Si tratta di un racconto corale di tanti
personaggi, ognuno dei quali con la sua storia porta dentro di sé qualcosa da
condividere e con la loro positività regalano una buona dose di ottimismo e
qualche ora spensierata al lettore.
Le loro vite si intrecciano nella loro
normalità, conquistano, emozionano e fanno sorridere proprio per la semplicità
con cui sono abilmente delineate dall'autrice. Sono storie di persone comuni,
ognuna delle quali sta vivendo un piccolo, grande mutamento che al tempo stesso
li emoziona e li spaventa.
La storia degli abitanti di Borgo Propizio
è una storia semplice, di persone che hanno i loro sogni, le loro ambizioni e
le loro paure. E’ un vivere scandito da impegni di lavoro e familiari, senza
tralasciare una fetta di tempo per se stessi, per le proprie aspirazioni e per
i propri sogni. Borgo Propizio è un luogo dell’anima. Qui i pericoli del
progresso non hanno contaminato la spontaneità, il fascino della lentezza e dei
riti quotidiani, rimasti per tutti ancora sacri.
Sono personaggi carichi di vitalità,
fotografati dall'autrice con naturalezza e realismo; sono finemente caratterizzati e, benché la narrazione sia in terza
persona, il registro varia adattandosi al protagonista delle pagine. Lo stile,
ricercato nella sua semplicità è in grado di rispecchiare personaggi e
situazioni diversi.
A Borgo Propizio non succede mai nulla, ma
finalmente in quel nulla qualcosa succede….
Le due sorelle Mariolina e Marietta,
completamente diverse tra loro, zitelle e ultra quarantacinquenni che hanno
sempre vissuto insieme vengono a sapere, dai pettegolezzi del paesino, che il
famoso negozio del centro, quello abitato dal fantasma del Borgo, sta per
riaprire; diventerà una latteria.
A fare i lavori per rimetterlo in sesto è
stato Ruggero, aitante trentacinquenne con un grande cervello per le opere di
muratura, meno per i congiuntivi, dongiovanni incallito con la voglia però di
sistemarsi; un maschio vero, gentile e romantico, un signore, nonostante le
lacune grammaticali, che sa come far sentire importante la sua donna. La nuova
proprietaria è Belinda, che sta finalmente coronando il sogno di tutta la vita,
quella di avere a che fare con tutto ciò che riguarda il latte. Ci sono Cesare e Claudia, i genitori di
Belinda, che stanno attraversando un momento di crisi del loro matrimonio. E
poi c’è la zia Letizia da sempre innamorata di Gianni Morandi, passione
trasmessa alle sue nipoti Claudia e Belinda.
Tra mille vicissitudini, parte tutta la
storia che tra ambiguità, pettegolezzi e altro porta i personaggi principali a
vivere una storia allegra, divertente e alquanto accattivante: vecchi amori,
nuove amicizie e altre che tornano.
E’ un libro piacevole e divertente che
scorre via veloce e ti dà il buon umore; Borgo Propizio è appunto un nome che
ispira ottimismo, serenità, speranza e che promette felicità.
E' una lettura senza dubbio piacevole, le
cui pagine scorrono veloci rendendoci spettatori della vita, degli affanni,
delle gioie di variopinti personaggi. Uno spaccato italiano che guarda con
fiducia e un pizzico di ottimismo i rapporti sociali e interpersonali, mettendo
in risalto l'esistenza di valori legati alla famiglia e all'amicizia.
L'impressione che ti resta dentro al
termine della lettura di questo romanzo è quella di aver assistito ad una
commedia piacevole e divertente, nel luogo ideale in cui ritrovare la gioia di
vivere, realizzare piccoli e grandi sogni, trovare l'amore e riscoprire sé
stessi.