giovedì 31 luglio 2014

Le strampalate stime

 Stime riviste al ribasso”. È questa la formula che più delle altre pare caratterizzare gli ultimi mesi.
È sempre più frequente infatti leggere di anticipazioni tradotte in numeri che, puntualmente, qualche settimana dopo vengono smentiti dalla triste realtà che continua a contraddistinguere il nostro Paese.
Il caso più eclatante riguarda direttamente il Prodotto Interno Lordo, per l’ennesima volta clamorosamente sovrastimato da praticamente tutti gli uffici studi che si erano avventurati in quello che, ormai, sembra esser diventato compito alquanto ardito: prevedere.
Assai di recente difatti si è vista costretta a correggersi Bankitalia, tagliando le stime del Pil per il 2014 da +0,7% a +0,2%, accompagnata dal centro studi di Confindustria. In linea con Palazzo Koch anche il Fondo Monetario Internazionale, che attesta le proprie aspettative su un non più rincuorante +0,3% (rispetto al precedente +0,6%).
Unico a mantenere la propria posizione originaria (per il momento) è il Governo, fedele al +0,8% messo nero su bianco nel Def dello scorso aprile che, tuttavia, già incorporava una revisione al ribasso della previsione contenuta nel pregresso Documento Programmatico di Bilancio di ottobre (+1,1%). “Per il momento” appunto, specialmente stando alle ultime dichiarazioni del Premier che lasciano intendere un nuovo, repentino dietro front.
Statistiche alla mano ed osservando il trend delle correzioni “negative” apportate di volta in volta, il presentimento che alla fine del 2014 i dati reali possano certificare l’imbarazzante crescita “zero” non è poi così azzardato e, a sostegno di un pronostico tanto allarmante, interviene lo “storico” di questi ultimi anni, troppo spesso contrassegnati da promesse rivelatesi alla fine l’ombra di se stesse.
Alcuni esempi? Si parlava di ripresa già nel 2009, quando Confindustria ammetteva sì il periodo di recessione, ma preannunciava un’immediata inversione di tendenza che, puntualmente, non si è verificata.
Non da meno il Governo Berlusconi, che ad un solo anno di distanza assicurava l’uscita dal tunnel puntando sul ritrovato ottimismo degli italiani, fatto salvo il ritrovarsi di lì a dodici mesi a dover scommettere nuovamente su una fantomatica rinascita in occasione dell’anno successivo.
Sarà poi la volta di Draghi, convinto nel preconizzare una “ripresa graduale” per il 2012, cui farà seguito il Premier Monti, costretto dai risultati a spostare l’asticella un anno in avanti (2013).
In tempi non sospetti è stato invece Enrico Letta ad aggregarsi ai suoi predecessori, parlando nientemeno di “tempesta finita” in vista del 2014.
Niente di tutto ciò si è verificato. Anzi. Non solo l’auspicata crescita non ha avuto luogo, ma addirittura tra un annuncio e l’altro si è registrato un lento ma inesorabile peggioramento della situazione immediatamente precedente. Sintetizzando: l’Italia, dal periodo pre-crisi ad oggi, ha perso ben oltre sette punti di Pil.
In virtù di tale tendenza, in virtù di stime che vengono continuamente corrette al ribasso, in virtù dell’allarme lanciato da Bankitalia che intravede la necessità di reperire almeno 14 miliardi per il 2015 soltanto per mantenere la promessa di rendere strutturale il bonus di 80 euro e per conseguire il saldo programmato nel 2015 (al netto dunque di quanto sarà necessario accantonare per rientrare nel vincolo del Fiscal Compact), cosa c’è da aspettarsi dall’ennesima profezia (“Le statistiche inizieranno a migliorare dal 2015”) stavolta targata Matteo Renzi?


Daniele Serio

martedì 29 luglio 2014

Claudio e Simone Incontro con il sindaco di Roma Ignazio Marino

Claudio e Simone in un momento
difficile della traversata di Roma
con i mezzi pubblici
Tutto è cominciato con una lettera che Claudio Palmulli scrisse ad ECO 16 (vedi QUI) per raccontare della terribile giornata trascorsa a Roma tra le mille difficoltà che deve affrontare un disabile che voglia utilizzare i mezzi pubblici ed in particolare la metropolitana. Quella lettera è stata molto letta ed ha avuto una notevole risonanza fino a giungere alle orecchie di alcuni consiglieri capitolini. Daniele Frongia, consigliere M5S, si è impegnato in prima persona prendendo a cuore la vicenda di Claudio ed organizzando con lui e con l'amico Simone Carabella, l'attraversamento di Roma, con autobus e metropolitana, da casa di Claudio ad Acilia fino al Campidoglio (vedi QUI), cosa che anona di più ha evidenziato le tante difficoltà che incontra un disabile nella Città.
Ma Claudio e Simone non sono tipi che si fermano o si accontentano e pochi giorni dopo fecero una maratona Dragoncello Montecitorio per aumentare ancora di più l'attenzione sulla questione "barriere architettoniche". Il risultato è che il 1° agosto Claudio e Simone sanno ricevuti dal sindaco di Roma Marino. Un buon risultato che, tutti si augurano, porterà buoni frutti.
(f.a.)






Di seguito la lettera di Simone sul prossimo incontro con il sindaco di Roma


PEZZO DOPO PEZZO, RICOSTRUIREMO IL NOSTRO PAESE

Claudio e Simone davanti Montecitorio
In seguito alla giornata passata sui mezzi pubblici di Roma, nella quale con l,amico Claudio Palmulli (Figlio del famosissimo Mr Ok) colpito da tetraparesi spastica neonatale e del Consigliere Capitolino Daniele Forgia abbiamo constatato che la Città Eterna non è affatto a misura di Disabile. 
Conseguentemente alla Maratona " Dragoncello - Montecitorio" corsa da me spingendo Claudio sulla sua carrozzina proprio per accendere i riflettori sul problema BARRIERE ARCHITETTONICHE, il Sindaco di Roma Marino, ha deciso di incontrarci e lo farà venerdì 1 Agosto alle ore 17.00. Ormai lo sapete tutti, per me le parole hanno un valore prossimo allo zero, quello che contano sono i fatti.
Quindi da quella giornata cercheremo di ricavare il più possibile proprio in termini di FATTI, anche perché siamo stanchi di sentire promesse. Cercheremo di capire insieme al Sindaco di Roma cosa è possibile fare nell'immediato per rendere la Capitale una città il più vicino possibile a chi non è autosufficiente.
E naturalmente come al solito, non indietreggeremo di un passo.
Simone Carabella.

martedì 22 luglio 2014

Domenica 27 ad Ariccia DONIAMO IL SANGUE!


Domenica 27 luglio dalle ore 8.00 alle ore 11.00, in occasione della festa patronale di S. Apollonia, presso l'oratorio don Bosco di Ariccia, si svolgerà la consueta raccolta di sangue organizzata dalle parrocchie S. Maria Assunta in cielo di Ariccia e Santa Maria di Galloro.



IL SANGUE E’ INDISPENSABILE ALLA VITA
  • Donare sangue è una scelta di solidarietà: la disponibilità del “bene sangue” è un patrimonio collettivo di cui ciascuno può usufruire al momento del bisogno.
  • Donare sangue è importante perché può davvero salvare una vita. E’ un gesto semplice, di grande solidarietà e civiltà. Ognu-no di noi può avere bisogno di questo “bene” naturale e prezioso.



Chi dona il sangue dona la vita Raccolta del sangue
Domenica 27 Luglio dalle ore 8.00 alle ore 11.00 presso l’oratorio
“don Bosco” 
in via degli Olmi
I donatori possono parcheggiare all’interno del campo sportivo
  •   Per donare sangue bisogna avere almeno 18 anni. Si può donare sangue fino all’età di 65 anni, È necessario pesare almeno 50 Kg, essere in buone condizioni di salute e condurre uno stile di vita senza comportamenti a rischio.
  •   E’ bene non assumere farmaci occasionali (ad esempio un analge- sico) la settimana prima della donazione.
  •   Il mattino della donazione è consigliabile presentarsi a digiuno o dopo aver fatto una colazione leggera, con frutta fresca (anche sot- to forma di spremuta), the o caffè poco zuccherati, pane non con- dito.
  •   Dopo il prelievo, al donatore viene offerto un ristoro per reinte- grare liquidi, zuccheri e sostanze nutrienti.
  •   Ai lavoratori dipendenti viene riconosciuta una giornata di riposo retribuita.
IL SANGUE E’ INDISPENSABILE ALLA VITA
  •   Donare sangue è una scelta di solidarietà: la disponibilità del “bene sangue” è un patrimonio collettivo di cui ciascuno può usufruire al momento del bisogno.
  •   Donare sangue è importante perché può davvero salvare una vita. E’ un gesto semplice, di grande solidarietà e civiltà. Ognu- no di noi può avere bisogno di questo “bene” naturale e prezio- so.
    UN GESTO CHE FA LA DIFFERENZA: PUO’ FARE GRANDE LA VITA
  •   Scegliere di donare il sangue è una buona occasione per dimo- strare la propria sensibilità e il proprio senso di solidarietà e di partecipazione alla “vita”.
  •   La donazione è un gesto positivo per ognuno di noi, che ag- giunge qualcosa senza togliere nulla.
  •   Donare sangue non condiziona né limita il proprio modo di es- sere, è una scelta personale di apertura verso gli altri che fa be- ne anche a se stessi.
    DONARE SANGUE È SICURO E AIUTA A CONTROLLARE LA SALUTE
  •   Il sangue è una fonte di vita rinnovabile: lo si può donare rego- larmente senza alcun danno perché l’organismo lo reintegra molto velocemente.
  •   Le procedure della donazione e dell’utilizzo del sangue raccolto sono molto rigorose e sicure, sottoposte a verifiche di qualità.
  •   Con le donazioni periodiche e regolari, il donatore di sangue ha la garanzia di un controllo costante del proprio stato di salute, grazie alle visite mediche e agli accurati esami di laboratorio eseguiti ad ogni prelievo. 

giovedì 17 luglio 2014

Disservizi postali, il sindaco Gabbarini: “Devono impegnarsi a consegnare la corrispondenza”

Il Sindaco di Genzano Flavio Gabbarini plaude alle raccolte firme che denunciano i disservizi postali sul territorio dei Castelli e nella sua Genzano.
Ricordiamo la prima grande raccolta messa in atto sul territorio, ad Ariccia,  e della quale abbiamo parlato su questo blog (vedi QUI) alla quale hanno aderito centinaia di cittadini ma, per quanto ne sappiamo, dagli amministratori ariccini non ci sono state, fino ad ora, prese di posizione ufficiali.


Gabbarini aveva già scritto ai vertici dell’azienda all’inizio di giugno


Proseguono i disservizi nella consegna della posta in gran parte del centro della città, nel centro storico e anche in altre zone. Un disservizio che va avanti da tempo: il sindaco di Genzano, Flavio Gabbarini, che ha già scritto una lettera di protesta ai vertici di Poste italiane all’inizio di giugno, farà di nuovo sentire la sua voce per tutelare i diritti dei cittadini di Genzano. “Le Poste si devono impegnare a consegnare la corrispondenza, invece stanno concentrando i loro sforzi su altri campi, come la crisi Alitalia o i nuovi servizi finanziari. Ma il compito principale resta sempre la gestione della corrispondenza”, dichiara il sindaco di Genzano. “Scriverò di nuovo ai vertici dell’azienda per portare alla loro attenzione la problematica della nostra città. E ben vengano le iniziative che stanno intraprendendo alcuni comitati cittadini per raccogliere le firme, in questo modo si dà forza alle azioni tese al rispetto dei diritti dei cittadini”.

mercoledì 16 luglio 2014

M5S Albano Laziale - I figli dell'auto


 Pubblichiamo il comunicato stampa del M5S di Albano sull'assemblea pubblica che si svolgerà venerdì 18 luglio 2014 ad Albano Laziale presso le scalette della stazione FS per parlare discutere e confrontarci con i cittadini riguardo i vuoti e gli abbandoni urbanistici di Albano centro.

Sarà una serata di dibattito, di idee e di proposte. Venerdi 18 luglio presso la scalinata della stazione di Albano (angolo Via Vascarelle) ci ritroveremo per dibattere e confrontarci sui vuoti e gli abbandoni urbanistici di Albano centro.
Dall’analisi delle volumetrie abbandonate durante  Architetture in Movimento, lontano autunno 2011, da cui iniziò uno studio per il recupero e la riconversione per alcune realtà, si è giunti all’annoso problema della situazione parcheggi e annessa delibera 122 del luglio 2013. Una delibera che ha rappresentato e rappresenta un salasso per i cittadini, come ha ben sottolineato il Comitato Promotore della raccolta firme per l’annullamento della stessa delibera, durante tutto l’anno appena trascorso.  Parallelamente, l’analisi del problema parcheggi ha determinato altrettanti  risultati allarmanti come avvenne per Architetture in movimento. Se le volumetrie abbandonate risultarono, e risultano, essere circa 75.000 mc, le auto in media parcheggiate nel centro storico risultano essere circa 1300; insieme sarebbero in grado di coprire una superficie pari allo Stadio Olimpico, un vero e proprio deposito auto all’aperto.
Dati emersi durante le “Passeggiate sotto le stelle” a contare auto, parcheggi, blu e  bianchi, dati di cui non c’è nulla da meravigliarsi. 
In Italia la quantità di automobili per abitante in media risulta essere 70 ogni 100 abitanti, contro le 27 di Copenaghen, le 35 di Madrid, le 36 di Londra, le 38 di Stoccarda e Vienna, o le 41 di Barcellona. Un dato abnorme. I Castra, il Tridente Seicentesco, le Ville Ottocentesche,   sono risorse che dovrebbero essere “accessibili”, ancor prima che all’auto, all’uomo. Ma il centro storico di Albano, visto il suo passato, merita tutto ciò?
Traffico e parcheggi risultano essere una conseguenza della mobilità scellerata dell’uomo moderno, nei confronti della quale  la politica spesso non presta la dovuta attenzione e non mostra il dovuto coraggio nel voler porre un freno:  esigenza dovrebbe essere quella di riportare  piazze e spazi che per secoli sono stati luoghi di aggregazione, di convivialità, di dibattito e di crescita anche e soprattutto culturale ( necessaria forse oggi più di ogni altra cosa) in quella contemporaneità oggi schiava delle auto, del traffico e del consumismo massivo. Un ritorno riguardo al quale, ragionando a piccoli passi, passando dal contrasto all’attuale sistema alle proposte alternative, discuteremo  il prossimo venerdì 18 luglio, alle ore 21:00 … non mancate.
A seguire una bella “cocomerata” dal sapore sociale …

SPRAR Velletri: le procedure vanno riviste

Riceviamo il Comunicato stampa e volentieri pubblichiamo.

Il consigliere M5S di Velletri Paolo Trenta
Il solito ricatto morale, la solita prassi in salvaguardia di interessi individuali, il tutto travestito da azioni sociali. Verrebbe da dire: "niente di nuovo". Ecco cosa rappresenta la vicenda legata allo SPRAR di Velletri. Un centro di accoglienza, in apparenza, che sembra, però, essere molto più un centro di interessi economici e politici; di sicuro, un progetto ben lontano da un'azione di reale solidarietà verso le popolazioni costrette a scappare dalle proprie terre. Il Movimento 5 Stelle, da mesi, sta informando i cittadini riguardo l'ennesimo inciucio, portando costantemente battaglia in consiglio comunale, grazie alla figura del Consigliere Paolo Trenta; ne viene alla luce un modus operandi a dir poco bizzarro. "E' incomprensibile un atteggiamento del genere. Cooperative gestite come scatole cinesi, deroghe da parte del Ministero degli Interni, assegnazioni dirette, revoche e riassegnazioni agli stessi soggetti. Questo è lo SPRAR. Due milioni di euro di soldi pubblici che finiranno nelle tasche di soliti noti in un groviglio acrobatico di atti e contro atti. Roba da far annichilire anche un circo", dichiara il Consigliere del Movimento 5 Stelle, che sulla vicenda ha anche coinvolto la cittadina in Senato Elena Fattori, la quale ha presentato un'interrogazione parlamentare sulla vicenda, diretta proprio al Ministro Alfano .
 "Quello dei centri di accoglienza e della loro organizzazione è un problema di grande attualità che merita una legge organica e provvedimenti seri come l'abolizione del reato di clandestinità e non del solito contenitore clientelare" dice la Fattori, che aggiunge:" Spesso in questi centri la dignità umana non viene rispettata e anzi si tende al risparmio anche sui beni di prima necessità affinchè il margine di guadagno proveniente dai fondi pubblici sia maggiore. Abbiamo il sentore che l'organizzazione per accedere a questi finanziamenti sia ben organizzata a livello Regionale e il fatto che i nomi delle Cooperative coinvolte siano sempre gli stessi non fa assolutamente ben sperare. Mi auguro che il Ministro Alfano si degni di rispondere anche se poco confido in chi ha fatto silenzio anche su vicende come quelle legate a Priebke o sulla trattativa coi tifosi di Roma e Napoli". Di certo la vicenda non si conclude qui per quanto riguarda noi del Movimento 5 Stelle, che andremo avanti nell'indagine e nelle denunce presso gli organi preposti al controllo. Chiosa il Consigliere Paolo Trenta: "Questo dei centro di accoglienza è uno scempio che deve terminare. I soggetti che hanno agito a Velletri sono gli stessi di Ariccia. Non credo sia un caso, ma il gioco di potere e quello economico sono le reali motivazioni di una politica propagandista che sperpera denaro pubblico a fronte dell'inadeguatezza strutturale e politica."

di seguito il testo dell'interrogazione parlamentare presentata dalla senatrice Fattori

Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-02458


Atto n. 4-02458

Pubblicato il 9 luglio 2014, nella seduta n. 275

FATTORI , DONNO , PAGLINI , SCIBONA , VACCIANO , PUGLIA , GIARRUSSO - Al Ministro dell'interno. -
Premesso che:
il Comune di Velletri (Roma) ha aderito alla procedura concorsuale indetta dal Ministero dell'interno con decreto del 30 luglio 2013, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, Serie generale, del 4 settembre 2013, n. 207, recante: "Modalità di presentazione delle domande di contributo da parte degli enti locali che prestano servizi finalizzati all'accoglienza dei richiedenti e dei titolari di protezione internazionale e umanitaria, triennio 2014-2016. Linee guida e modelli di domanda", per la selezione delle proposte provenienti dai Comuni, aventi ad oggetto l'organizzazione e gestione di vari servizi di accoglienza dei richiedenti asilo e rifugiati, da accogliere nei rispettivi territori. Il Comune ha incaricato con delibera di giunta n. 162 del 10 ottobre 2013, e senza selezione pubblica, per la coprogettazione, organizzazione e gestione dei servizi, il consorzio di cooperative "Casa della solidarietà", con sede in Roma via F. Antolisei 25;
in seguito alle pressioni delle forze politiche di opposizione, l'amministrazione è tornata parzialmente sui suoi passi richiedendo al Ministero una novazione soggettiva (prot. 286 A.G. del 9 maggio 2014, spedita il 13 maggio 2014 al Ministero dell'interno), considerando la deliberazione dell'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture (AVCP) n.25 dell'8 marzo 2012, pronunciatasi proprio in merito al Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR), la quale ritiene che per gli appalti aventi ad oggetto l'affidamento dei servizi di accoglienza per gli immigrati, qualificati nelle categorie servizi sociali, le amministrazioni aggiudicatrici siano tenute a rispettare i principi dai quali discende il vincolo di predeterminazione dei criteri selettivi, nell'ambito dell'offerta economicamente più vantaggiosa, in ragione del rispetto della normativa sugli affidamenti pubblici;
il Ministero dell'interno con una comunicazione datata 4 giugno 2014, ha autorizzato l'individuazione di un diverso ente gestore in seguito ad espletamento di pubblica gara ed ha esplicitamente deliberato una proroga all'avvio del progetto;
il Comune di Velletri sostiene di aver seguito le indicazioni del Ministero per la preparazione del bando, che impone di non poter variare il prezzo, ma di rimodulare il piano dei costi, escluse alcune voci quali: il costo del personale ed il numero dei soggetti preposti e le qualifiche del medesimo personale; spese generali per l'assistenza; spese per servizi di tutela;
tali limitazioni, come fatto notare al Comune stesso da cooperative che probabilmente avrebbero voluto partecipare al bando, impediva la partecipazione ad altri che non fossero l'ente gestore che ha predisposto lo stesso bando;
a conferma di quanto detto, l'unica cooperativa partecipante, e ovviamente vincente, è stata la "Domus Caritatis", cooperativa del consorzio "Casa della Solidarietà" che aveva disposto il progetto;
considerato che la necessità della novazione soggettiva era motivata dal fatto che non vi fosse stata in precedenza una selezione pubblica del soggetto atto alla co-progettazione e che, di conseguenza, il progetto approvato dal Ministero, non soddisfaceva i requisiti della migliore soluzione per il territorio su cui andava collocato e dell'offerta economicamente più vantaggiosa visto che si tratta di circa 2 milioni di euro di soldi pubblici,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza di quanto esposto;
quali siano le ragioni per cui il Ministero dell'interno abbia stabilito di andare in deroga rispetto a tempistiche, modalità e procedure presenti nel bando di cui al decreto ministeriale del 30 luglio 2013, visto che la necessità della novazione soggettiva era motivata dal fatto che non vi fosse stata in precedenza una selezione pubblica del soggetto atto alla co-progettazione e che, di conseguenza, il progetto approvato dal Ministero stesso, non soddisfaceva di fatto i requisiti della migliore soluzione per il territorio su cui andava collocato e dell'offerta economicamente più vantaggiosa dato che, ricordiamo, si tratta di circa 2 milioni di euro di soldi pubblici;
quali azioni di propria competenza intenda intraprendere al fine di restituire regolarità alla vicenda.

Albano - Da venerdì 25 luglio ritorna “Cinema a Piazza Pia”.


Buon cinema, gratis e all'aperto, ad Albano Laziale, con una selezione di film davvero apprezzabili.
Da venerdì 25 luglio fino a sabato 23 agosto ritornerà il consueto e apprezzatissimo appuntamento estivo con la rassegna cinematografica all’aperto del “Cinema a Piazza Pia”.
L’iniziativa promossa dall’Amministrazione Comunale e l'Assessorato Cultura, Turismo e Spettacolo in collaborazione con l’Associazione Diomede, vedrà proiettare diversi film del cartellone della stagione 2014.
Nella splendida cornice di Piazza Pia dalle ore 21,30 si potranno vedere pellicole di grande successo come “la Mafia uccide solo d’estate”, “Smetto  quando voglio” e “Tutta colpa di Freud”. Si inizierà il 25 luglio con la commedia “Stai lontano da me”.
L’ingresso è gratuito.
"Quindici serate di grande cinema gratuite. Anche quest'anno infatti, abbiamo deciso di riproporre l'iniziativa del "Cinema a Piazza Pia" dopo il grande successo di pubblico delle scorse stagioni - dichiara il Consigliere delegato Vincenzo Santoro - . Con la crisi economica che ancora imperversa, vogliamo dare anche questa estate una possibilità di svago a tutte le famiglie in difficoltà che nei mesi di luglio e agosto restano in città, nel pieno centro storico di Albano".

Questi i titoli in programma:
·         venerdì 25 luglio “Stai lontana da me”;
·         lunedì   28 luglio “Sapore di te”;
·         martedì 29 luglio “Amici come noi”;
·         venerdì 1 agosto “La sedia della felicità”;
·         domenica 3 agosto “Tutta colpa di Freud”;
·         martedì  5 agosto “Indovina chi viene a Natale”;
·         giovedì  7 agosto “La mafia uccide solo d'estate”;
·         venerdì 8 agosto “Aspirante vedovo”;
·         lunedì  11 agosto “Corpi da reato”;
·         mercoledì  13 agosto “Vijay il mio amico indiano”;
·         domenica 17 agosto “Gli stagisti”;
·         martedì  19 agosto “Smetto quando voglio”;
·         giovedì  21 agosto “La gente che sta bene”;
·         venerdì  22 agosto “I sogni segreti di Walter Mitty”;
·         sabato 23 agosto “Un fantastico via vai”

lunedì 14 luglio 2014

In Italia è aumentata la povertà e la politica pensa a salvaguardare… se stessa.

La povertà in Italia: uno su dieci non ce la fa

Il report dell'Istat: gli indigenti sono 10 milioni. 6 milioni quelli che non riescono ad acquistare nemmeno i beni di prima necessità.

Mentre la cattiva politica è tutta concertata sulla salvaguardia di se stessa, mentre sempre di più tende ad escludere i cittadini dalla vita e dalle decisioni del "Palazzo", creando un Senato non elettivo di persone con immunità parlamentare, innalzando il numero di firme necessarie per richiedere un referendum popolare, imponendo una legge elettorale che non da ai cittadini la possibilità di scegliere i propri rappresentanti in parlamento, mentre sta accadendo tutto questo in Italia ci sono sempre più persone povere. Il disagio sociale è grave e diffuso e i dati non vengono da qualche volo pindarico di qualche forza di opposizione che vuole fare il "gufo", come direbbe qualcuno, ma dall'Istituto di Statistica Italiano, l'Istat.

Di seguito il comunicato dell'Istat

Nel 2013, il 12,6% delle famiglie è in condizione di povertà relativa (per un totale di 3 milioni 230 mila) e il 7,9% lo è in termini assoluti (2 milioni 28 mila). Le persone in povertà relativa sono il 16,6% della popolazione (10 milioni 48 mila persone), quelle in povertà assoluta il 9,9% (6 milioni 20 mila).

Tra il 2012 e il 2013, l'incidenza di povertà relativa tra le famiglie è stabile (dal 12,7 al 12,6%) in tutte le ripartizioni territoriali; la soglia di povertà relativa, pari a 972,52 euro per una famiglia di due componenti, è di circa 18 euro inferiore (-1,9%) al valore della soglia del 2012.

L'incidenza di povertà assoluta è aumentata dal 6,8% al 7,9% (per effetto dell'aumento nel Mezzogiorno, dal 9,8 al 12,6%), coinvolgendo circa 303 mila famiglie e 1 milione 206 mila persone in più rispetto all'anno precedente.

La povertà assoluta aumenta tra le famiglie con tre (dal 6,6 all'8,3%), quattro (dall'8,3 all'11,8%) e cinque o più componenti (dal 17,2 al 22,1%). Peggiora la condizione delle coppie con figli: dal 5,9 al 7,5% se il figlio è uno solo, dal 7,8 al 10,9% se sono due e dal 16,2 al 21,3% se i figli sono tre o più, soprattutto se almeno un figlio è minore. Nel 2013, 1 milione 434 mila minori sono poveri in termini assoluti (erano 1 milione 58 mila nel 2012).

L'incidenza della povertà assoluta cresce tra le famiglie con persona di riferimento con titolo di studio medio-basso (dal 9,3 all'11,1% se con licenza media inferiore, dal 10 al 12,1% se con al massimo la licenza elementare), operaia (dal 9,4 all'11,8%) o in cerca di occupazione (dal 23,6 al 28%); aumenta anche tra le coppie di anziani (dal 4 al 6,1%) e tra le famiglie con almeno due anziani (dal 5,1 al 7,4%): i poveri assoluti tra gli ultrasessantacinquenni sono 888 mila (erano 728 mila nel 2012).

Nel Mezzogiorno, all'aumento dell'incidenza della povertà assoluta (circa 725 mila poveri in più, arrivando a 3 milioni 72 mila persone), si accompagna un aumento dell'intensità della povertà relativa, dal 21,4 al 23,5%.

Le dinamiche della povertà relativa confermano alcuni dei peggioramenti osservati per la povertà assoluta: peggiora la condizione delle famiglie con quattro (dal 18,1 al 21,7%) e cinque o più componenti (dal 30,2 al 34,6%), in particolare quella delle coppie con due figli (dal 17,4 al 20,4%), soprattutto se minori (dal 20,1 al 23,1%).

Ai suddetti peggioramenti, in termini di povertà relativa si contrappone il miglioramento della condizione dei single non anziani nel Nord (l'incidenza passa dal 2,6 all'1,1%, in particolare se con meno di 35 anni), seppur a seguito del ritorno nella famiglia di origine o della mancata formazione di una nuova famiglia da parte dei giovani in condizioni economiche meno buone. Nel Mezzogiorno, invece, migliora la condizione delle coppie con un solo figlio (dal 31,3 al 26,9%), con a capo un dirigente o un impiegato (dal 16,4 al 13,6%), che tuttavia rimangono su livelli di incidenza superiori a quelli osservati nel 2011.

Secondoserafico

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