sabato 30 marzo 2013

PONTE MONUMENTALE. DOVE NASCE LA QUERELLE TRA L'ANAS E IL SINDACO DI ARICCIA?

Il ponte? “Uno sfregio alla piazza”?. Certo il Ponte Monumentale potrebbe essere visto anche sotto quest'ottica, e come un odioso orpello alla raffinata architettura berniniana. Sulla piazza però chi ci resta?

Dalla rivista d'area dei nostri benpensanti serbatoi di crema politica raffinatissima, o forse ecologisti sincopati, leggiamo uno stralcio dell'articolo a firma di Manuela Ricci.
"La piazza di Corte, con il complesso berniniano, è il cuore ferito della città. Lo attraversa brutalmente la strada diretta a Velletri, che fa del viadotto l’ingresso alla città, dopo aver quasi svuotato di senso l’asse Porta Napoletana-Porta Romana che costituiva la vecchia arteria di penetrazione."
Chi lo vuole leggere nella sua interezza può farlo qui..
Chissà se chi ha scritto questo articolo così raffinato, etereo, distaccato, e dal pensiero nobile si è mai domandato che fine ha fatto Ariccia e che fine hanno fatto nel frattempo gli Ariccini?
Lungi dal mettere in relazione l'intenzione politica di voler chiudere il ponte e renderlo pedonale, manifestata celatamente da una certa parte politica, e riportata da "radio piazza", di fatto Ariccia è tagliata parzialmente e sostanzialmente fuori, dai mezzi di comunicazione pubblici da circa tre anni. L'attuale crisi non aiuta. Con tutto ciò che ne consegue.
Dunque sul ponte grazie ad una ordinanza emessa dal Sindaco Emilio Cianfanelli non possono transitare mezzi con peso complessivo superiore alle 3,5 tonnellate e quindi chi si deve recare o partire da Ariccia lo deve fare con un mezzo proprio, con apposite navette, o
con l'ascensore a cremagliera che conduce alla fermata COTRAL sottostante il ponte monumentale stesso.
Il disagio per chi era abituato alle vecchie fermate dei bus è enorme, specie per gli anziani, e specialmente in inverno con condizioni meteo avverse.
Perché quindi il ponte è chiuso ai bus? In base a quali dati sullo stesso è stato limitato il traffico? A quale punto è la disputa tra ANAS e Comune di Ariccia? Tentiamo di riassumere il tutto fornendovi i link dei rispettivi documenti, e fare una breve cronistoria, affinché chi legge possa farsi un'idea propria.
Ariccia “prende in carico il ponte” (si ma perché?) ossia diventa “proprietaria della struttura monumentale” nel 1996. Ad una opera del genere, ovviamente come per qualsiasi manufatto, è necessaria una manutenzione. Cui prodest? Ragioni di Piano regolatore? Boh? Chi lo sa? Ecco il documento di presa in carico/ verbale di consegna.
Malauguratamente si scopre che qualche pezzo di cemento che copre i ferri delle armature dopo circa 40 anni comincia a cedere. E casca di sotto, proprio dove ora c'è uno spazio adibito a liberare cani, e l'attuale parcheggio dell'ascensore a cremagliera.
Uno di questi pezzi di calcestruzzo, tempo fa era in bella mostra sulla scrivania del Sindaco Cianfanelli, originale come fermacarte..
Servirà della manutenzione? Il ponte viene giù? Ecco che cominciano a venire dubbi, e viene incaricato il professore Radogna che a seguito di carotaggi, esami, prove di compressione emette una sentenza che a noi pare poco chiara, e che chiede il ripristino "esterno" del CLS alle condizioni originali (quali quelle degli anni 70?) e "consiglia" la limitazione del traffico pesante. Leggetela bene e fatevi un'idea. Eccola
A questo punto il comune è come se ci si accorge di avere un cerino acceso in mano.
Di qui nasce la disputa con l'ANAS che a detta dell'attuale Sindaco si deve incaricare dell'esecuzione, badate bene non dei lavori di manutenzione, ma di ulteriori prove, per la modesta somma di euro 250 mila. Mezzo miliardo del vecchio conio. Soldi pubblici certo
mica ci si possono mettere di tasca propria. Ma le verifiche fatte da Radogna?
L'ANAS dal canto suo sostiene, in base ad una sentenza che nulla sarebbe il dovuto (Il punto 24 dell'accordo Comune ANAS del 2010 precisamente in base alla sentenza della suprema Corte 16374/09) ma di fronte al Ministero delle Infrastrutture acconsente a caricarsi della metà degli oneri: 125 mila euro. In ogni caso nasce un accordo: ANAS comune di Ariccia con firma di Cianfanelli.
Ecco per chi lo vuole leggere l'accordo fatto presso il Ministero Tra Comune e ANAS, dove ci si accorda per sostenere le spese che non sono per la manutenzione ma per ulteriori prove di staticità per 250 mila euro. Soldi pubblici ovviamente.
Successivamente all'accordo, sembrerebbe che per mezzo di una diffida il Comune di Ariccia, chieda all'ANAS di pagare interamente il conto. Insomma non vuole più pagare i 125 mila sottoscritti poco sopra.
Le domande che ci poniamo da cittadini sono diverse: 1) il ponte ha problemi di staticità? Radogna non sembrerebbe così convinto; 2) ma i test di Radogna a cosa sono serviti dato che sembra bisogni farne degli altri? ; 3) quanti anni durerà questa vicenda?
Abbiamo girato un video che mostra i ferri delle armature scoperti, non fatevi ingannare dalle losanghe metalliche che si vedono arrugginite, non sono strutturali, e servivano per l'incoraggio del rivestimento in peperino, di protezione ed estetico, che non è stato mai messo.
Ecco il video, per il quale ci scusiamo per il tremolio..
Guardate anche le immagini
Adesso dopo gli avvertimenti di Cianfanelli, che prima prende in carico il ponte, poi chiede che lo restauri l'ANAS, poi si accordano per eseguire "operazioni di verifica delle strutture" e non di "restaurare o ripristinare" per 250 mila euro, poi il comune diffida l'ANAS ad accollarsi l'intero onere. Francamente sembra una di quelle battaglie dalle quali non esce nessun vincitore, soprattutto di questi tempi.
In mezzo, come al solito, i cittadini. Non solo chi non ha più la fermata autobus sulla piazza; non solo quelli addetti al commercio (anche per via delle circa 80 90 autovetture che parcheggiavano sul ponte) che è praticamente fermo; anche i cittadini di Vallericcia dov'è strato riversato tutto il traffico pesante, camion e autobus (anche con grave onere per il COTRAL). Qui, proprio per questo, la situazione è ora diventata molto pericolosa: le strade non sono adatte a tale traffico, sono strette, male o per nulla illuminate, con gli incroci radenti e la mancanza di marciapiedi per i poveri pedoni che son costretti, al passaggio dei grandi automezzi,* a vere peripezie per far salva la vita! Per non parlare del fatto che su via di Vallericcia c'è una scuola, con grande via vai di ragazzi e ragazze. E proprio nella scuola e nelle abitazioni si sentono fortissime le vibrazioni sinistre e pericolose provocate da bus e TIR.
Chissà, ripensando al leitmotiv della campagna elettorale di Cianfanelli, i cittadini di Vallericcia dalle crepe che si formeranno nelle loro case per le continue sollecitazioni, potranno vedere che “il cielo è sempre più blu”!
Maurizio Lucidi (http://www.lavocediariccia.eu)





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venerdì 29 marzo 2013

CODICE ROSSO: INCENERITORE DI ALBANO, ELETTI 5 STELLE, ORA TOCCA A VOI!


DAL MOVIMENTO 5 STELLE DI ALBANO LAZIALE RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO
Il Tar del Lazio, non ha concesso la sospensiva del CRONOPROGRAMMA relativo all'Inceneritore dei Castelli Romani.
Il cantiere per la costruzione dell'impianto, previsto al km 24.600 della Via Ardeatina, sede di discarica, comune di Albano laziale, sulla base delle disposizioni del 29 gennaio scorso (determina n. B-00266) dell'Area Rifiuti della Regione Lazio, può partire in qualsiasi momento!
Salute, cittadini, territorio da una parte, potere, superbia, ipocrisia, dall’altra. I castelli Romani, non cederanno a tali soprusi, Il coordinamento NOINC, Movimenti, Associazioni, Cittadini, non arretreranno di un passo. Lo stato di preallerta delle popolazioni locali è da codice rosso.
E’ quindi giunto il momento che, i Consiglieri regionali e Deputati del Parlamento Italiano del Movimento 5 stelle, facciano più di quanto sia loro possibile, per salvaguardare la salute e le vite dei cittadini: ai Castelli Romani 250.000 abitanti sono minacciati dal Cancrovalorizzatore più grande d’Europa, di proprietà del monopolista dei rifiuti Manlio Cerroni, sottoscritto nel 2007 dai sindaci di bacino allora in carica, voluto dall ex-governatore regione Lazio Piero Marrazzo, che ha adottato un provvedimento di autorizzazione di apertura del cantiere dichiarato illegittimo dalla giustizia amministrativa, un impianto che consumerebbe 24.000 mc l’ora d’acqua potabile, 365 giorni su 365, in un territorio già fortemente compromesso per quel che riguarda le acque, vedi ultimi dati Arpa Lazio su arsenico e metalli pesanti.
Ai Cittadini 5 stelle attivi nella Camera dei Deputati e nel Senato della Repubblica, tra cui Federica Daga, Stefano Vignaroli, Massimo Enrico Baroni, Carla Ruocco, Adriano Zaccagnini, dato anche l’incontro avuto proprio ieri dinanzi al TAR Lazio con Alessandro Di Battista, chiediamo di firmare ed inoltrare, immediatamente, l’accesso agli atti per richiedere l’annosa convenzione preliminare Co.E.Ma./GSE del giugno del 2009: ovvero l’atto che pretenderebbe di scaricare sull’erario pubblico il costo della realizzazione dell’Inceneritore dei Castelli Romani, attraverso una forma di contribuzione statale denominata CIP-6/92, costituita dal 7% della bolletta elettrica, per un importo totale pari a circa 400 milioni di euro. Unica certezza, per ora, è che la contribuzione CIP 6/92, per gli impianti di incenerimento come quello di Albano, è “scaduta” il 31 dicembre 2008, ad eccezione di quelli già in fase di cantierizzazione. E, come è ormai noto, il presunto avvio del cantiere Co.E.Ma. del 29 dicembre 2008, si fonda su un’ordinanza di Marrazzo (n. Z-0003 del 22 ottobre 2008) bocciata sia dal Tar del Lazio sia dal Consiglio di Stato (Sentenza del Tar del Lazio n. 36740/2010; Sentenza del Consiglio di Stato n. 1640/2012). Tramite i referenti legali e i tecnici del Coordinamento NOINC, i deputati provvederanno anche ad un’interrogazione parlamentare in merito all’Inceneritore dei Castelli Romani e relativa discarica. Un colloquio con i membri 5 stelle della Commissione Ambiente verrà programmato la prossima settimana. Altrettanto avverrà alla regione Lazio: durante il Sit-in di ieri, 28 Marzo, al Tar, insieme a Gaia Pernarella, Silvana Denicolò e Valentina Corrado si è fissato un incontro per mercoledi mattina prossimo affinché la stessa richiesta di accesso agli atti al Gse, in merito alla convenzione sopra descritta, venga firmata da tutti i consiglieri regionali 5 stelle in carica tra cui Davide Barillari, Gianluca Perilli, Devid Porrello.
La raccolta differenziata porta a porta su tutto il territorio dei Castelli Romani è l’unica via d’uscita, trattamento aerobico dell’organico, riuso e riutilizzo dei materiali, echeggerà anche sabato 6 Aprile, durante l’ennesimo corteo organizzato dal Coordinamento NOINC: ore 15:00 Piazza Mazzini, Albano laziale, tutta la cittadinanza è invitata a partecipare, numerosa e partecipe ora come non mai.
Ogni minuto che passa è un minuto perso. Il cantiere non è partito e non partirà. Ad Albano, e ai Castelli Romani non si arretra di un centimetro
Ad Albano vinceranno i cittadini.
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ALBANO LAZIALE, IL TAR RIGETTA IL RICORSO DEL COMUNE CONTRO L’INCENERITORE. Il comunicato del Comune e le dichiarazioni dal NO Inc

Comunicato stampa dal Comune di Albano Laziale

Il TAR del Lazio ha emesso in mattinata l’ordinanza con cui rigetta il ricorso presentato dall’Amministrazione di Albano Laziale contro il nuovo cronoprogramma per la costruzione dell’inceneritore in località di Roncigliano.

L’ordinanza si basa sui seguenti punti:
  1. L’autorizzazione integrata ambientale (AIA), di cui alla determinazione dirigenziale della Regione Lazio B3694 del 13.08.2009, è attualmente pienamente efficace ed è ormai inoppugnabile”. Ovvero il fatto che la situazione ambientale in questi anni sia mutata, come testimoniato dai dati ARPA, ASL, accertamenti NOE e altro, è un dettaglio che non merita neanche di essere preso in considerazione, nonostante la norma faccia riferimento esplicito al fatto che si debbano accertare le eventuali mutate situazioni ambientali prima di procedere ad una estensione dell’Autorizzazione.
  1. Le censure riferite all’AIA non possono essere proposte né è possibile che la contestazione avverso detto provvedimento sia surrettiziamente introdotta da doglianze solo formalmente distinte da tale autorizzazione”.
    Ovvero non sarebbe concesso all’Amministrazione, che ha come primo scopo la tutela della salute dei cittadini, introdurre il problema dell’AIA e delle mutate condizioni ambientali nel più generale contrasto alla costruzione dell’inceneritore.
  2. La proroga appare pienamente conforme ai principi generali, essendo la sua mancata esplicazione di efficacia non imputabile al soggetto titolare”
    Ovvero i ricorsi succedutesi in questi anni hanno di fatto sospeso l’efficacia dell’AIA.
  3. L’inquinamento del sito non appare più essere sussistente, come si desume dai risultati delle ulteriori analisi dell’Arpa Lazio contenuti nella nota 99288 del 19.12.2012”
    Ovvero per certificare lo stato di salute dell'area, si fa riferimento solo alle analisi ARPA del 19 dicembre fatte a seguito della diffida della Provincia di Roma contro la Pontina Ambiente relativamente al superamento dei composti organici in due soli pozzi spia. Nessuna menzione viene fatta di tutte le altre analisi che attestano il contrario, compresa la comunicazione della Regione che esprime la necessità di convocare delle Conferenze di Servizi per valutare lo stato di salute dell'area di Roncigliano (Conferenze già convocate dal Comune di Albano).
  1. In ogni caso deve rilevarsi che l’impianto non è in esercizio, dovendo ancora essere realizzato e che, conseguentemente, nessun pericolo per la salute pubblica può derivare dagli atti impugnati col presente ricorso”.
    Ovvero fino a quando non sarà costruito l’inceneritore, l’inceneritore non inquina. Questo è ovvio. Il punto è che il sito è già inquinato e oggi, 2013, lo è più del 2009 quando l’AIA è stata rilasciata. E ogni nuovo impianto industriale porterà evidentemente ulteriore inquinamento.
«Abbiamo presentato il ricorso nella speranza che le ragioni del diritto valessero più di qualsiasi altro interesse – afferma con durezza il sindaco Nicola Marini – e invece siamo di fronte ad una sentenza del Tribunale Amministrativo che rigetta ogni argomentazione sul reale stato ambientale di un territorio in grande sofferenza, visto che da molti anni è sede di discarica. Sofferenza che non potrebbe che aggravarsi con la costruzione dell’inceneritore, dannosa oltre che inutile».
«Rispettiamo la sentenza del Tribunale ma ovviamente continueremo ad opporci a questo intervento, sul piano amministrativo, legale e politico. Oltre al ricorso al Consiglio di Stato, porteremo avanti la denuncia alla Commissione Europea e ogni azione, anche di fronte alla giustizia civile, tesa a dimostrare che l’area di Roncigliano non è in grado di sopportare questo insediamento industriale. Con i nostri legali stiamo già valutando anche la richiesta della revoca dell’AIA 2009».
«Spero che su queste tematiche – conclude Marini – l’Amministrazione di Albano, i cittadini e i Comitati non rimangano soli, contro poteri e interessi enormi e trasversali rispetto alla società, alla politica e alle istituzioni. Ho già chiesto un incontro urgente al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e all’assessore alla Gestione dei Rifiuti Michele Civita, nella convinzione che le nostre ragioni possano essere accolte dai nuovi vertici regionali».

Dal No Inc
    poche parole, forti, chiare e di resistenza, che invitano ancora a chiedere la riapertura della procedura di autorizzazione ambientale; che Zingaretti assuma una posizione chiara, netta e definitiva sull'inceneritore; che t6utti il 6 si scenda in piazza affinchè in migliaia i cittadini diventino protagonisti di una vittoria eccezionale.


"Zingaretti, a questo punto, deve dircelo
chiaramente: che vuole fare rispetto
all'inceneritore dei Castelli Romani"?
Il Tar del Lazio NON HA CONCESSO la sospensiva del CRONOPROGRAMMA relativo all'Inceneritore dei Castelli Romani.
Il cantiere per la costruzione dell'impianto, quindi, sulla base delle disposizioni del 29 gennaio scorso dell'Area Rifiuti della Regione Lazio, può partire in qualsiasi momento!
Crediamo, a questo punto, sia ANCORA più importante RICHIEDERE una IMMEDIATA riapertura della procedura di AUTORIZZAZIONE AMBIENTALE!
Zingaretti, a questo punto, DEVE dircelo chiaramente: che vuole fare rispetto all'Inceneritore dei Castelli Romani?
Quando verrà riaperta la procedura di Autorizzazione Ambientale secondo quanto previsto dalla Legge n. 59 del 2005?
Daniele Castri
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ATTENZIONE!
QUESTO E' IL MOMENTO DI DIMOSTRARE CHI E' PIU' FORTE!
ED I PIU' FORTI SIAMO NOI!
SONO LE NOSTRE MOTIVAZIONI CHE CI FARANNO VINCERE!
IL 6 APRILE TUTTI ALLA MARCIA NO-INC !
ORE 15.00 P.ZZA MAZZINI ALBANO!
SAREMO TANTI E VINCEREMO! TUTTI INSIEME”!
Simone Carabella




La sentenza di oggi, così deludente, era solo sulla sospensiva cautelare del cronoprogramma della costruzione dell'inceneritore, nelle prossime settimane ci sarà un'altra udienza del TAR che deciderà nel merito vero e proprio del ricorso. Aspettiamo con fiducia che la giustizia faccia il suo corso e certamente aderiremo in massa alla manifestazione del 6 aprile ad Albano perché i cittadini non vogliono quest'impianto sul loro territorio e voglio che la discarica venga bonificata.

di Fabio Ascani
Le motivazioni del TAR sul rigetto della sospensiva


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giovedì 28 marzo 2013

SPORT – AD ALBANO IL TROFEO DI TENNIS KINDER-SPORT

Albano Laziale - Il Trofeo di tennis Kinder-Sport fa tappa nel Lazio. E più precisamente ad Albano Laziale (Rm). La manifestazione, alla quale possono partecipare tutti i nati dal 1997 al 2005, sarà ospitata dal 6 al 14 aprile sui campi di terra battuta dell'OK Club di Albano Laziale, il circolo di Gianni Bottoni diventato uno dei punti di riferimento più importanti del tennis laziale. Sarà l'evento numero 13 della kermesse che, dopo 100 appuntamenti, culminerà con il Master Nazionale al Lido di Venezia (21-28 luglio). I vincitori del saranno ammessi al Master Mondiale estivo dal 22 al 28 luglio a Shenzen, in Cina.
Tra le peculiarità del torneo, il “Codice di condotta e Fairplay” che i ragazzi in gara si impegnano ad osservare. 
Red. Sport 
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mercoledì 27 marzo 2013

IL NO INC INVITA A MANTENERE ALTA L'ATTENZIONE SUL TEMA DEI RIFIUTI


Domani, giovedì 28 marzo, dalle ore 09,00 fino alle 12,00, il comitato No Inc terrà un SIT-IN sotto la sede del Tar del Lazio. Aspetteremo l’esito dell’udienza relativa all’inceneritore dei Castelli Romani sotto le finestre dei giudici amministrativi che, più d’un volta, hanno accolto le ragioni dei cittadini e dei comuni dei Castelli Romani

La notizia s’è abbattuta sui Castelli Romani come un fulmine a ciel sereno. E ha colto tutti di sorpresa, istituzioni e cittadini. Su richiesta del Comune di Albano, che ha depositato un ricorso il 25 febbraio scorso, la Presidente della I° sezione del Tribunale Amministrativo della Regione Lazio, Dott. ssa Linda Sandulli, ha bloccato l’ordinanza n. B-00266 del 29 gennaio dell’Area Rifiuti della Regione Lazio che, come ricorderete, dava il via libera all’avvio del cantiere per la costruzione del contestatissimo impianto brucia rifiuti targato Co.E.Ma. (Pontina Ambiente di Cerroni, Acea ed Ama). Su questa ordinanza, tra l’altro, pende una denuncia ed una querela penale penale depositata, alcune settimane fa, dal comitato No Inc alla Procura di Roma. Omissione d’atti d’ufficio, falso in atto pubblico e truffa i reati ipotizzati. Cantiere e fiato sospeso, quindi, almeno fino a giovedì mattina 28 marzo, alle ore 09,00, quando l’intero collegio della I° sezione del Tar Lazio, composto da tre giudici, tornerà di nuovo ad affrontare la vicenda. Udienza a dir poco decisiva, quindi, per le sorti dell’Inceneritore. Ma sui Castelli Romani, ricordiamo, non incombe “solo” il progetto di costruzione dellInceneritore più grande dEuropa, ma anche il VII invaso della discarica di Roncigliano, che raccoglie i rifiuti indifferenziati prodotti dai dieci Comuni del bacino, distante 178 metri dalla prima casa contro i 1000 previsti dalla Legge della Regione Lazio n. 27 del 1998. E, come se non bastasse, dal 3 gennaio scorso, il decreto cosiddetto “salva Roma” di Clini, che pretende di scaricare, è proprio il caso di dirlo, una buona parte della spazzatura romana indifferenziata sulle province della Regione Lazio e, quindi, anche sulla discarica di Roncigliano. Ed, infine, la raccolta differenziata porta a porta che stenta a decollare.
Per mantenere alta l’attenzione sul tema rifiuti e per scongiurare, ad ogni costo, l’avvio del cantiere per la costruzione dell’Inceneritore dei Castelli Romani, il comitato No Inc ha organizzato una seria di iniziative di mobilitazione ed, in particolare:
  • Domani mattina, giovedì 28 marzo, dalle ore 09,00 alle ore 12,00, SIT-IN sotto la sede del Tar del Lazio, via Flaminia n. 189 Roma. Aspetteremo l’esito dell’udienza relativa all’inceneritore dei Castelli Romani sotto le finestre dei giudici amministrativi che, più d’un volta, hanno accolto le ragioni dei cittadini e dei comuni dei Castelli Romani.
  • Venerdi 29 marzo, ore 17,30, Centro Sportivo Ok-Club di Cancelliera, Via di Pantanelle snc, Albano, Assemblea Pubblica.
  • Mercoledì 3 aprile, ore 17,30, Piazza San Pietro, Albano, Assemblea Pubblica.
  • Sabato 6 aprile, ore 15,00 piazza Mazzini, Albano, CORTEO NO INC. L’undicesimo corteo per dire, ancora una volta: No all’Inceneritore dei Castelli Romani, No al VII invaso di Roncigliano, Sì alla raccolta differenziata porta a porta associata a riduzione, riciclo e riuso.
Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.

C.S. No Inc 
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lunedì 25 marzo 2013

Biogas? No Grazie. Intervento del dott. Mauro Mocci

Il 9 febbraio scorso a Torrimpietra si è tenuta una conferenza organizzata dal Comitato Rifiuti Zero di Fiumicino (www.rifiutizerofiumicino.it) alla quale non siamo mancati noi di ECO 16. Tra gli altri sono intervenuti i medici dell'ISDE dott.ssa Antonella Litta e il dott. Mauro Mocci che hanno parlato dell'inquinamento della zona e  della prevenzione che occorrerebbe per il territorio. In particolare il dott. Mocci, con il suo intervento, che sotto riportiamo per intero, ha spiegato come funzionano, partendo dal mega impianto che vorrebbero costruire a Maccarese, le centrali a biomassa-biogas.
Ai Castelli Romani, come stiamo ripetendo da molto tempo sul giornale e sul blog, sono previsti diversi impianti di produzione di energia elettrica da biomasse-biogas o oli esausti. Un vero attacco al territorio che va a sommarsi alle altre criticità già presenti, prima fra tutte la grande discarica di Roncigliano. Non dimentichiamo mai che ancora pende sulle nostre teste, come una spada di Damocle, la costruzione dell'inceneritore.
Buona visione e scusate per la qualità delle riprese.  

 Leggi anche ECO 16 ed in particolare l'intervento in prima pagina a firma di Aldo Garofolo, sulla sentrale a biomassa-biogas che vorrebbero ad Ariccia in via delle Grotte.

"M5S ALBANO SOLLECITA… MA IL COMUNE NON RISPONDE"


Dal MoVimento 5 Stelle di Albano riceviamo con richiesta di divulgazione. 



Nel 2010 l'insediamento ad Albano della giunta di centro-sinistra, dopo anni di governo di colore opposto, suscitò in molti la speranza di un sostanziale rinnovamento e di una maggiore attenzione alle esigenze dei cittadini. Malgrado i proclami della campagna elettorale, a circa tre anni di distanza, dobbiamo constatare con rammarico che le speranze sono rimaste deluse e le tante promesse disattese.
La spada di Damocle dell'Inceneritore pende più che mai sulle nostre teste, la discarica di Roncigliano lungi dall'essere chiusa è stata addirittura ampliata (VII invaso, 500.000 T di rifiuti per 8 anni, inaugurato tra luglio 2011 e gennaio 2012), di differenziata porta a porta neanche l'ombra se non per 10000 abitanti, ma senza sapere con esattezza quando e se partirà; per non parlare del mancato rilancio sociale ed economico di Albano e di strumenti di partecipazione alla vita pubblica che, approvati sulla carta, rimangono del tutto inefficaci.
Eppure noi del MoVimento 5 Stelle, additati come "sola protesta", "critica priva di contenuti", "antipolitica", di proposte circostanziate, con tanto di protocolli e richieste espressamente firmate dai cittadini ne abbiamo presentate molte. Offrendo in tal modo agli amministratori l'occasione di dimostrare con i fatti la loro dedizione al bene pubblico.
Gestione dei rifiuti – Nel maggio 2011 abbiamo presentato al comune di Albano un progetto di Gestione Consortile dei rifiuti per Albano e per i Castelli Romani all'insegna del principio della riduzione, del riuso e del recupero, basato su raccolta differenziata porta a porta, compostaggio aerobico, riciclaggio. La proposta è stata corredata da uno studio di fattibilità di 32 pagine ( tipologia Consorzio dei Navigli, MI) e consegnata gratis et amore dei all'amministrazione di Albano e a quelle dei comuni circonvicini perché la valutassero e si impegnassero nell'avvio di un ciclo virtuoso dello smaltimento dei rifiuti. Risposte? Nessuna, allora come oggi. Tre assemblee pubbliche organizzate sul tema 28 maggio, 23 luglio 2011, il 24 novembre 2011 in occasione di Architetture in Movimento, e il 18 Giugno 2012 durante l’assemblea per i BENI COMUNI, sempre invitando i rappresentanti del comune: in tutte le occasioni, nessun pervenuto.
Acqua pubblica - Con numero di protocollo 0005489 del 3 febbraio 2011, ancor prima dell'esito referendario del giugno 2011, chiedevamo che fossero inserite poche semplici righe nello statuto comunale per riportare esplicitamente che l’acqua è un bene senza rilevanza economica e far prendere al nostro comune una posizione chiara di fronte alle lobby che in tutti i modi cercano di privatizzare questo bene primario. Gli anni sono trascorsi e tutto è rimasto immobile, in barba ai nostri reiterati richiami ed appelli, anche per iscritto e nonostante le promesse di discutere la richiesta (come confermatoci dal presidente del consiglio comunale in carica Massimiliano Borelli in data 27 dicembre 2012).
Evidentemente talune posizioni sono troppo nette per essere prese da una certa classe politica: ne prendiamo atto.
Via Bettino Craxi - Quando la giunta Mattei, come ultimo e memorabile atto, decise di intestare una via al pluricondannato leader socialista in località Poggio Ameno di Cecchina, la cosa (scandalosamente) non diede scandalo. Quantomeno non ne provocò nella successiva giunta, che non si preoccupò di rimediare allo scempio. A noi invece la preoccupazione venne e ci imbarcammo quindi in una raccolta firme che, nel pieno rispetto del nuovo regolamento comunale , raggiunse e superò il numero di sottoscrizioni necessarie (oltre 500 firme) per rendere valida la petizione popolare con cui chiedevamo di ripristinare la precedente e più decorosa denominazione (viale Inghilterra). Di nuovo seguendo tutto l'iter previsto e con tanto di protocollo 0043607 e lettere d'accompagnamento consegnata in data 27.09.2012.
Ancora una volta ci siamo fatti tramite di una richiesta dei cittadini di Albano. Ma dopo rifiuti e acqua, anche la decenza si è vista sbattere la porta in faccia: a molti mesi di distanza ancora non giunge voce dalle stanze di Palazzo Savelli.
Architetture in Movimento, come già accennato, uno studio portato avanti per circa 6 mesi sullo stato d’abbandono del centro storico: attualmente all'interno dell'agglomerato storico del Comune di Albano esistono almeno 55.000 mc di volumetrie abbandonate, ricadenti su circa 7.000 mq di superficie. Volumetrie che potrebbero essere sottratte alla speculazione edilizia dei "CementoBros" (ovvero gli affaristi che continuano a perpetrare un abuso sistematico del territorio) ed essere impiegate a scopo residenziale, al posto delle classiche "villette hollywoodiane" naturalizzate Castelli Romani che ormai da troppi anni divorano quel che resta dell'originario ambiente naturale e rurale. Nelle stesse volumetrie potranno essere inseriti servizi, nonché spazi commerciali, se richiesti, con lo scopo di riportare a quel livello di sostenibilità il centro storico, conservandone le eredità culturali e allo stesso tempo contribuendo ad uno sviluppo che duri nel tempo.
La stessa “Casa del Cittadino” badando sempre al recupero edilizio, un recupero dell’Ex-Cinema Folrida, lasciando intatte forme a composizione a futura memoria dei cittadini di Albano, che ricorderanno il cinema, ma al suo interno potranno trovare servizi e spazzi ad uso della collettività. Anche in quell’occasione inviammo la cittadinanza a partecipare, era fine novembre 2011, ma anche l’amministrazione, che mai rispose.
E ancora la raccolta differenziata organizzata per il 4° discamping NOINC (Settembre 2012), “Adotta uno striscione”, insieme e con l’Associazione Differenziati, striscioni da posizionare su balconi o sulle finestre delle case, per dire NO a Inceneritore e Discariche. Non ultima la campagna online, portata avanti l’estate scorsa per sensibilizzare Albano laziale e non solo, a dichiararsi contrari a Inceneritori e discariche, “dichiarandolo” nei cartelli di benvenuto nei propri comuni come avveniva per i comuni denuclearizzati, post referendum anni 80.
Ci si chiede oggi come mai siano sempre meno coloro che ci ritengono populisti, qualunquisti e improvvisatori della politica, ancora numerosi all'interno dei partiti, ma fortunatamente un po meno tra i cittadini.
Quel che rispondiamo è che, probabilmente, alla lunga non contano tanto le parole, quanto i fatti.




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domenica 24 marzo 2013

ARICCIA - TRE GIORNI SENZ'ACQUA A VALLERICCIA

Autobotte rotatoria via di Mezzo - Appia Antica
Come pubblicato sul sito del Comune di Ariccia e comunicato da Acea Ato2, per un guasto al pozzo sito in via Fontanaccio è effettivamente mancata l'acqua in località Vallericcia, Crocefisso e Cipressetti e putroppo ancora non è tornata.
Il gestore idrico ha predisposto delle autobotti dislocate presso: via Longarina, via Vallericcia, via Appia Antica incrocio con via di Mezzo, via Casaletto, via Vallericcia presso rotatoria, via Vipressetti incrocio via delle Grotte.
Il problema serio è che dal giorno del guasto sono passati ormai tre giorni e l'acqua ancora non c'è, con gravi disagi per i cittadini. Ieri, Sabato 23, gli alunni della scuola James Joyce di via di Vallericcia sono rimasti a casa, come pubblicato sul sito dell'istituto. Cosa dovranno fare gli studenti se anche domani il servizio idrico sarà assente? Per ora non abbiamo informazioni ufficiali. Unica cosa certa è la presenza delle autobotti con acqua potabile sulle vie della bella valle agricola.  Speriamo solo che tutto si risolva in giornata.
Autobotte incrocio via della Moletta
(clicca sulle immagini per ingrandirle)

Circolare liceo Joyce
Avviso Comune di Ariccia













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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO - "COMPORTAMENTO ANTISINDACALE AL COMUNE DI ARICCIA"


Dall'Organizzazione Sindacale delle Polizie Locali, O.S.Po.L., riceviamo il seguente comunicato stampa con richiesta di pubblicazione e ne diamo diffusione.





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giovedì 21 marzo 2013

MUSICA - IL LATO OSCURO DELLA LUNA COMPIE 40 ANNI


Il 24 marzo 2013 è il 40° anniversario dall’uscita in UK dell’album “The Dark Side Of The Moon” dei mitici Pink Floyd. Infatti questo concept album uscì nel marzo del 1973, dapprima negli Usa, e qualche settimana dopo, precisamente il 24 marzo, nel Regno Unito. E’ stato definito l’album dei record, oltre che per le copie vendute, si parla di 50 milioni, anche per la lunga permanenza nelle classifiche mondiali, e perché in qualche modo ha segnato un nuovo percorso dei Pink Floyd, sicuramente più melodico rispetto ai precedenti 7 album pubblicati dal gruppo inglese negli anni precedenti.
Le registrazioni iniziarono nel 1972 nello studio di registrazione Abbey Road Studios, diventato noto grazie ai Beatles. In realtà i Pink Floyd avevano l’abitudine di suonare dal vivo i nuovi pezzi prima di registrarli, in modo da sperimentare nuovi suoni, perfezionando e limando i brani. Quindi già nei live del ’71 si cominciavano ad ascoltare le melodie che poi avrebbero fatto parte di questo importante progetto.
Caratteristica fondamentale è stato l’utilizzo delle tecniche più avanzate di registrazione per quei tempi e l’utilizzo dei loop e dei campionamenti, tanto che ancora oggi, rimane un album assolutamente attuale, non dimostrando in nessuno modo i suoi 40 anni.
All’uscita fu record di vendite da subito e rimase in classifica dal 1973 al 1988. A tutt’oggi, nonostante la crisi del mercato discografico, ad ogni nuova edizione rimasterizzata, l’album registra ancora un gran successo di vendite.
Come in ogni concept pinkfloydiano, la principale fonte di ispirazione è stata la pazzia di Syd Barret, fondatore del gruppo, che per colpa degli acidi, iniziò ad uscire dalla realtà, impazzendo, e costringendo gli altri componenti, nel 1968 a sostituirlo con il suo amico David Gilmour. Da quel momento ogni brano scritto, in particolare da Roger Waters, è stato in memoria di Syd. Ed infatti in Dark Side Of The Moon si trattano temi come l’infermità mentale, la morte, l’importanza per ogni individuo di vivere la propria esistenza, priva di elementi futili, in una società basata sui soldi, sulla ricchezza e sul possesso.
Una curiosità sul brano “The Great Gig in the Sky” che vede protagonista Clare Torry, la cantante turnista che prestò la voce per la registrazione del brano. Questo è una metafora della morte, senza testo, composta solo da una complessa melodia accompagnata al piano, ed alla cantante venne chiesto di improvvisarla interpretando al meglio ed in piena libertà il tema. La registrazione venne realizzata in una sola notte. Per questo brano Clare fu pagata solo 30 sterline. Nel 2004 la cantante intentò una causa contro i Pink Floyd e contro la EMI, rivendicando il fatto che la melodia del brano è sua e che quindi deve essere considerata co-autrice insieme Richard Wright che scrisse e suonò il brano. Di recente si è conclusa la lunga discordia legale a favore di Clare, con la quale la EMI è giunta ad un accordo economico rimasto rigorosamente segreto, ma sicuramente milionario.
Cercando nel web si trovano le istruzioni su come ascoltare The Dark Side Of The Moon: prima di tutto, trattandosi di un concept-album, va ascoltato dall’inizio alla fine, come se si seguisse un film, essendo le tracce collegate l’una all’altra da un unico filo conduttore, con un certo ordine narrativo; inoltre occorre seguire i brani con i testi alla mano, come se fossero sottotitolati, possibilmente in cuffia e con luce soffusa. In questo modo si entrerà in intimità con l’album. Io mi permetto di estendere questi consigli sull’ascolto di tutta la musica dei Pink Floyd, e perché no, a tutta la musica in generale. Provare per credere.

Gianni Casciano
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martedì 19 marzo 2013

ECO 16 n 35 del 19 Marzo 2013

É già sfogliabile sul web il nuovo numero di ECO 16 e da domani inizieremo la distribuzione cartacea. Abbiamo scelto un nuovo formato stampato in digitale e in proprio, questo per ridurre sensibilmente i costi e renderlo comunque fruibile a quel pubblico che ancora non ha dimestichezza con internet.

Buona lettura.

domenica 17 marzo 2013

Il sindaco Marini parla delle responsabilità e Cianfanelli non ci sta


Venerdì 15 marzo si è svolto ad Albano un Consiglio comunale al quale erano stati invitati tutti i sindaci di bacino della discarica di Roncigliano. Presenti, come sempre in prima linea, i rappresentati del Coordinamento contro l'inceneritore. Tutti avevano sperato, e auspicato, che il Consiglio fosse aperto anche agli interventi degli ospiti, sindaci e cittadini, ma purtroppo si è persa l'occasione di trasformare una giornata politica in un evento che avrebbe potuto avere rilevanza storica per tutto il territorio. Un vero peccato, anche tenendo conto che nonostante la lunga durata dei lavori (dalle 11.00 del mattino alle 8.30 di sera) le conclusioni finali sono state ben poca cosa. Magari su questo approfondiremo prossimamente.
Una cosa rilevante però è accaduta ed ha monopolizzato l'attenzione di quasi tutte le testate locali con titoli forti e urlati: “No all'inceneritore” Lite tra Albano e Ariccia (IL MESSAGGERO) – Scontro diplomatico sull'inceneritore (IL TEMPO) – Rifiuti: Cianfanelli prende le distanze da Marini (CASTELLINEWS), per citarne tre. Cos'è accaduto? Fra i due sindaci (di paesi confinati) entrambi del Pd, è scoppiata la guerra? Il punto è che il sindaco Marini nel fare la cronistoria dell'inceneritore ha ricordato quanto siano forti e gravi le responsabilità del Pd stesso, a partire dal piano rifiuti della giunta Marrazzo, al quale gli stessi sindaci dei Castelli, nel 2007, chiesero di chiudere il ciclo dei rifiuti con un inceneritore sul territorio (vedi la lettera detta Papello dei Castelli tra gli altri firmata dal anche dal sindaco di Ariccia Cianfanelli QUI). Ma pare che Cianfanelli non sia abbia proprio digerito che Marini abbia ricordato quanto il magnate dei rifiuti Cerroni fosse legato al Pd romano tramite il prematuramente scomparso Mario Di Carlo, un uomo di cui Cerroni diceva fosse come un figlio, e successivamente con l'ex segretario di Di Carlo stesso, Eugenio Patanè, di cui Cianfanelli è stato grande sponsor proprio in queste ultime elezioni regionali (consigliamo la lettura di quest'articolo su di Di Carlo, Patanè e Cianfanelli per capire meglio di cosa stiamo parlando: QUI).
Alle parole del sindaco di Albano, difficilmente smentibili, Cianfanelli ha abbandonato l'aula ed è andato a scrivere al segretario regionale Pd Gasbarra affinché prenda come ha detto, “i provvedimenti che riterrà più opportuni in merito al vile e gratuito attacco contro il nostro comune amico Mario Di Carlo e contro il consigliere regionale Patanè. Ritengo le parole del sindaco Marini siano estremamente gravi e lesive dell'immagine del Pd e della sua classe dirigente”. Marini , che in fondo ha fatto solo una memoria dei fatti accaduti ha ribattuto semplicemente che “quella di Cinfanelli appare come un'excusatio non petita”.
Per chi non ricordasse il ruolo dell'amico di Cianfanelli Di Carlo nella vicenda dell'inceneritore consigliamo vivamente di andare a rivedere la puntata di Report, Rai3, intitolata “L'Oro di Roma” e la successiva di circa un anno dopo su com'è andata finire (visibile QUI), di cui riportiamo un breve stralcio dove Di Carlo rivendica il suo ruolo e dice: “Albano si farà ma si farà sostanzialmente perché alla fine ci sono dovuto venì io qui a falla”. (Vedi QUI)
Non sappiamo se questa “lite” tra Marini sindaco di Albano e Cianfanelli di sindaco Ariccia, abbia radici che si espandono in altri campi e altre questioni. Sta di fatto che le parole del Primo Cittadino di Albano fotografavano la realtà che è apparsa negli anni anche su stampa e tv e sono servite a movimentare una giornata che in fin dei conti è stata poco concludente e a farci riflettere ancora una volta, o per prima volta per chi ancora non fosse al corrente, di come siano andati i fatti che riguardano la nascita del''inceneritore.
Solo un'ultima riflessione per completezza: quando in piena campagna elettorale sono giunti ad Albano, in aula consiliare, i vertici del Pd con Bersani, Zingaretti, Gasbarra e co. perché non si è parlato della questione più importante di Albano, l'inceneritore, appunto! Perché non si è data la parola ai rappresentanti del No Inc, che pure l'avevano chiesta?!
La realtà è che il Pd è da sempre per gli inceneritori (vedi QUI l'articolo del Tirreno) e in campagna elettorale... una mano lava l'altra...

IL PAPELLO DEI CASTELLI: LA LETTERA CON LE FIRME DEI SIDACI IN CUI SI CHIEDE LA CHIUSURA DEL CICLO DEI RIFIUTI SUL TERRITORIO ANCHE CON UN "GASSIFICATORE" CON PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA.


domenica 10 marzo 2013

SPORT LARIANO - “ATLETI PER CASO” MA VINCENTI.


Nuoto Sincronizzato: 
Lariano s’impone ai campionati regionali.

Fanno centro alla prima partecipazione le sincronette del Millenium Sporting center di Lariano. Le ragazze del team “Atleti per caso” allenate da Sonia D’errico e Jessica Mastrella hanno gareggiato per la prima volta al campionato regionale svoltosi il 3 marzo a Frosinone, portando a casa tante medaglie che andiamo ad elencare: Medaglia d’oro cat. Giovanissime : Chiara Lorenzi e Michela Abbafati Medaglia d’oro cat. Esordienti: Asia Abbafati, Camilla De Maria, Marika Bagalini, Lucrezia Trezzi, Mariarosa Bruni, Martina Orati, Anita Resi Medaglia di bronzo cat. Esordienti: Viola Aleida Massimi e Ludovica Mammucari Medaglia d’oro nel singolo per Ilaria De Marchis.
Anche le altre atlete hanno sfiorato il podio, si tratta di un ottimo viatico per i campionati Italiani di Civitavecchia nel prossimo week end, dove le splendide sirene larianesi sperano di confermare gli ottimi risultati fin qui ottenuti.
Giuseppe Gambacorta 

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