Domenica 22 marzo verrà celebrata la giornata mondiale dell’acqua.
Molte volte sulle pagine di ECO16 abbiamo parlato di acqua per denunciarne gli sprechi, e la gestione che spesso non ci piace, il problema del suo inquinamento e quello gravissimo della sua sempre maggiore carenza, specie in certe zone del pianeta e anche d’Italia.
Proprio in occasione della prossima giornata dell’acqua, l’Istat ha fatto uscire le ultime statistiche su prelievi, consumi e sprechi in Italia.
Il dato che mi da più fastidio è che il 37,3% del volume di acqua immesso nelle reti dei capoluoghi non raggiunge gli utenti ma viene disperso a causa di una rete vecchia e spesso fatiscente, praticamente un colabrodo. Poi succede che durante la stagione estiva l’acqua venga a mancare in molte zone del Paese e si moltiplicano gli appelli (giusti) ai cittadini a non sprecarla perché bene prezioso! Diciamo che sarebbe opportuno che fosse considerata bene prezioso anche prima che sgorghi dai rubinetti delle case. Comunque un piccolo passo in avanti c’è stato visto che nel 2016 la dispersione era del 39%.
Un altro aspetto interessante e grave è che il 29% degli italiani non si fida a bere l’acqua del rubinetto (nel 2002 era oltre il 40%) e preferisce acquistare l’acqua minerale in bottiglia. A parte i casi di luoghi dove effettivamente l’acqua non è buona, che sono decisamente pochi, mi sembra un assurdo spendere denaro per comprare acqua in bottiglia, trasportarla fino a casa, avere poi l’onere di smaltire la plastica. Plastica che troppe volte viene semplicemente abbandonata nell’ambiente e nei nostri mari.
Per approfondire, QUI si può leggere il report integrale delle statistiche Istat sull’acqua di quest’anno che fa riferimento al periodo 2018 2019
Fabio Ascani