giovedì 10 luglio 2014

Consumo di carne? Con moderazione e attenzione. Per rispettare la nostra salute, l’igiene e anche l’ambiente

Non eccedere con l’uso della carne è importante per almeno tre motivi: salute, ambiente,  igiene, e quindi di nuovo salute.
Dal punto di vista di una sana alimentazione si consiglia di non esagerare con la carne, specie quella rossa, e gli insaccati, perché l’eccesso può far male al cuore e può favorire l’insorgere del cancro. Quindi ridurre grassi e proteine animali è di principio una buna regola e per controbilanciare possiamo mangiare più verdure, in particolare i legumi che sono ricchi di minerali importanti per la salute.
 
Nel 2013 è stato condotto dall’università di Zurigo uno studio che è stato portato avanti su 450.000 persone di età compresa fra i 35 ed i 69 anni, provenienti da 10 diversi stati europei, per ben 8 anni di fila. Del campione originario sono morte 26.000 persone, e di queste persone quelle che mangiavano troppa carne e insaccati sono incorse in una morte prematura, molto spesso per l’insorgere di tumori o malattie cardiocircolatorie.
La ricerca, concentrata sul consumo di carne bovina, suina, equina, ovina, pollame, anatra, coniglio, prosciutti, salami, salsicce e pancetta, i cui  risultati sono stati pubblicati sulla rivista BMC Medicine, ha fornito i seguenti dati: dei 26.000 soggetti morti durante il test, è emerso che chi consumava più di un etto e mezzo di carne lavorata al giorno aveva un rischio di morte maggiore del 44%, rispetto a chi consumava i 20 grammi medi consigliati come dose giornaliera.
Si è rilevato che il maggior numero di decessi è stato legato al cancro, con più di 9.000 morti su 26.000. Le malattie cardiovascolari hanno colpito oltre 5.000 persone, decedute per questo motivo, seguite dalle malattie respiratorie. Il consumo eccessivo di carne farebbe crescere del 72% il rischio di malattie cardiovascolari e dell’11% quello di cancro.

Dal punto di vista ambientale dovrebbero essere sufficienti questi dati: la produzione di un chilogrammo di carne causa emissioni equivalenti a 36,4 kg di anidride carbonica. L'allevamento e il trasporto di animali inoltre richiede, per ogni chilo di carne, la stessa energia necessaria per mantenere accesa una lampadina da 100 watt per quasi tre settimane. E il bestiame è una fonte diretta di metano, 23 volte più dannoso dell'anidride carbonica, prodotto naturalmente dai processi digestivi degli animali da allevamento. (Fonte http://www.repubblica.it/2008/09/sezioni/ambiente/carne-ambiente/carne-ambiente/carne-ambiente.html )

Dal punto di vista igienico e quindi ancora con risvolti sulla salute delle persone si deve fare particolare attenzione a come si maneggia, lava e conserva la carne cruda. Se non si fa attenzione a questi aspetti non solo corriamo il rischio di mangiare un prodotto che ha perso gran parte delle sue qualità ma anche un alimento che potrebbe diventare pericoloso veicolo di infezioni. In particolare vogliamo soffermarci su un aspetto che è stato preso in considerazione in un articolo della rivista Altro Consumo (http://www.tzetze.it/2014/07/lavare_il_pollo_fa_aumentare_il_rischio_di_infezioni/ ) dove si fa notare che togliere il pollo dalla confezione per poi sciacquarlo sotto l’acqua corrente del rubinetto potrebbe favorire, tramite gli schizzi dell’acqua, il diffondersi di batteri particolarmente pericolosi nell’ambiente della cucina stesa, sul lavello o su gli utensili, coltelli, forchette, tagliere canovaccio. Tra questi batteri insidiosi ricordiamo la salmonella. 

Ecco allora 5 regole da seguire suggerite dalla rivista per una reale azione anti-batterica:

1)   In cucina lavati bene le mani, prima e dopo aver toccato il cibo.
2)   Ricorda che il pollo deve essere ben cotto in tutte le sue parti. Prima di mangiarlo verifica che non ci siano parti crude o poco cotte.
3)   L'unico modo efficace di uccidere i microrganismi è cuocere bene la carne in modo che al centro raggiunga una temperatura di almeno 70 °C.
4)   Per scongiurare la cosiddetta "contaminazione incrociata" è buona norma non utilizzare lo stesso tagliere o lo stesso coltello per la carne cruda e per quella cotta. Qualora fosse necessario, lava accuratamente gli utensili utilizzati per la carne cruda prima di utilizzarli per quella cotta.
5)   Quando li riponi in frigo, separa gli alimenti crudi da quelli cotti.


Fabio Ascani

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