Sabato 10 gennaio 2015 alle ore 17,00, presso i locali di "REA SALVATORE", in via Campania, 1 a Cecchina di Albano Laziale ci sarà l'incontro dal titolo "Le mani sulla città: 100 passi da "Cosa Nostra" - Storie ordinarie di criminalità, corruzione e "monnezza"-
Mafia-capitale non è qualcosa che si ferma all'interno del Grande Raccordo Anulare di Roma ma ha certamente toccato con i sui tentacoli tutta la provincia e di sicuro sarà andata anche ben oltre. Il "mondo di mezzo", come ha scritto Federica Nobilio sulla sua pagina Facebook passa anche per Albano Laziale... non a caso abbiamo scelto di ospitare questa iniziativa proprio a Cecchina: patria della discarica, del progetto di mega inceneritore dei Castelli, della colata di cemento di Cecchina2... Il mondo di mezzo è un sistema che riguarda almeno tutta la provincia, non solo Roma, passando dal litorale per arrivare ai Castelli Romani per allungarsi sulle province limitrofe... Quindi più che #mafiacapitale sarebbe il caso di parlare di #mafiaareametropolitana.
E poi sono diversi gli aspetti che si incrociano tra Roma e i Castelli Romani, di seguito annotiamo quelli di cui siamo a conoscenza.
L'ex sindaco di Albano ed ex assessore regionale all'Ambiente Marco Mattei è stato visto al ristorante con Buzzi e Camminati, i protagonisti della squallida vicenda di mafia e corruzione a Roma.
Il consigliere regionale Eugenio Patanè, indagato nella vicenda, era un "assiduo frequentatore" di Ariccia e avrebbe anche dovuto partecipare all'inaugurazione dello spazio (vuoto e chiuso dal giorno dell'inaugrazione stessa), della biblioteca multimediale degli Stalloni, circa un mese fa, ed era caldamente appoggiato per la sua elezione in consiglio regionale dal sindaco di Ariccia che così diceva di lui: “Perché propongo di votare per Eugenio Patane' nella lista del PD per il consiglio regionale :perché ha una buona cultura ambientalista ,perché anche se giovane ha fatto l'esperienza necessaria come consigliere comunale diRoma come presidente del PD romano come braccio destro diMario Di Carlo (l'assessore con maggior cultura di problemi di difesa dell'ambiente che ha avuto il Lazio).Perché non e' il sostituto di nessun consigliere regionale,perché siamo certi che risponderà alle nostre richieste di difesa del territorio e contrasto al degrado ambientale,perché siamo impegnati in politica con Lui da anni e ci siamo sempre confrontati su problemi politici e non sui pacchetti di tessere sui posti di potere clientelare che doveva occupare la corrente,perché pensiamo che a lavorare in consiglio debbano andare donne e uomini che considerano loro punto di riferimento NICOLA ZINGARETTI e non iCapibastone che li fanno eleggere con i loro pacchetti di voti Clientelari”. ( vedi Cianfanelli Patanè... che coppia!)
Inoltre dal profilo Facebook di Roberto Di Felice leggiamo quanto segue.