Sanità - Dal fumo delle chiacchiere ai fatti concreti:
si convochi un consiglio comunale straordinario aperto ai cittadini
Quella della Sanità ai Castelli Romani è una
situazione a limite con ospedali che rischiano la chiusura e altri che sono
inadeguati. Mentre si aspetta che venga completato l’ospedale dei Castelli
sulla via Nettunense i cittadini vivono in una sorta di limbo, sperando di non
dover avere bisogno di prestazioni sanitarie, sperando di non dover andare al
pronto soccorso, dove si sa quando si entra ma non si sa mai quando e come si
esce.
È per queste ragioni che alcuni consiglieri della
minoranza di Ariccia hanno deciso di passare ai fatti e chiedono
all’amministrazione un consiglio
comunale straordinario aperto ai cittadini per dibattere le problematiche
riguardanti le prestazioni medico-chirurgiche negli ospedali dei Castelli
Romani.
Roberto Di Felice |
Ecco quanto scrive Roberto Di
Felice (Patto Sociale per Ariccia)
Richiesta di
convocazione del consiglio comunale di Ariccia per dibattere le problematiche
connesse alla appresa proposta di riorganizzazione della rete ospedaliera
dell'area dei castelli romani, compresa la destinazione dell'ospedale "L.
Spolverini" di Ariccia, e le richieste che emergano dalla discussione in
adunanza aperta.
La richiesta
di convocazione è stata firmata dai consiglieri comunali Roberto Di Felice, Franz
Cianfanelli, Augusto Di Felice ed Enrico Indiati, presentata oggi 8 ottobre
2014 al protocollo generale del comune di Ariccia e registrata con il numero
25427.
Sotto riporto
il testo della richiesta di convocazione del consiglio comunale di Ariccia.
Al presidente
del consiglio
comunale di
Ariccia
e p.c. Al
sindaco del
Comune di
Ariccia
Al segretario
generale
del Comune di
Ariccia
OGGETTO:
Richiesta di convocazione del
consiglio
comunale di Ariccia.
Considerata
la situazione in cui versa l’offerta di prestazioni medico-chirurgiche nella
A.S.L. ROMA H, in particolare nei distretti geograficamente più vicini al
territorio ariccino, vale a dire il distretto H1 (comprendente, tra diversi
altri, il Comune di Frascati), il distretto H2 (comprendente i Comuni di Albano
Laziale, Ariccia, Genzano di Roma, Castel Gandolfo, Lanuvio e Nemi), il
distretto H3 (comprendente i Comuni di Marino e Ciampino) e il distretto H5
(comprendente i Comuni di Velletri e Lariano);
Appresa da
giornali la proposta di riorganizzazione della rete ospedaliera dell’area dei
Castelli Romani delineata nella conferenza dei sindaci che si è svolta
nell'aula consiliare di Velletri lo scorso mese di luglio;
Tenuto
presente che, stando alle notizie giornalistiche, l’ospedale “L. Spolverini” di
Ariccia andrà incontro alla disattivazione di tutti i servizi che oggi vi
vengono prestati;
in virtù
dell’art. 26, comma 4, dello statuto del Comune di Ariccia e degli articoli 20
e 56 del regolamento per il funzionamento del consiglio comunale di Ariccia, i
sottoscritti Roberto Di Felice, Franz Cianfanelli, Augusto Di Felice ed Enrico
Indiati, membri di tale consiglio comunale,
chiedono
l'entrata dell'Ospedale L. Spolverini. |
che, entro il
termine di cui all'art. 26, comma 4, dello statuto comunale e all'art. 20,
comma 1, del regolamento comunale specificato, venga convocato in seduta
straordinaria e aperta il consiglio comunale di Ariccia per dibattere le
problematiche connesse alla appresa proposta di riorganizzazione della rete
ospedaliera dell’area dei Castelli Romani, compresa la destinazione
dell’ospedale “L. Spolverini” di Ariccia, e le richieste che emergano dalla
discussione in adunanza aperta.
NOTE
ESPLICATIVE: L'art. 26, comma 4, dello statuto del Comune di Ariccia e l'art.
20, comma 1, del regolamento per il funzionamento del consiglio comunale di
Ariccia prevedono che almeno un quinto dei consiglieri comunali possa
richiedere la convocazione del consiglio comunale in seduta straordinaria entro
20 giorni dal ricevimento della richiesta; l'art. 56 dello stesso regolamento
comunale disciplina, quando particolari motivi di ordine sociale e politico lo
facciano ritenere opportuno, lo svolgimento (deciso dal presidente del
consiglio comunale sentiti la conferenza dei capigruppo e il sindaco) delle
adunanze aperte, in cui possono essere invitati e intervenire, con il consenso
del presidente del consiglio comunale, anche rappresentanti degli organismi di
partecipazione popolare e delle associazioni sociali, politiche, sindacali, di
categoria, ambientali ecc. interessate ai temi da discutere.