In occasione della prossima visita del giurista e costituzionalista Ferdinado Imposimato ai Castelli Romani per un incontro organizzato dal Movimento 5 stelle di Genzano, di cui abbiamo parlato QUI, gli attivisti M5S di Albano Laziale hanno scritto una lettera aperta che di seguito pubblichiamo.
Egregio dottor Imposimato,
il M5S di Albano Laziale desidera innanzitutto ringraziarLa per la sua prossima partecipazione all'assemblea pubblica ai Castelli Romani organizzata dal Movimento 5 stelle di Genzano, sui temi della legalità e del rispetto della Costituzione. L'indiscussa stima che nutriamo nei Suoi confronti, come giurista e costituzionalista, ci porta con fiducia a volerLe rappresentare alcune problematiche che molto hanno a che fare con il mancato rispetto della legalità e che incidono in modo significativo sul territorio in cui viviamo e operiamo come cittadini e attivisti di un Movimento politico e di opinione.
I Castelli Romani, area dall'indiscusso patrimonio storico-archeologico nonché naturalistico oltre che zona di diverse produzioni vitivinicole di qualità, sono da molti anni oramai sotto assedio.
I progetti scellerati che incombono sulle nostre città, le forzature amministrative e il rischio elevatissimo di danni ambientali ci stanno sempre più accomunando alle ben più tristi vicende, a tutti note, della Terra dei fuochi, della TAV o ancora dell'ILVA di Taranto.
Albano Laziale: comune ospitante la discarica più vecchia d'Europa (1979) dove la storia dei primi invasi è oramai tristemente nota: i dati epidemiologici elaborati dalle ASL parlano chiaro sull'incremento sempre più significativo di malattie tumorali, tiroidee o cardiovascolari a danno in particolare di donne e bambini che risiedono nelle aree limitrofe la discarica. Insomma un lento e scientifico sterminio di massa che nel 2011 ha avuto una preoccupante e ulteriore accelerazione: la realizzazione del VII invaso (ottava buca), realizzato in barba alle normative vigenti (si vedano le distanze tra l'invaso e la prima abitazione civile: ovvero 179 metri invece dei 1000 previsti dalla legge), destinato inizialmente allo sversamento di 500mila tonnellate di rifiuti indifferenziati dei 10 comuni di bacino e poi riempito alla velocità della luce a suon di decreti ministeriali (Clini, 3 gennaio 2013) con la spazzatura di Roma dopo la chiusura di Malagrotta. Invaso autorizzato peraltro perché funzionale allo scriteriato progetto dell'”ecomostro dei Castelli Romani”, un impianto di incenerimento a firma Manlio Cerroni che l'instancabile azione popolare del Coordinamento NO INC da 6 anni sta tenendo fermo, ma che purtroppo ancora pende sulle nostre teste! Proliferano poi al tempo stesso progetti e progettini di centrali a biogas e biomassa che si andrebbero a disseminare come funghi tra Ariccia, Velletri ed Albano ...
Come se non bastasse, altre emergenze territoriali, oltre a quella dei rifiuti, condizionano fortemente la qualità della vita dei cittadini dei Castelli, come la cementificazione selvaggia che si prospetta in zona limitrofa al santuario dalla Madonna del Divino Amore (proprio a pochi passi dal luogo della potenziale discarica di Falcognana): si tratta di un progetto di circa 80mila metri cubi di cemento a uso residenziale che verranno riversati su aree di assoluto prestigio storico e naturalistico (Parco nazionale dell'Appia antica) che dovrebbe invece, a rigor di logica, essere sottoposto a vincoli archeologici o almeno paesaggistici. Ma siamo in Italia ... e l'unica legge che sembra regnare sovrana è quella delle false emergenze grazie alle quali si può andare in deroga a qualunque norma di tutela. La prospettiva di questa cementificazione selvaggia (dove anche altri comuni come ad esempio Albano Laziale si stanno mettendo nelle condizioni, grazie allo strumento dei patti territoriali, di poter raddoppiare la cubatura e la popolazione residente) sarebbe quella di aggiungere ad una zona già sovrappopolata, con crisi idriche e dissesti idrogeologici conclamati, un ulteriore aggravio della situazione: è solo di pochi giorni fa in occasione delle forti piogge che hanno martoriato la Sardegna che proprio nel comune di Marino si è verificata un'importante frana che per fortuna non ha provocato danni a persone, ma ha bloccato per almeno 24 ore un'importante arteria di scorrimento del traffico, la via dei laghi.
Infine, come già accennato sopra, il gravissimo problema della qualità e della disponibilità dell'acqua. Anche qui il richiamo al rispetto delle leggi e della costituzione è immediato se si pensa che la volontà popolare espressa tramite i referendum sulla pubblicizzazione dell'acqua non è stata minimamente rispettata. Il nostro territorio proviene da circa 10 anni di valori fuori norma dell'acqua per presenza di metalli pesanti e elementi altamente nocivi tra cui l'arsenico, il fluoro, il manganese, e altri, rendendo di fatto un bene essenziale non potabile! 10 anni di silenzi colpevoli da parte delle amministrazioni e autorità competenti, di deroghe su deroghe in barba ai dettami dell'Unione Europea, nessun divieto di utilizzo dell'acqua pubblica per i bambini al di sotto dei 3 anni di età.
Nessuna azione di diffida intrapresa, anzi, l'ACEA, agisce liberamente in regime di monopolio ed evidente conflitto di interessi, essendo fornitrice unica dell'acqua (quando c'è e quando è potabile), socia del magnate dei rifiuti Manlio Cerroni per la realizzazione dell'inceneritore (CO.E.MA = Pontina Ambiente srl di Cerroni, Acea ed Ama) nonché sponsor d'eccellenza dell'Anfiteatro Festival proprio ad Albano Laziale...
Ci perdonerà dunque, dott. Imposimato per aver rubato un po' del suo tempo, ma crediamo che la sua sensibilità e preparazione Le faranno comprendere senza sforzo come i principi costituzionali per la cui difesa ci vogliamo battere, debbano trovare la loro naturale applicazione nella possibilità per tutti di condurre una vita dignitosa, in un ambiente sano e nel rispetto più elementare delle leggi dello Stato. Dignità e rispetto che ai Castelli Romani vengono quotidianamente disattesi.
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Movimento 5 stelle Albano Laziale