giovedì 10 dicembre 2020

Leggere a caso - Articolo già pubblicato su vedoleggoscrico.com

 

Leggere a caso

libri scaffale

Ho sempre vissuto circondato da libri di ogni tipo: dai grandi classici della letteratura ai romanzi moderni, dai gialli ai testi di matematica, dai libri di ricette ai manuali di antropologia, dalla storia della musica a quella del pensiero.

Capitava, e capita ancora, che mi soffermi di fronte ad uno scaffale, estragga un volume, solo incuriosito dalle parole del titolo sul dorso, o da un’immagine o un colore, e inizi a sfogliarlo. La maggior parte delle volte il libro torna presto al suo posto, magari per essere ripreso dopo mesi o anni. Alle volte rimane fra le mie mani e, in stato ipnotico, mi sposto dalla libreria e mi dirigo alla scrivania o in poltrona. Qualcosa sembra avermi catturato anche se non è detto che la magia duri. Certe volte, invece, si accende una vera scintilla, un colpo di fulmine, e quel libro diventerà parte di me, per sempre.

Per carità, non è che capiti sempre così, anzi, il più delle volte scelgo di leggere un libro perché è di un autore che conosco o perché mi ha incuriosito una recensione o un articolo su una rivista, magari per le impressioni lette su un gruppo Facebook, o perché qualcuno ne ha parlato alla radio. Certe volte mi affido al consiglio di un amico. È importante avere buoni amici lettori. Però leggere un libro di cui non si sapeva praticamente nulla, nascosto fra centinaia di altri libri, nella propria biblioteca o anche in libreria, è un’emozione particolare: come trovare una pepita d’oro.

In questo modo ho incontrato, specie da adolescente, autori grandissimi come Hesse, Miller, Simenon, Stout, Doyle, Pirsing, Haley, Moravia e tanti tanti altri. Scrittori diversissimi tra loro che hanno lascito la propria impronta nella mia anima e hanno contribuito ad a farmi essere ciò che sono, se è vero che siamo la somma delle nostre esperienze, e la lettura è un’esperienza decisamente forte e costruttiva.

Anni fa, in una cabina telefonica, gli smartphone ancora non esistevano, trovai, poggiato sopra il telefono, un libro e una bella matita a mine. Il libro era Il Deserto dei Tartari di Dino Buzzati. Un capolavoro che non conoscevo e che lessi immediatamente, quasi a voler adempiere ad un destino. Una lettura a casuale, certo, e sarò sempre grato al distratto sconosciuto che dimenticò il libro e la bella matita, forse distratto da qualche notizia, spero bella, ricevuta dall’altra parte del filo.

Quindi si, alle volte le mie letture sono state dettate dal caso, o almeno indirizzate da esso, e di ciò sono contento perché la mia natura un po’ fatalista mi fa guardare con occhio benevolo a ciò che accade. Sono tanti gli autori che oggi apprezzo e che avrei potuto non scoprire mai se non mi fossi lasciato influenzare dalla sorte.

Fabio Ascani

domenica 11 ottobre 2020

Gli antichi miti greci ci portano alle radici della nostra cultura

Qualche indicazione di lettura per approcciarsi al mondo della mitologia


La riscoperta dei miti non è una cosa banale, è un passo nella direzione delle origini della nostra cultura.

La nostra storia ha origini in quella greca, dove ha cresciuto parte delle sue radici e attinto linfa vitale.

La conoscenza della mitologia era integrata nella vita quotidiana degli antichi greci che la consideravano parte della propria storia. Con i miti potevano spiegare i fenomeni naturali, dare un fondamento alle vicende personali e di un popolo intero.

La cultura greca, le storie fantastiche della mitologia, sono ormai patrimonio dell’umanità, entrate lentamente e inconsciamente nel sapere comune, arricchendo il linguaggio di forme, espressioni ed immagini.  Molti dei personaggi mitologici sono ancora oggi parte dell’immaginario collettivo conosciuti universalmente, da sempre fonti di ispirazione nell’arte e ancora oggi presenti in racconti anche televisivi e cinematografici, più o meno degni di reale considerazione.

Per meglio capire, almeno in parte, la nostra storia ed evoluzione intellettuale e artistica, la rilettura critica degli immortali classici greci è fondamentale.

Iliade e Odissea non sono noiosi testi scolastici ma pozzi inesauribili di conoscenza, di idee, di sapere. Accompagnarci nella loro lettura e rilettura con un buon Dizionario di Mitologia è senz’altro utile.

Così può essere utile la lettura di alcuni testi quali “Olypos Vizi, amori e avventure degli antichi dei” di Giorgio Ierano; “I Miti Greci” di Giuseppe Zanetto: “I Miti Greci” di Robert Graves; “Gli Dei e gli eroi della Grecia” di Karoly Kerenyi.



E se si vuole avere una prospettiva originale, moderna e piacevole al mondo del mito ed in particolare alle storie delle donne della mitologia greca, consiglio la lettura di MITICHE di Giulia Caminito, con le illustrazioni di Daniela Tieni, di cui ho  da poco scritto sul sito vedoleggoscrivo.

domenica 13 settembre 2020

XX SETTEMBRE 1870 150 ANNI FA LA BRECCIA DI PORTA PIA - LA PRIMA PAGINA DI PAESE SERA

Foto storica Breccia di Porta Pia

Il 20 settembre 1870, fra una settimana sono 150 anni esatti, avvenne la Presa di Roma con la quale la Città eterna fu annessa al Regno d'Italia. L'evento decretò la fine dello Stato Pontificio e meno di un anno dopo, con la legge n°33 del 3 febbraio 1871, la capitale d'Italia venne sposta da Firenze a Roma.

Nel 1970, a cento anni dalla presa di Roma, il quotidiano Paese Sera uscì con questa bellissima prima pagina, facendo compiere ai romani che andavano in edicola una sorta di viaggio nel tempo. Alcuni definirono questa prima pagina uno scherzo, che in realtà era una ricostruzione seria di come sarebbe potuta essere l'apertura del giornale se solo fosse esistito 100 anni prima e se avesse avuto la tecnologia, ancora molto rara nel 1870, per pubblicare le foto sui giornali. 

lunedì 31 agosto 2020

Pillola di riflessione: Digiuno e Consumo


Digiunare vuol dire astenersi completamente o in parte dal cibo per un certo periodo di tempo. Il digiuno è una pratica che è sempre stata presente nelle maggiori religioni e culture, ma non è mia intenzione, ora, approfondire quest’aspetto, mentre mi preme riflettere sul fatto che si può praticare un tipo di “digiuno non alimentare” che riguarda i consumi in generale. 

Così come può far bene al nostro corpo e alla nostra mente la pratica del digiuno alimentare, senza dubbio farà bene al nostro stile di vita, alla nostra anima e all’ambiente la pratica del “digiuno non alimentare” che consiste semplicemente nel consumare meno, nel non acquistare oggetti inutili o che avranno un utilizzo limitato, cercando di ridurre gli oggetti che normalmente ci circondano e invadono le nostre case, i nostri armadi e ripostigli, i nostri spazi. 

Le pubblicità, i mass media, ci bombardano quotidianamente con messaggi per stimolarci a spendere e comprare cose spesso destinate, nel breve tempo, a finire in un cassetto, in una soffitta o cantina, o peggio nei rifiuti.

Il digiuno non alimentare consiste nel fare a meno di ciò che non è necessario. Proviamo per un po’ a spendere solamente per ciò di cui non possiamo fare a meno e proviamo ad “avere meno”. 

A differenza del digiuno alimentare, quello non alimentare può durare tutto il tempo che vogliamo e può essere davvero utile per farci tornare ad apprezzare le cose semplici, quelle che già possediamo, prima fra tutte lo spazio. Liberarci degli eccessi aumenta lo spazio intorno a noi, dandoci maggiore libertà di movimento e regalandoci tempo che non dovremmo utilizzare per preoccuparci di cose che alla fine risulteranno poco o per nulla utili.

Se consumi meno, agli occhi di alcuni sei visto come un nemico della società, perché non spendi quanto vorrebbero e non fai girare l’economia che loro vorrebbero, ma in realtà stai facendo del bene all’ambiente e alla tua salute mentale e fisica, contribuendo sostanzialmente ad un’economia del benessere e della sostenibilità.

lunedì 20 luglio 2020

Economia - Paesi "frugali" in Europa!?

Iniziamo col dare il significato della parola “frugale”. Nella lingua italiana la parola frugale significa parco, sobrio, e questo specialmente riferendosi al mangiare. Quindi potremmo dire che una persona è frugale quando mangia il giusto, senza eccedere, senza andare alla ricerca di prelibatezze o esagerando nelle quantità.

THE "FRUGAL FOUR"

A febbraio scorso i premier di Austria, Danimarca, Olanda e Svezia, in una lettera al quotidiano finanziario inglese Financial Times, si autodefinirono “parsimoniosi” usando il termine inglese “frugal” che, appunto, ha questo significato. Tale definizione, “frugal”, è rimasta nell’uso della stampa anglosassone ma una traduzione maldestra e un po’ maccheronica della stampa italiana ha semplicemente convertito la parola inglese “frugal” in “frugali”.  Così ora immaginiamo olandesi, danesi, austriaci e svedesi parchi e sobri a tavola e ci domandiamo cosa diavolo centri questo con il Recovery Fund?!

di Fabio Ascani

venerdì 17 luglio 2020

Economia e Cultura - L'EMERGENZA COVI-19 HA COLPITO DURAMENTE CINEMA E TEATRI DI FATTO ANCORA NELLA "FASE1"


Uno dei settori maggiormente colpiti dalla crisi innescata dalla pandemia da covid-19 è senz’altro quello delle imprese culturali. Già qualche giorno fa avevamo potuto leggere i dati relativi al settore delle librerie, oggi una nuova ricerca condotta da Format Research per Confcommercio Roma mostra come i cinema e i teatri siano di fatto ancora nella “fase 1”  della crisi.

La ricerca è stata articolata su due indagini:
un’indagine rivolta ad un campione statisticamente rappresentativo delle imprese culturali (esclusivamente cinema e teatri) che insistono nella provincia di Roma;
un’indagine rivolta ai consumatori che risiedono in provincia di Roma, di età superiore ai 18 anni, che prima del COVID-19 avevano l’abitudine, sia pure con livelli di frequenza diversi di andare al cinema o a teatro.
Durissimo l’impatto del lockdown sulle imprese culturali che temono che la situazione sia destinata a peggiorare negli ultimi mesi dell’anno. Crollo degli introiti di cinema e teatri, che in molti casi hanno visto azzerare le proprie entrate.
Oltre il 90% dei cinema e dei teatri a Roma segnala una riduzione, quando non un azzeramento, dei ricavi nei primi sei mesi del 2020. Oltre il 91% dei cinema della provincia di Roma e oltre il 95% dei teatri sono in difficoltà nel riuscire a far fronte al proprio fabbisogno finanziario. Pochissimi i cinema che sono riusciti ad aprire e oltre il 70% è in difficoltà a causa dei pesanti costi derivanti dall’applicazione dei nuovi protocolli di sicurezza.
Bassissima l’affluenza attesa in autunno dai cinema: oltre il 68% si aspetta un numero minimo di spettatori. Oltre l’80% dei teatri avranno enorme difficoltà a riaprire ad ottobre a causa degli ingenti costi e saranno fortemente penalizzati dal limite massimo di spettatori e dal distanziamento. Il 75% dei cittadini romani nell’estate del 2020 andranno meno al cinema o non ci andranno affatto.
Nel 2020 si corre il rischio che l’indotto delle imprese culturali (bar, ristoranti, negozi, operatori della mobilità) perda oltre il 50% dei ricavi legati al consumo di spettacoli cinematografici.
Situazione difficile anche per i teatri: questo autunno il 49,7% dei consumatori andrà meno al teatro o non ci andrà affatto, e tale fatto potrebbe comportare una perdita di oltre il 60% dei ricavi legati al consumo di rappresentazioni teatrali (cene, shopping, taxi).

Per approfondire QUI
QUI

venerdì 3 luglio 2020

10 anni di vita del Sole in un'ora - Video della NASA


IL SOLE
Ogni secondo equivale ad un giorno.
Un Video ipnotico e affascinate che spopola su YouTube



Testo della descrizione del video (Ing):

As of June 2020, NASA’s Solar Dynamics Observatory — SDO — has now been watching the Sun non-stop for over a full decade. From its orbit in space around the Earth, SDO has gathered 425 million high-resolution images of the Sun, amassing 20 million gigabytes of data over the past 10 years. This information has enabled countless new discoveries about the workings of our closest star and how it influences the solar system.

With a triad of instruments, SDO captures an image of the Sun every 0.75 seconds. The Atmospheric Imaging Assembly (AIA) instrument alone captures images every 12 seconds at 10 different wavelengths of light. This 10-year time lapse showcases photos taken at a wavelength of 17.1 nanometers, which is an extreme ultraviolet wavelength that shows the Sun’s outermost atmospheric layer — the corona. Compiling one photo every hour, the movie condenses a decade of the Sun into 61 minutes. The video shows the rise and fall in activity that occurs as part of the Sun’s 11-year solar cycle and notable events, like transiting planets and eruptions. The custom music, titled “Solar Observer,” was composed by musician Lars Leonhard (https://www.lars-leonhard.de/).

hile SDO has kept an unblinking eye pointed towards the Sun, there have been a few moments it missed. The dark frames in the video are caused by Earth or the Moon eclipsing SDO as they pass between the spacecraft and the Sun. A longer blackout in 2016 was caused by a temporary issue with the AIA instrument that was successfully resolved after a week. The images where the Sun is off-center were observed when SDO was calibrating its instruments.

SDO and other NASA missions will continue to watch our Sun in the years to come, providing further insights about our place in space and information to keep our astronauts and assets safe.
Some noteworthy events appear briefly in this time lapse. Use the time links below to jump to each event, or follow the links to more detailed views.

mercoledì 1 luglio 2020

Cultura ed Economia - In Italia 84% delle librerie in difficoltà dopo il Covid


Una ricerca dell'Associazione Librai Italiani, che aderisce a Confcommercio, indica che il settore soffre gli effetti del coronavirus. Oltre il 70% ha adottato la cassa integrazione e il 60% ha ridotto il personale o prevede di farlo.
Le librerie italiane (3.670 con oltre 11 mila addetti) sono state duramente colpite dall’emergenza sanitaria: oltre il 90% ha segnalato un peggioramento dell’andamento economico della propria attività e oltre l’84% è in difficoltà nel riuscire a fare fronte al proprio fabbisogno finanziario (pagare i propri dipendenti, saldare bollette e affitti, sostenere gli oneri contributivi e fiscali). Emerge dall’Osservatorio Ali 2020, realizzata da Ali – Associazione Librai Italiani, che aderisce a Confcommercio, in collaborazione con l’istituto demoscopico Format Research.
Secondo l'Ali, i momenti più duri della crisi saranno a ridosso dell’estate: oltre il 70% delle librerie ha dichiarato di avere adottato la cassa integrazione e il 60% delle imprese ha ridotto o prevede di ridurre il proprio personale.
Solo l’8,4% delle librerie indipendenti ha chiesto credito negli ultimi mesi. Di queste, il 72,7% ha ottenuto una risposta positiva (il 58,7% si è vista accolta interamente la domanda, il 14% si è vista concedere un ammontare inferiore a quello desiderato). Nonostante le criticità alcune librerie hanno fatto ricorso alla evoluzione digitale per far fronte alla emergenza sanitaria: il 27% ha iniziato ad utilizzare o ha intensificato l’utilizzo del commercio elettronico.
Secondo lo studio, circa il 25% delle librerie è localizzata al Nord Ovest, il 18% al Nord Est, il 26% al Centro ed il 31% al Sud Italia. Lazio, Lombardia e Piemonte sono le prime tre regioni per numero di librerie in Italia. Nel 2012 in Italia esistevano 3.901 librerie oggi ne esistono 3.670: c’è stata quindi una diminuzione di 231 librerie nel corso degli ultimi cinque anni. 
Le librerie danno lavoro a oltre 11 mila occupati in Italia (di cui il 42,7% opera in imprese con classe dimensionale superiore ai nove addetti). Tra gli addetti che lavorano nelle librerie, il 39,2% opera nel Nord Ovest, il 19,9% nel Nord Est, il 23,5% nel Centro e il 17,4% al Sud.
Secondo l'indagine, le librerie possono contare su una clientela di fiducia: sul totale dei clienti che nel corso dell’ultimo anno hanno acquistato almeno un articolo in libreria, quasi sette su dieci sono persone che appartengono alla clientela storica del negozio. Sei librerie su dieci ritengono che la figura del libraio sia il vero punto di forza della libreria per la sua capacità di fare da consulente al consumatore, consigliare i libri e diffondere cultura.
Tra le librerie che ritengono che la figura del libraio sia il vero punto di forza della libreria, il 95,5% ritiene che la propria libreria riesca a tradurre tale presenza in un vantaggio economico. In difficoltà le librerie indipendenti in merito all’assortimento dei libri: il 62,8% non riesce a mettere a disposizione dei consumatori un assortimento aggiornato.
Sul totale dei costi di gestione che le librerie indipendenti hanno sostenuto nel corso dell’ultimo anno, il 57,4% sono stati per «spese incomprimibili» (come affitti e utenze). Il dato si è ulteriormente aggravato a causa della pandemia. Cinque librerie indipendenti su dieci si sono servite dei distributori per rifornirsi di libri (50,1%), il 25,7% dei grossisti, solo il 5,3% dai distributori online.
Tra i canali della distribuzione libraria dei quali le librerie soffrono maggiormente la competizione il commercio elettronico rappresenta quello più temuto. Le librerie che soffrono di più a causa della concorrenza dell’e-commerce lamentano in prevalenza l’assenza di regolamentazione del mercato e della concorrenza (66,1%).

giovedì 11 giugno 2020

APPELLO ALL'UNESCO PER UNICUM 'APPIA ANTICA-ANTICA BOVILLAE



(comunicato stampa


Un appello, tradotto in inglese e sottoscritto da un migliaio di cittadini, affinché si concluda, dopo 14 anni, l’iter con cui l’Unesco riconosca, quale Patrimonio dell’Umanità, l’Unicum "Appia Antica-Antica Bovillae". L’appello è stato inviato "to the kind attention of Unesco-Department of Competence" ed al governo italiano, nelle persone del premier Giuseppe Conte e del ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, che ha il compito di istruire e sostenere questa proposta, relativa all’intera Area Storico-Archeologica di Bovillae che va ad integrare e valorizzare l'originaria richiesta per l’intera Appia Antica (da Roma a Brindisi), inviata nel 2006 e più volte riproposta dalla Comunità di Boville. "Questa volta ci siamo rivolti direttamente all'Unesco e nella loro lingua, oltre che al governo Italiano", spiega in una nota il Comitato Promotore, composto da un centinaio di qualificati esponenti della comunità di Boville, tra cui Paolo Di Paolo (scrittore, giornalista), Stefania Studer (autrice, aiuto-regista Rai), Alessandro Valerio (avvocato), Stefania Barducci (farmacista), Massimo Caucci (commerciante), Gina Manzi (maestra in pensione) nonché del mondo accademico-archeologico, di primario livello nazionale, quali Rita Paris (già direttore Parco Archeologico Appia Antica) e Maria Teresa Di Sarcina (archeologa, Parco archeologico Appia Antica). Recentemente, l'Associazione-onlus "Sempre Boville" ha perorato la causa promuovendo cinque dirette su Facebook, con video-letture curate dall'attore e regista Luigi Tani, dalla scrittrice e giornalista Eleonora Persichetti, dallo scrittore e studioso di archeologia Paolo Montanari, dalla giornalista Debora Esposito, dallo scrittore, studioso di archeologia e presidente dell'Associazione "Sempre Boville" Marco Bellitto e da Pino Cardente, primo proponente della Legge Popolare per il Comune Autonomo di Boville. "Sono emersi diversi nuovi elementi storici, archeologici ed ambientali che completano la continuità storica da Albalonga al primo insediamento di Bovillae (fra Collepicchione, Monte Savello, Rio Petroso, S. Fumia) e la originaria genesi dell’Urbe da Bovillae, ove s’era insediata la Gens Julia (Romolo e Remo furono portati al Palatino, per essere allattati dalla Lupa, da una barca che vi discese dalla rete fluviale proveniente da Boville che s’immetteva nel Tevere)", ricorda il Comitato Promotore. Che fiducioso evidenzia: "Se l’Unesco ha riconosciuto, quale patrimonio dell’Umanità, la Transumanza, come non può riconoscere anche l’Unicum 'Appia Antica-Antica Bovillae', che nei millenni l’ha sempre ospitata?".

venerdì 5 giugno 2020

Medicina - ALIMENTAZIONE E BUONA SALUTE UN BINOMIO INDISSOLUBILE

(articolo pubblicato su medicinaxtutti.it)

L’importanza dell’alimentazione è sottolineata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità , che ritiene che la nutrizione adeguata e la salute siano diritti umani fondamentali. L’alimentazione è un  fattore che influenza lo sviluppo, il rendimento e la produttività della persona. Incide  sulla qualità della vita e sulle condizioni psico-fisiche con cui si affronta l’invecchiamento. Lo stato di salute delle popolazioni  è legato alla dieta:  se corretta è un validissimo strumento di prevenzione per molte malattie e di gestione e trattamento di altre. La prevenzione passa attraverso la conoscenza e la consapevolezza che un’alimentazione corretta ed equilibrata rappresenta uno strumento  per  rimanere in buona salute.

I fattori che influenzano l’alimentazione e l’influenza dell’alimentazione nella comparsa delle patologie

L’alimentazione è  influenzata  dalla cultura, dalle caratteristiche della rete sociale, dai fattori socio-economici ed ambientali. Le abitudini alimentari non corrette spesso sono  dovute  al basso livello socio-economico delle famiglie, al livello di istruzione ed all’influenza dei messaggi pubblicitari. In uno studio di Dahlgren et. al (1991) è stato evidenziato come saltare la prima colazione o consumare poca frutta e verdura, nell’arco della giornata, sono abitudini riscontrate tra i bambini con genitori con un modesto livello d’istruzione e con basso reddito economico.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha pubblicato un atlante delle malattie cardiache e dell’ictus, nel quale si riporta che, la scorretta alimentazione  e la sedentarietà, precedute dall’abitudine al fumo,  sono i maggiori fattori di rischio negli accidenti cardio-celebrali che causano 17 milioni di decessi l’anno nel mondo.  L ’alimentazione  errata come fattore di rischio cardio e cerebrovascolare è stata ampiamente studiata.  Si ritenere che un eccesso di grassi saturi e di colesterolo e il conseguente incremento della concentrazione nel sangue della frazione a bassa densità (LDL) del colesterolo  e la diminuzione della frazione ad alta densità (HDL) ,  abbia un ruolo importante nella patogenesi dell’ ostruzione vasale che causa infarto ed ictus. Gli acidi grassi saturi e il colesterolo sono contenuti principalmente nella carne, nei prodotti derivati dal latte , negli oli da frittura, nelle margarine, negli insaccati. L’effetto patologico di un’alimentazione molto ricca di queste componenti è stato confermato da studi  effettuati in varie popolazioni. Sovrappeso e obesità aumentano a loro volta la possibilità di eventi e di mortalità cardiovascolare. Secondo  i dati dello studio di  Framingham,  rispetto a una condizione di normopeso, l’obesità può aumentare significativamente il rischio di scompenso cardiaco sia negli uomini che nelle donne.  Anche la quantità di sale presente nella dieta ha un’influenza rilevante sul rischio cardiovascolare, anche perchè influisce sui valori pressori.
Uno dei documenti più significativi che valutano il legame tra alimentazione e cancro è il rapporto Food, Nutrition Physical Activity and the Prevention of Cancer: a Global Perspective. condotto dell’American Institute of Cancer Research (Aicr) e del World Cancer Research Fund (Wrf), che  ha analizzato oltre 7.000 studi scientifici. Da quest’analisi è nato un decalogo di raccomandazioni per la prevenzione dell cancro (vedi tabella). Inoltre secondo i dati dell’International Obesity Task Force (2002), in Europa ogni anno 78 mila nuovi casi di cancro insorgono per effetto del sovrappeso; se questa tendenza dovesse continuare, si stima che entro il 2050 l’aspettativa di vita per gli uomini diminuirebbe di 5 anni.
RACCOMANDAZIONI AICR/WRF PER LA PREVENZIONE DEL CANCRO ATTRAVERSO L’ALIMENTAZIONE
Lo studio multicentrico europeo Epic (European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition) indica come la comparsa di tumori dello stomaco e dell’esofago possa essere favorita  da un’alimentazione ricca di carne rossa. Per alcune neoplasie del tratto gastroenterico esiste un rischio aggiuntivo di cancerogenesi determinato dall’alcol. Secondo i dati dello studio non c’è nvece  associazione tra dieta e tumore della prostata, del rene e della vescica. Non ci sono dati conclusivi sul tumore della mammella.

I principi per una corretta alimentazione

Secondo i dati dell’Atlante delle malattie cardiache e dell’ictus cerebrale dell’Oms,  lo scarso consumo di frutta e verdura è responsabile nel mondo di circa il 31% dei casi di malattia coronarica e di circa l’11% dei casi di ictus cerebrale. Se ogni cittadino dell’Unione europea consumasse 600 grammi di frutta e verdura al giorno, si eviterebbero più di 135 mila morti all’anno per malattie cardiovascolari. La soglia di 400 grammi al giorno,  è la quantità minima consigliata per un’alimentazione sana.  Sono numerosi gli studi che confermano i benefici di un abbondante consumo di frutta e verdura fresca, ma anche di cereali e legumi. Lo studio Epic ha rilevato che consumare in modo abituale vegetali, frutta e verdura può ridurre il rischio di tumore del colon-retto e di tumore del polmone. L’effetto protettivo legato all’assunzione di frutta e verdura è dovuto anche alla presenza di fibra alimentare. Il contenuto di fibre  modula l’assorbimento di zuccheri e grassi, contribuendo al controllo dei livelli  di glucosio e  di grassi nel sangue. Inoltre favorisce  il raggiungimento del senso di sazietà ed ha per questo un effetto positivo sul mantenimento del peso corpore. Inoltre la frutta e la verdura sono ricche  di micronutrienti, come vitamine, sostanze antiossidanti e sali minerali.
Per quanto riguarda i carboidrati, si raccomanda di consumare  quelli complessi e di limitare l’assunzione di carboidrati semplici. I carboidrati complessi, sono contenuti in cereali, pasta, riso, legumi secchi,  patate e fibre. I carboidrati semplici, come il glucosio, saccarosio ed il fruttosio, si trovano nei  dolci, nelle merendine e negli snack. I cereali  sono sempre stati nell’alimentazione italiana la principale fonte di carboidrati. In un’alimentazione equilibrata il 55-60%, delle calorie da assumere durante la giornata, dovrebbe provenire dai carboidrati, di questi  almeno i tre quarti debbono essere carboidrati complessi. Le ricerche indicano  che l’assunzione dei carboidrati semplici nell’infanzia, insieme al mancato consumo della prima colazione, alla sedentarietà e allo scarso consumo di frutta e verdura, sono uno dei fattori di rischio per sovrappeso e obesità.
I grassi dovrebbero rappresentare circa un terzo delle calorie da assumere quotidianamente  con una prevalenza  per i grassi essenziali insaturi, privilegiando quelli del tipo omega-3 e omega-6 contenuti negli oli di oliva, di semi e nel pesce, https://www.medicinaxtutti.it/2020/03/22/books/ e limitando i grassi animali saturi più ricchi di colesterolo. Gli studi scientifici indicano che l’assunzione di grassi insaturi come l’acido oleico, linoleico e linolenico, contenuti nell’olio di oliva extra vergine, negli oli di semi e nel pesce riducono la frazione LDL del colesterolo e migliorano il profilo di rischio cardiovascolare.
Secondo i dati dell’Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione,  l’adulto italiano ingerisce in media circa 10 g di sale (corrispondenti a circa 4 g di sodio: 1 grammo di sale da cucina ovvero di cloruro di sodio contiene 393,4 mg di sodio) al giorno , un valore di quasi dieci volte superiore a quello fisiologicamente necessario. Un’alimentazione equilibrata deve prevedere un’assunzione moderata di sale. La dose raccomandata dall’Oms è di 5 g/die di sale.  Questa  misura dietetica sarebbe in grado di ridurre i livelli di pressione arteriosa sistolica di 6-8 mmHg e la riduzione sarebbe potenziata dal calo ponderale, da un’alimentazione ricca di frutta e verdura e dalla pratica regolare dell’attività fisica.
 La dieta mediterranea è un esempio di corretta alimentazione. Le sue componenti possono essere rappresentate nell’immagine della piramide alimentare. Pesce, legumi, verdure, noci, frutta fresca e secca, olio d’oliva come fonte prevalente di grassi, prodotti di stagione non processati, e modiche quantità di vino sono la chiave di una buona salute. La nuova piramide (vedi figura)  è stata presentata nel 2010 a Parma a conclusione della III Conferenza internazionale del Centro interuniversitario internazionale di studi sulle culture alimentari mediterranee (Ciiscam).

La nuova piramide alimentare

modificato da: Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione (Inran)
Alla base della piramide  sono  riportate alcune raccomandazioni come ad esempio  bere molta acqua, seguono poi, dalla base verso l’apice, gli alimenti che devono far parte di tutti i pasti della settimana, quelli che vanno introdotti ogni giorno ma non necessariamente in tutti i pasti, e infine i cibi che si devono assumere durante l’arco della settimana, variando di volta in volta la composizione dei pasti. In cima alla piramide sono collocati gli alimenti con cui è bene non esagerare. Agli adulti va consigliata la massima cautela e moderazione nell’assunzione di alcol. Il consumo di bevande alcoliche è, invece, assolutamente da evitare durante la giovane età, in gravidanza e durante l’allattamento.

Conclusioni

I dati epidemiologici  dimostrano che  le malattie legate all’alimentazione sono una seria minaccia per la salute pubblica. La promozione di un’alimentazione sana è un intervento di prevenzione molto importante.  In Italia, il programma Guadagnare Salute,  rappresenta una strategia intersettoriale  per promuovere scelte salutari.  Gli interventi individuati per promuovere un’alimentazione sana sono:
  •  assumere 400 g/die di frutta e verdura
  • ridurre del 10% l’assunzione di grassi saturi
  • ridurre del 10% l’apporto di energia dagli zuccheri
  • assumere al massimo 5 g/die di sale.

e-book gratuito : guida all’educazione alimentare, post n 20


Bibliografia

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Barter P., Gotto A.M. et al, HDL cholesterol, very low levels of LDL cholesterol, and cardiovascular events. In: N Engl J Med 2007;357:1301-10.
Buckland G., Agudo A. et al, Adherence to a Mediterranean diet and risk of gastric adenocarcino- ma within the European Prospective Investigation Into Cancer and Nutrition (EPIC) cohort study.
In: Am J Clin Nutr 2009;doi:10.3945/ajcn.2009.28209.
Buchner F.L., Bueno-De-Mesquita H.B. et al, Consumption of vegetables and fruit and the risk of bladder cancer in the European Prospective Investigation Into Cancer and Nutrition. In: Int J Cancer 2009;125:2643-51.
Cook N., Cutler J. et al, Long term effects of dietary sodium reduction on cardiovascular disease outcomes: observational follow-up on the trials of hypertension prevention (TOHP). In: Brit Med J 2009;DOI:10.1136/bmj.39147.604896.55.
Dahlgren G., Whitehead M., Policies and strategies to promote social equity in health. Stockolm: Institute of future studies, 1991.
Feart C., Samieri C. et al, Adherence to a mediterranean diet, cognitive decline, and risk of dementia. In: JAMA 2009;302:638-48.
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