? No non siamo loro! siamo una categoria che in Italia e meglio
non conoscere,siamo i disperati delle vecchie crisi, siamo gli ex lsu che negli
anni 90 per via delle crisi aziendali sono stati licenziati e messi nelle liste
di mobilità e successivamente chiamati nei Comuni e enti ministeriali ad attività rivolte alla collettività, utilizzandone
le professionalità e capacità lavorative. E questo e
solo l'inizio di una lunga storia troppo lunga e triste che sembra non voler
finire se non con dramma nel dramma.
Parto dall'inizio per dire che in origine i comuni di residenza e quelli
limitrofi prendendoci senza spese da quelle famose liste di mobilità ci hanno
inserito nelle scuole per utilizzarci come bidelli, da quel momento ad
oggi è stata una vita di precarietà e ingiustizie subite. La scuola per prima non
ci ha mai permesso di entrare realmente a far parte dell'organico, ci ha
addirittura esplicitamente escluso come categoria "lsu " dalla
normativa per l'inserimento nella graduatoria di 1ºfascia, in passato
era stata prevista dall'articolo 12, comma 4, della legge n. 468 del 1997 e
dall'articolo 45, comma 8, della legge n. 144 del 1999 una riserva del 30% dei
posti disponibili del personale Ata, tale riserva non è stata mai applicata per
collocare almeno parzialmente i lavoratori ex LSU interessati,
Considerato che in tutti questi anni,
disattendendo la normativa italiana, non sono mai state messe in atto misure
volte alla vera stabilizzazione degli ex LSU, che da sempre sono stati
utilizzati per sopperire alle carenze di organico nelle scuole e che con il
loro lavoro hanno garantito un servizio efficiente e qualificato, così come
riconosciuto anche dal Ministero dell’Istruzione;
poi ci sono pretese da
parte delle scuole nelle persone dei segretari, dirigenti scolastici, docenti,
e in ultimo anche i collaboratori scolastici, quelli che comunemente vengono
chiamati bidelli.
Su questa ultima
categoria vorrei aggiungere qualcosina.
Nonostante loro siano entrati a lavorare nelle scuole dopo di noi, nonostante
la nostra presenza nella scuola di fatto permette a loro di percepire uno stipendio "dignitoso "senza dover svolgere
nessun tipo pulizie e di approfittare della nostra presenza per non svolgere
funzioni anche a loro destinate, in questi anni non hanno fatto altro che avvilirci
trattarci con disprezzo e come dei perenni ospiti.
Poi ci sono i consorzi e imprese che non hanno assolutamente la
percezione della povertà che hanno creato attorno a questa categoria, spiego
come.
In primis metterei la non serietà di alcune
aziende che appena preso in carico questi lavoratori hanno subito cercato di
fare dei tagli e in alcune regioni ci sono anche riusciti, poi ci sono altre
aziende che non pagano i lavoratori regolarmente e quindi parecchi di noi si
trovano a vivere con acconti di stipendio e prestiti per arrivare a fine mese,
voglio ricordare che qualche nostro collega che oggi non c'è più non è riuscito
a finire questa lunga lotta e si e lasciato andare alla depressione e
purtroppo in alcuni casi al suicidio. Ora passo e credetemi se vi dico,
che sto tralasciando un mare di ingiustizie quotidiane ma è tempo di parlare
di questi ultimi 4 anni e del presente per capire e chiedere un futuro migliore
per noi, per tutti noi.
Vorrei raccontarvi che alla fine del 2008 c'è stato un passaggio d'appalto dove
tutti i lavoratori lsu e appalti storici sono confluiti in 4 grandi consorzi
per tutta la nazione, ogni consorzio ha spezzettato i lavoratori assegnati in
un mare di micro aziende a volte senza neanche capitale per poter pagare le
mensilità ai lavoratori, il fondo stanziato per mantenere reddito e
occupazione era nel 2008 di 540 milioni di euro, una cifra un pò troppo alta
deve aver pensato il ministero! Quindi ha effettuato un primo taglio del 25%
agli appalti storici che sono i primi lavoratori stabilizzati nelle aziende
"gia nel lontano 1999 e che sono circa la metà dei 21mila per l'altra metà
non è passato tanto tempo che il ministero della pubblica istruzione ha
effettuato un altro taglio al fondo arrivando cosi a stanziare 390milioni di
euro e costringendo così le imprese a chiedere al ministero del lavoro 87
giorni di cassa integrazione per i rimanenti oltre 11 mila ex lsu impegnati
nelle scuole.
Ora siamo a 390 milioni e una cassa integrazione in deroga che a oggi (Luglio
2013) non ci e stata pagata, è comprensibile c'è la crisi! fortemente disagiati
e esausti ci avviamo alle nuove gare consip che, ci viene confermato che
le buste sono state aperte e indovinate? I consorzi che hanno partecipato ci
annunciano candidamente che appena prendono in mano l 'appalto dovranno
effettuare un nuovo taglio e noi cerchiamo aiuto al ministero ma le porte sono
ancora chiuse e dopo interminabili incontri con tutte le parti dopo anni di
impegno per cercare di gridare la folle ingiustizia arriva dall'ultimo ministro
appena insediato e come per incanto riesce a stupirci anche Lei, noi che
pensavamo che il massimo l'avesse fatto Maria Stella Gelmini e
dichiarando un nuovissimo taglio di altri 70 milioni di euro entro il 2015 si
assicura forse qualche elogio perché I numeri dicono che è stata brava a
risparmiare se non fosse che dietro quel risparmio ci sono 21 mila
famiglie alla fame alcuni suicidi e parecchie famiglie costrette a rivolgersi alla caritas.. brava la Ministra sei proprio un orgoglio
per l'Italia.
Bene questa è la sintesi
di quasi 20 anni di lavoro dentro le scuole, e cari amici vi confido che molti
di voi che leggerete questo racconto si sono probabilmente trovati a scuola un
lsu che magari ha pulito I vostri bagni I vostri banchi o magari ha chiamato
vostra madre al telefono perché non
stavate bene. tutto regolare ma magari quella persona non prendeva lo stipendio
da mesi.
Chiediamo aiuto a tutti da anni , urliamo ma nessuno
ci sente ,non vi pare che sia arrivato il momento di dire basta a questa
ingiustizia?
Basta giocare con le vite dei più deboli e basta
approfittare della brava gente.
Carmen D.