L’8 giugno si terrà un
incontro pubblico promosso dalle associazioni del territorio per combattere la
malattia della dipendenza dal gioco
Quando giocare diventa la cosa più importante,
anche più della famiglia, del lavoro e dei soldi risparmiati, significa che si
è superato il confine tra divertimento e dipendenza, tra
abitudine occasionale e malattia. In Italia il fenomeno della dipendenza
dal gioco coinvolge circa 30 milioni di persone (fino al 70-80% degli adulti) e
tutti coloro che sono coinvolti in questa spirale del gioco d’azzardo vanno
incontro a gravissimi problemi economici e sono quindi a grave rischio di
usura. Il gioco d’azzardo, infatti, rappresenta per le organizzazioni criminali
il 13% del fatturato, circa 23 miliardi di euro.
Di tutto questo si discuterà nel corso dell’incontro
pubblico che si terrà giovedì 8 giugno, con inizio alle ore 17,30, presso la
Sala Convegni del Centro Anziani di Borgo Garibaldi, 12 ad Albano Laziale.
Il convegno, una prima iniziativa propedeutica di
altre che saranno attivate da settembre in poi, è stato promosso dalle seguenti
associazioni: Andos Albano Laziale, Bottega del Mondo
commercio equo&solidale, Caritas Diocesi
di Albano, Chiara per i bambini del
mondo-onlus (associazione di volontariato), CNA Roma Castelli, Scout Sezione di Ariccia del CNGEI,
Coordinamento dei Comitati di Quartiere di Albano Laziale, FARE Castelli, Associazione Giovani per un
Mondo Unito - Castelli Romani , Gruppo Scout Agesci Albano 1, Gruppo Scout Agesci Albano 2, In Medias Res, Libera Castelli Romani - Presidio Natale De Grazia,
UCAL Unione Commercianti Albano Laziale, FNP CISL Pensionati, Uguali Diversamente, Vedere Altrimenti e Vento di
Legalità
L’incontro, che sarà coordinato da Silvia Barbieri,
responsabile del presidio Castelli Romani di Libera, vedrà sul palco degli
oratori la presenza di personalità che hanno affrontato, a vario titolo, la
problematica della ludopatia. Ci sarà, quindi, Daniele Poto, giornalista della
trasmissione televisiva Report e autore del dossier “Azzardopoli”; Maria Chiara
Cefaloni di Slot Mob, il movimento che vuole fermare le multinazionali
dell’azzardo, Gabriele D’Annibale, responsabile “Caritas Diocesana” di
Albano Laziale, lo psicologo Stefano Coletta; Margherita Camarda, responsabile
dei Servizi Sociali del comune di Albano Laziale; Silvia Gallozzi, dirigente
UOC DSM ASL Roma 6. Sono previsti, inoltre, i saluti istituzionali da parte del
sindaco di Albano Laziale, Nicola Marini, e del direttore generale ASL Roma 6,
Narciso Mostarda.
Appuntamento quindi per giovedì 8 giugno per ragionare
tutti insieme su questa emergenza sociale che è oggi il gioco d’azzardo:
una forma di schiavitù per le persone che disintegra le famiglie e le comunità
ed è terreno fertile per gli affari della criminalità organizzata.
Per maggiori informazioni: Silvia Barbieri pres.castelliromani@libera.it - 3477733982