giovedì 21 aprile 2016

Un libro per caso - LA VITA CHE SI AMA – Storie di felicità di Roberto Vecchioni (ed. Einaudi)

di Gianni Casciano
Essere felici. Tutti vorremmo trovare la chiave per esserlo; eppure siamo sempre in preda ad angosce pensieri, ansie, tristezze che ogni giorno ci vengono poste dalla quotidianità.
Roberto Vecchioni nel suo libro “La vita che si ama” dice che la felicità non è una questione di istanti, ma una presenza costante che corre parallela a noi, seguendo tutti i nostri spostamenti.
In questo libro autobiografico, non vengono raccontati  i grandi eventi che hanno costellato la vita di Roberto Vecchioni musicista, autore, poeta, professore; ma piccole storie di vita, alcune apparentemente poco importanti, altre con emozioni molto forti, ma molto intime. Ed il tema centrale è appunto la felicità. Non sono storie di una persona famosa, ricca, di successo, ma sono storie semplici, momenti di vita, di quella stessa persona; racconti, aneddoti, poesie, i cui protagonisti, oltre all'autore, sono i suoi figli, Francesca, Carolina, Arrigo, Edoardo e la moglie Daria Colombo.
Tutte le persone possono riconoscersi in queste storie, e possono imparare a narrare a se stessi le proprie.

Molto interessante è il concetto del tempo orizzontale, una illusione di tempo, che invece deve essere vissuto come verticale: “I bambini, i pazzi, i geni, i poeti, non conoscono il tempo orizzontale, non ne hanno bisogno, sanno che quando vedi una cosa la vedi per l'ultima volta[...]. Il loro è un tempo verticale, non c'è passato, non esiste futuro, perché per loro i ricordi sono lì, adesso, a portata di mano[...]. Passato, presente e futuro sono impilati l'uno sull'altro, sono un obelisco che poggia su una tessera sola.


Molto toccante la descrizione degli attimi che precedono un concerto, il momento prima di salire sul palco, quando la tensione sale. “... ero emozionato come sempre, come lo sono ovunque. Non ricordo più nessuna canzone e vorrei essere da qualsiasi altra parte con qualsiasi altro mestiere che non mi metta addosso questo magone. […] quando salgo i primi gradini per il palco divento un altro. […] Non esiste il tempo su quel palco, non c'è più memoria, tutto è adesso”.

Il baratto amministrativo è nel programma della coalizione guidata da Roberto Di Felice


Pulizietinteggiature, opere di manutenzione sui beni comunali, cura del verde pubblico, ecco alcuni esempi di lavori che possono essere svolti da chi non ha la possibilità di pagare multe, tributi o canoni. Un sistema intelligente, semplice, con il quale l’amministrazione può andare incontro a quelle persone che mettono a disposizione le proprie prestazioni per compensare quanto dovrebbero pagare. Questo è il baratto amministrativo, un intervento di politica sociale, fornito da un utile mezzo normativo, per far ottenere a cittadini singoli o associati la riduzione o l’esenzione di imposizioni finanziarie comunali.

La coalizione che sostiene Roberto Di Felice ha già pronto un regolamento specifico da sottoporre al consiglio comunale per l'approvazione.  L’intento è quello di restituire dignità ai cittadini di Ariccia e ciò si può fare cominciando da chi è meno fortunato, dando la possibilità a chi è afflitto da problemi economici, ma ha comunque la volontà di pagare ciò che deve all’amministrazione, di farlo con il lavoro.
 

NOTA
L’istituto del baratto amministrativo ha il proprio fondamento normativo nell’articolo 24 del decreto-legge n. 133 del 2014, convertito nella legge n. 164 del 2014, articolo il cui testo è il seguente:
“I comuni possono definire con apposita delibera i criteri e le condizioni per la realizzazione di interventi su progetti presentati da cittadini singoli o associati, purché individuati in relazione al territorio da riqualificare. Gli interventi possono riguardare la pulizia, la manutenzione, l'abbellimento di aree verdi, piazze, strade ovvero interventi di decoro urbano, di recupero e riuso, con finalità di interesse generale, di aree e beni immobili inutilizzati, e in genere la valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano o extraurbano. In relazione alla tipologia dei predetti interventi, i comuni possono deliberare riduzioni o esenzioni di tributi inerenti al tipo di attività posta in essere. L'esenzione è concessa per un periodo limitato e definito, per specifici tributi e per attività individuate dai comuni, in ragione dell'esercizio sussidiario dell'attività posta in essere. Tali riduzioni sono concesse prioritariamente a comunità di cittadini costituite in forme associative stabili e giuridicamente riconosciute”.

L’intervento dei cittadini deve riguardare, dunque, un territorio da qualificare ed essere alternativo e sostitutivo rispetto a quello del Comune. A fronte dell’intervento sussidiario dei cittadini, il Comune può deliberare uno specifico regolamento che disciplina la riduzione o l’esenzione di tributi “inerenti al tipo di attività posta in essere".

In Italia quasi 7 milioni di poveri - fonte Eurostat

L'Italia è il Paese europeo con il numero più elevato di persone che vivono in "gravi privazioni materiali", ovvero di povertà, secondo la definizione istituzionale di 'poveri'. È quanto emerge dai dati Eurostat relativi al 2015, che segnalano una discesa sensibile del numero di poveri in Europa, ma solo marginale in Italia.


In totale, sono oltre 41milioni i poveri in Europa. L'Italia, invece, è passata dall'11,6% all'11,5% di poveri, per un totale di 6.982.000 persone che vivono in conclamate condizioni di povertà.
I poveri negli stati europei (fonte Eurostat)

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