Quello di sabato 5
maggio alla Reggia di Caserta, Sala Romanelli è stato un importante momento di confronto al quale hanno
partecipato tutte le realtà che si prendono cura da anni dell’antica via consolare
Appia e dei luoghi in stretta relazione
con essa.
L’iniziativa – anche in linea con i principi
della Convenzione di Faro che esalta i processi di partecipazione e
sussidiarietà con le comunità e i cittadini – ha come scopo quello di attivare
sinergie tra i luoghi della cultura pubblici e privati, comuni, aree protette,
regioni, associazioni, volontariato, imprese locali. Una rete di alleanze per il rilancio dell’antica Appia da
Roma a Brindisi che vuole rendere la
Regina Viarum oltre che un attrattore culturale anche una direttrice di
sviluppo. Questo lo scopo del workshop organizzato da Legambiente, CoopCulture
e Touring Club Italiano lo scorso 5 maggio nella prestigiosa sede della Reggia
di Caserta.
Di fronte ad una sala gremita sono
intervenuti Sindaci, assessori e funzionari dei comuni che
hanno aderito al protocollo di intesa dell’Appia Day (giunti dalla Regione
Lazio, dalla Campania, dalla Basilicata e dalla Puglia, con la presenza
significativa del Comune di Brindisi), numerose associazioni che si occupano
della valorizzazione della Regina Viarum (molte delle quali fanno parte del
Comitato Promotore Nazionale dell’Appia Day), funzionari della Soprintendenza e
archeologi, dirigenti dei Parchi Naturali e delle Aree Protette, imprenditori e
operatori turistici.
In
rappresentanza dei Castelli Romani sono intervenuti l’assessore Andrea Trinca
del Comune di Marino, Il Presidente del Parco dei Castelli Romani Sandro
Caracci, il Presidente di Archeoclub Aricino Nemorense Maria Cristina Vincenti
mentre Mirko Laurenti, di Legambiente Nazionale, era tra gli organizzatori
dell’evento ed è, come è noto, di Marino. Nel territorio dei Castelli Romani si
conservano tratti di Appia Antica che possono essere recuperati e valorizzati come
quello nel Comune di Marino, di Albano e Ariccia che conservano monumenti eccellenti
dal punto di vista archeologico. Ma i centri castellani conservano anche palazzi
storici, luoghi religiosi e parchi naturalistici che fanno da corredo
all’antica direttrice aperta da Appio Claudio Ceco nel III sec. a.C.
La richiesta univoca di tutte queste realtà è stata
quella di far nascere un tavolo tecnico permanente che si riunisca attraverso il Forum dell’Appia Antica in
autunno. A Caserta è stata proposta la
nascita di una rete multimediale Appia
Net che metterà in contatto le varie città e comunità locali che si snodano
lungo l’antico tracciato che attraversa quattro regioni e farà conoscere al
pubblico il paesaggio, le eccellenze archeologiche, artistiche ed
enogastronomiche per arrivare ad un progetto turistico integrato.
L’incontro del 5 maggio ha lanciato anche l’Appia Day
2018 che si svolgerà a Roma domenica 13
maggio, che prevede circa duecento eventi, con la chiusura al traffico
dell’Appia Antica dalla Cartiera Latina e sino a Capo di Bove con una serie di
iniziative culturali con monumenti aperti, passeggiate, ciclotour, walkabout,
degustazioni, visite guidate, a cura di archeologi, ai monumenti
dislocati lungo l’arteria, che animeranno la Regina Viarum per un intero giorno.
Il Comitato Promotore Nazionale è composto da una ampia rete di associazoni
nazionali e locali ed è l’erede dell’intellettuale e archeologo Antonio Cederna
che aveva in mente un parco archeologico dalla Colonna Traiana ai Castelli
Romani. Il programma di Appia Day è visitabile sul sito dell’Appia Day www.appiaday.it.
Dopo il 13 maggio l’Appia Day sarà replicata nei vari comuni che sono ubicati
lungo tutto il tracciato e sono previste delle domeniche dedicate alla Regina
Viarum anche ai Castelli Romani.
MCV