mercoledì 30 agosto 2017

Un libro per caso - La casa per bambini speciali di Miss Peregrine Di Ransom Riggs

di Francesca Senna

Questo libro è veramente accattivante per la cura della rilegatura e dei caratteri utilizzati, che gli conferiscono una aria di antico quasi fosse un diario anni '40; la presenza e il legame delle foto al testo è davvero originale, e creano una sorta di prova fotografica del romanzo; foto oltretutto originali, acquistate dall’autore nei mercatini; solo alcune – come ci indica lo stesso autore - sono state modificate ad arte per rispondere ai fini del romanzo.
Il romanzo narra la storia di Jacob che si ritrova ad esaudire e soprattutto a capire l'ultimo desiderio del nonno. Tutta la vita suo nonno ha continuato a parlargli di un’isola, di un anello e di bambini con capacità speciali. Gli "speciali" sono bambini, anche se la genialità narrativa dell'autore li rende a suo modo dei vecchi.
Nessuno della famiglia di Jacob, tanto meno suo padre, crede ai racconti del povero nonno che viene considerato pazzo.
La realtà però non è come se l'aspettano "i normali" perché i bambini Speciali, attori protagonisti nei racconti del nonno, esistono davvero e Jacob li trova insieme al famoso anello di cui il nonno gli ha parlato prima di morire.
L'anello ripropone continuamente un giorno: il 3 settembre del 1940; si riavvia ri-vivendo sempre lo stesso giorno. In questo anello vivono diversi bambini con poteri diversi; ma c'è qualcosa che minaccia questo mondo perfetto e sono i Vacui e gli Spettri.

La trama scorre via veloce, accattivante e non si può non immedesimarsi nei panni del protagonista disilluso, sconvolto per la morte dell'amato nonno. I colpi di scena risultano ben misurati. La narrazione affascina il lettore grazie all’invenzione di questo mondo che sopravvive in una "bolla nel tempo". L'idea degli anelli temporali che conducono in epoche diverse dove si nascondono i "bambini" con poteri speciali è veramente originale. Non mancano descrizioni “gotiche” di case diroccate, sotterranei, ambienti cupi e tenebrosi, il tutto accompagnato da immagini inquietanti.

La prima metà del romanzo è sicuramente la parte più intrigante: i personaggi da scoprire sono molto interessanti e la storia si delinea man mano lasciando assaporare il gusto dell'ignoto. Nella seconda metà del romanzo i giochi sono fatti, i dettagli sono stati tutti indicati e l’azione è libera di fluire fino alla fine.

Fondamentalmente il romanzo ci si presenta come una storia sulla accettazione del diverso e su, ancora una volta, quanto sia difficile fare la scelta più giusta di fronte a quella più facile.

Concludo dicendo che ho avuto modo, dopo aver letto il libro, di vedere il film che ne è stato tratto. Fermo restando la mia passione per Tim Burton, ritengo che la resa su pellicola di questo romanzo non sia stata la sua migliore realizzazione.

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