Ariccia - Uno zampillo d'acqua da sottosuolo (cerchiato nella foto) crea un ruscello in via Strada Nuova! |
Mentre per le vie dei nostri paesi si formano in continuazione pozze, ruscelli e fiumiciattoli dovuti alle perdite costanti di un acquedotto che sarebbe totalmente da sostituire (l'ultima fuoriuscita in via della Strada Nuova ad Ariccia), in tutto il mondo si celebra la Giornata dell'Acqua istituita dall'ONU.
In quest'occasione voglio fornire alcuni spunti di ECO-riflessione.
1)
Non tutti si rendono conto di quanto sia importante il BENE ACQUA. L'acqua è qualcosa che siamo abituati a dare come scontato: per averla basta aprire un rubinetto. Ma non è stato sempre così; non è così nel maggior parte del nostro pianeta e in futuro la parte di coloro che ancora hanno questa comodità-privilegio potrebbe diminuire (vedi immagine sotto).
2)
E proprio per l'acqua potrebbero accendersi nuovi e sanguinosi conflitti ed è ben probabile che alcune guerre del ventunesimo secolo scoppieranno proprio per l'acqua e per la sua gestione.
3)
Ci sono poi alcuni spunti su cuoi riflettere quando parliamo di acqua e del consumo alimentare: generalmente le persone che ne hanno a disposizione ne bevono uno, due, tre litri al giorno e pensano che li si fermi il loro consumo ma non è così. A nostra insaputa, ne usiamo fino a 4mila litri. Si chiama
acqua virtuale ed è la quantità di acqua usata per produrre ciò che mangiamo: servono 15mila litri d’acqua per produrre un chilo di carne. Il dato può variare a seconda del tipo
di allevamento: rispetto agli impianti al pascolo, quelli intensivi richiedono
il triplo in termini di apporto idrico, a causa dei mangimi concentrati che
richiedono ingenti quantità di acqua per essere prodotti. Quindi, quasi il 90% di acqua consumata dall'uomo è destinata alla produzione
del cibo.
4)
I due grafici sottostanti mostrano, in modo semplificato, come l'acqua venga usata nel nostro paese
5)
In occasione della Giornata mondiale
dell'acqua, l'Istat fornisce un quadro di sintesi delle principali statistiche
sulle risorse idriche del nostro paese. Eccole di seguito.
In Italia, le precipitazioni medie nel
decennio 2001-2010 corrispondono ad un volume di acqua di 245.457 milioni di
metri cubi. Tale valore è in aumento dell'1,8% rispetto alla media del periodo
1971-2000.
Nel 2012 i gestori dei servizi idrici
operanti in Italia sono 3.161: nell'82,8% dei casi si tratta di amministrazioni
comunali, negli altri casi di gestori specializzati.
Nel 2012 il prelievo nazionale di acqua a
uso potabile ammonta a 9,5 miliardi di metri cubi, di cui l'84,8% proviene da
acque sotterranee, il 15,1% da acque superficiali e il restante 0,1% da acque
marine o salmastre.
Migliora il giudizio delle famiglie
sull'erogazione d'acqua nelle loro abitazioni: la quota di famiglie che
lamentano irregolarità nel servizio è diminuita, passando dal 14,7% nel 2002
all'8,6% nel 2014.
A dichiarare di non fidarsi a bere acqua di
rubinetto è ancora una percentuale rilevante di famiglie ma in deciso calo: dal
40,1% del 2002 si è passati al 28% nel 2014. La sfiducia è molto elevata in
Sardegna (53,4%), Calabria (48,5%), Sicilia (46,2%) e Toscana (38,3%).
La spesa media mensile delle famiglie per
l'acquisto di acqua minerale si attesta nel 2013 a 11,42 euro, il 4,5% in meno
del 2012. Si tratta di quasi la metà di quella sostenuta per il servizio di
acqua per l'abitazione.
Ad aumentare notevolmente (+74%) è stata
invece la spesa media mensile effettiva delle famiglie per l'acqua
nell'abitazione principale, da 12,16 euro del 2008 a 21,18 euro del 2013.
La quota di carichi inquinanti civili
trattati negli impianti di depurazione di tipo secondario o avanzato, rispetto
ai carichi inquinanti generati nel territorio, è del 57,6% nel 2012: in leggero
aumento rispetto al 2008 (56,5%).
Nel 2014, la Sicilia risulta essere la
regione con il maggior numero di agglomerati (riferimenti territoriali relativi
ai sistemi di fognatura e trattamento delle acque reflue urbane) sotto
procedura di infrazione della normativa in materia di trattamento dei reflui.
Sono infatti 175, segue la Calabria con 130.