di Francesca Senna
Per introdurvi a questo libro devo dirvi che l’acquisto è stato fatto di
getto, principalmente per la sua meravigliosa copertina che ricorda per la
particolarità e dettagli un quadro di stile fiammingo. Ma la copertina è stata
solo una meravigliosa presentazione, capace di condurmi in un modo fantastico, in
un racconto ricco di dettagli affascinanti tali da rendere la lettura un
momento di completo rapimento.
La storia cattura fin dalle prime pagine e, grazie anche ad una
scrittura chiara ed elegante, scorre via veloce fino all’epilogo.
In mistero ha la capacità di insinuarsi lentamente nella mente del
lettore e della protagonista, grazie ad una efficace, dettagliata – “minuta” –
e puntuale caratterizzazione dei personaggi che riescono in questo modo a
presentarsi al lettore poco alla volta, pagina dopo pagina, facendo scorgere
solo quello che è necessario, fino a scoprirne la vera natura.
L’ispirazione dell’opera nasce da "La casa delle bambole" di
Petronella Oortman, opera presente al Rijksmuseum di Amsterdam. Siamo nel periodo
del secolo d’oro, laddove superficialità, apparenza, ipocrisia e bramosia ruotano
attorno ad una società di mentalità ancora acerba: siamo appunto nella
Amsterdam di fine ‘600.
In un
giorno d’autunno, la diciottenne Petronella Oortman bussa alla porta di una
casa nel quartiere più benestante di Amsterdam, per iniziare una nuova vita
come moglie dell’illustre mercante Johannes Brandt.
L’accoglienza
in casa Brandt però è tutt’altra da quanto Nella si attendeva: invece del
consorte trova la sua indisponente sorella, Marin.
Da questo momento in poi le donne saranno le protagoniste principali di
questa narrazione grazie alla loro forza e alle loro paure; donne totalmente
diverse ma unite da un unico destino.
Il tanto
atteso marito – Johannes -, non presente all’arrivo della giovane sposa in casa
Brandt, di ritorno da uno dei suoi tanti viaggi, eviterà accuratamente di
incontrarla e di avere contatti con lei, creando così in questa, ansie e
angosce notturne.
L’unica
attenzione che le riserverà, più per quietare il suo animo che altro, sarà un
particolare dono – un regalo di nozze: una miniatura della loro casa alla quale
Nella dovrà dedicarsi arredandola a suo gusto e piacimento.
Petronella, nonostante l’inziale confusione perché effettivamente non
sa come considerare tale regalo, non si perde d’animo e si rivolge all’unico
miniaturista che trova in città. Affascinata da questa enigmatica figura, si
creerà tra loro un legame fitto di misteri e ambiguità, basato su un dialogo costruito
su un crescendo di tensioni letterarie, dove senza ricorrere a parole, ma
attraverso piccoli, straordinari manufatti si racconteranno i misteri di casa
Brandt e le falsità di una società solo apparentemente grandiosa. I dettagli di
cui il libro è pieno ci lasciano con la bocca aperta: il fascino delle
miniature, le particolarità, il senso di angoscia ed incompreso che si
accompagna a tali creazioni sono un'eco dei misteri che la nuova famiglia e la
società di Amsterdam nascondono.
Una narrazione magica, piena di tensione che si inserisce sulla minuziosa
ricostruzione storica della Amsterdam del diciassettesimo secolo, fiorente
cittadina mercantile governata da una società bigotta in cui le diversità
venivano discriminate o addirittura punite con la morte. Scopriremo così in
questo racconto che l’apparenza spesso inganna, perché l’anima di questa città
all'apice della sua grandezza è ambivalente, divisa tra dovere e piacere, rettitudine
e peccato, avidità e salvezza eterna. Così come ambivalenti sono i suoi
abitanti, cosmopoliti ma al contempo dagli orizzonti limitati.
L’autrice, con abili e precise pennellate, riesce a farci percepire
odori e rumori, colori, luci e ombre: possiamo percepire l’umidità delle case e
le loro penombre; il freddo pungente e il vento che soffia lungo i canali;
l’odore delle aringhe, per le viuzze e sulle tavole imbandite; e l’odore delle
spezie, e del mare attraverso il quale sono arrivate.
“Il Miniaturista” è un romanzo
intenso, che ammalia e conquista. E’ una storia appassionante in cui non tutto
è svelato, luce e ombre disegnano il passato e nutrono il presente. Insomma, un
libro degno di essere letto e che sarà in grado di sorprendervi e, soprattutto,
ad incollarvi alle sue pagine.