mercoledì 25 luglio 2012

L’ispezione “non concordata” non sa’ da fare ...

Come ricorderete mercoledì scorso 18 Luglio tre funzionari della Asl Rm-H e quattro tecnici del “Gruppo di Ricerca Sensori” guidati dal Prof. Paolesse (del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Chimiche dell’Università di Tor Vergata) hanno proceduto, con l’ausilio del naso-elettronico, all’avvio delle attività di mappatura della qualità dell’aria nei pressi della discarica di Roncigliano (Cecchina di Albano Laziale). Discarica per rifiuti indifferenziati di proprietà della società appartenente al gruppo del monopolista dei rifiuti della Regione Lazio Manlio Cerroni. Fonti dell’Azienda Sanitaria locale confermano che la Pontina Ambiente srl ha negato l’accesso in discarica ai ricercatori universitari del “Gruppo Sensori” - nonché alla relativa strumentazione tecnica (naso-elettronico) - consentendo l’ingresso ai soli funzionari della Asl Rm-H (in qualità di Polizia Giudiziaria). Il Prof. Paolesse, a tale proposito, ha dichiarato: “Da parte della Pontina ambiente srl è stata espressa la volontà di permettere l’accesso in discarica esclusivamente ai funzionari della Asl Rm-H ma non anche ai ricercatori del Gruppo Sensori del Dipartimento di Scienze e Tecnologie chimiche dell’Università di Tor Vergata. E’ stato vietato l’ingresso, quindi, anche alla relativa strumentazione tecnica, ovvero al naso-elettronico. Spero si sia trattato di un semplice difetto di comunicazione. I responsabili della discarica, sorpresi, hanno sostenuto più volte di non essere stati avvisati dell’ispezione. Spero, sinceramente, che il problema si possa risolvere presto. Non vogliamo “stressare” la situazione. Ritengo sia interesse della stessa società Pontina Ambiente sgombrare il campo da qualsiasi dubbio relativo alla presenza di molestie olfattive o, peggio, di altro. Ripeto: spero questa situazione si risolva presto.” Se la discarica di Albano, di proprietà della società Pontina Ambiente srl del Gruppo Cerroni, è gestita nel rispetto rigoroso sia del Decreto Legislativo n. 36/2003 (attuazione della direttiva U.E. n. 1999/31 in materia di discariche per rifiuti indifferenziati) sia del Decreto Legislativo n. 152/2006 (il così detto Decreto Matteoli, ovvero il Testo Unico in materia ambientale), perché negare l’accesso ai ricercatori del “Gruppo Sensori” di Tor Vergata ed al Naso-Elettronico? Qual’è il timore della Pontina Ambiente srl di Cerroni? C’è forse qualcosa da nascondere? Il Gruppo di Ricerca Sensori, tra l’altro, ha sottoscritto un contratto di collaborazione tecnico-scientifica con la Asl Rm-H. Contratto che conferisce ai ricercatori il diritto/dovere, nonché la piena legittimità, di svolgere tutte le indagini utili all’analisi della qualità dell’aria nei pressi del noto sito di smaltimento rifiuti dei Castelli Romani, con le quali, ci auguriamo, riusciremo a definire, quantitativamente e qualitativamente, le caratteristiche chimiche della molestia olfattiva prodotta dalla discarica. Vi ricordo a proposito, inoltre, che al Tar Lazio è in corso un ricorso amministrativo contro il VII invaso (I° e II° sub-lotto). Otto amministrazioni comunali - su dieci totali del bacino di Roncigliano (ovvero che sversano i propri rifiuti indifferenziati nella discarica di Roncigliano) – tra cui quella di Albano Laziale, si sono costituite ad adiuvandum con il No Inc. Proprio in questo senso, i dati scientifici in corso di elaborazione da parte del Prof. Paolesse e del “Gruppo Sensori”, ci permetteranno di rendere ancora più efficace ed incisiva, in sede giudiziaria ed amministrativa, la vertenza contro il VII invaso e contro l’inceneritore dei Castelli Romani. Dati scientifici che presto, speriamo, si uniranno, come vi ricordo, alla caratterizzazione geologica ed idrogeologica della discarica di Roncigliano in corso di definizione da parte del Comune di Albano Laziale, nonché delle altre nove amministrazioni di bacino. L’impianto di incenerimento dei Castelli Romani, difatti, venne autorizzato dalla premiata compagnia Marrazzo/Di Carlo - con l’AIA B-3694 del 13.08.2009 – sul presupposto dell’assenza totale di inquinamento ambientale pregresso nell’area di Roncigliano. Nel relativo verbale di autorizzazione, la Regione Lazio sosteneva, per bocca del dirigente Dott. Luca Fegatelli, che: “è stato dato incarico ad ARPA LAZIO di effettuare un’approfondita analisi sull’impatto ambientale e, conseguentemente, di verificare la qualità delle acque di falda e dello stato delle emissioni in atmosfera, ivi incluse le emissioni odorigene della preesistente discarica di Albano. Da tale analisi di ARPA LAZIO non sono emersi elementi di criticità.” (Verbale della conferenza dei servizi relativa all’inceneritore di Albano del 20.04.2009). Al contrario nel 2010 e nel 2011 l’Arpa Lazio, come noto, ha riscontrato nelle falde acquifere sottostanti la discarica di Roncigliano un grave inquinamento: Bromuri (otto volte superiori ai limiti di legge), floruri (sei volte i limiti di legge), benzene (tre volte i limiti di legge), ferro (dieci volte i limiti di legge), arsenico (due volte i limiti di legge), manganese (due volte i limiti di legge), tribromometano (sei volte i limiti di legge), dibromoclorometano (otto volte i limiti di legge). Tenuto conto di tutto ciò, crediamo vi siano i termini per chiedere - secondo quanto previsto dal Decreto Legislativo n. 59 del 2005 - la revisione dei termini di Autorizzazione Integrata Ambientale n. B-3694 del 13 agosto 2009 relativa all’inceneritore dei Castelli Romani. No agli inceneritori, no alle discariche, si alla raccolta differenziata porta a porta, alla riduzione, al riciclo ed al riuso dei rifiuti solidi urbani. PS: il 3, 4 e 5 Agosto - presso la bellissima vigna all’ingresso di Villaggio Ardeatino posta proprio davanti il terrapieno del VII invaso - si terrà la terza edizione del Dis-Camping: pranzi e cene con cucina locale. Tutte le sere: dibattiti, proiezioni, mostre e musica. Camping libero. Disponibili servizi igienici.
Daniele Castri
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