Venerdì scorso il settimanale l'Espresso pubblicava un servizio molto duro sull'attuale maggioranza alla Regione Lazio dal titolo inequivocabile:
"ZINGARETTI BAD BOYS" .
In seguito alle notizie riportate dalla prestigiosa testata, tra cui un'intercettazione tra l'Assessore all'ambiente e ai Rifiuti Civita, allora assessore della Provincia di Roma, e l'imprenditore dei rifiuti l'avvocato Manlio Cerroni, il gruppo regionale dei 5 Stelle ha presentato un’interrogazione urgente scrivendo tra l'altro che "...in caso di conferma del contenuto delle intercettazioni si dovrebbe procedere a immediata revoca delle deleghe conferite a Civita o dimissioni dello stesso"
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Al Senato della Repubblica, invece doppia interrogazione, al ministro dell'Ambiente e a quello della Salute
INTERROGAZIONE DI 25 SENATORI M5S,
PRIMA FIRMATARIA ELENA FATTORI, CONTRO L'INCENERITORE DI ALBANO LAZIALE
"SITUAZIONE INSOSTENIBILE. ORLANDO E LORENZIN INTERVENGANO:
REVOCARE L'AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE PER INCENERITORE ALBANO, CONTROLLARE DOCUMENTI DELL'ITER AUTORIZZATIVO E BLOCCARE DEFINITIVAMENTE LA COSTRUZIONE DEL FORNO"
Il
caso dell'inceneritore e della discarica di Albano Laziale arrivano
prepotentemente al Senato con una doppia interrogazione sottoscritta
da venticinque parlamentari del Movimento 5 Stelle. Prima firmataria
Elena Fattori.
Il
Movimento 5 Stelle chiede l'intervento del Ministro dell'Ambiente
Orlando e di quello della Salute Lorenzin. Rivolgendosi alla Lorenzin
i parlamentari 5 Stelle chiedono se "sia a conoscenza della
situazione, in particolare della maggiore insorgenza di patologie
nella zona di Albano Laziale e nei comuni limitrofi". "Quali
iniziative intende assumere con urgenza al fine di controllare,
verificare e intervenire in difesa della salute e delle condizioni di
vita degli abitanti della zona" chiedono la Fattori e gli altri
parlamentari a 5 stelle. "Quali iniziative, attivandosi presso
tutte le Amministrazioni competenti, intende assumere il Ministro
della Salute per l'effettuazione di ulteriori controlli in merito
all’insorgenza di patologie collegate alla presenza della discarica
di Albano Laziale?" rimarca la Fattori. "Quali misure sono
state messe in atto e quali si intendono attivare per controllare,
registrare e ridurre l’insorgenza di patologie collegate alla
degradata qualità dell’aria , dell'acqua nella zona di Albano
Laziale e zone limitrofe e per prevenire l’ulteriore maggiore
insorgenza di patologie collegate alla qualità dell’aria associate
alla messa in esercizio dell’inceneritore di Albano?"
incalzano senatrici e senatori del Movimento 5 Stelle. Infine si
interroga il Ministro Lorenzin "se ritiene opportuna la
costruzione dell’inceneritore di Albano in stretta prossimità con
il costruendo nuovo Policlinico dei Castelli Romani e quali misure
intenda adottare, nell'ambito delle proprie competenze, per prevenire
l’esposizione del costruendo Policlinico agli impatti nocivi
collegati alla presenza del vicino inceneritore".
Nell'interrogazione
rivolta al Ministro dell'Ambiente Orlando, si sottolinea invece delle
"condizioni ambientali già pesantemente compromesse" che
peggiorerebbero specialmente la qualità dell'aria. e si richiede
quali iniziative si intenda assumere, anche sollecitando l'operato
delle Amministrazioni competenti, affinché venga ritirata
l’Autorizzazione Integrata Ambientale alla costruzione
dell’inceneritore di Albano, basata su una valutazione di impatto
ambientale, che nei contenuti, a giudizio degli interroganti, è
ormai obsoleta".
Nell'interrogazione
si richiede anche "se non intenda verificare la correttezza
dell'iter approvativo relativo del progetto in questione al fine di
giungere all'interruzione dei lavori di costruzione dell'inceneritore
di Albano Laziale attualmente in corso" continuano Elena Fattori
e gli altri parlamentari. Vengono inoltre richiesti controlli per la
gestione e manutenzione della discarica di Albano Laziale. Un
particolare capitolo dell'interrogazione riguarda poi "le
violazioni alle direttive comunitarie relative agli aspetti
ambientali e di gestione dei rifiuti in particolare per la Regione
Lazio e conseguenti sanzioni". Infine viene richiesto "quali
misure e provvedimenti di carattere strutturale siano stati messi in
atto per assicurare il rispetto della normativa comunitaria in
materia, oggi disattesa, e per garantire ai cittadini un ambiente di
qualità in conformità con gli standard europei e di conseguenza
rimuovere le condizioni che hanno comportato le procedure di
infrazione europea, in particolare quelle associate alla gestione dei
rifiuti, prevenendo altre possibili infrazioni nel prossimo futuro al
fine di evitare che i relativi costi gravino sui cittadini
contribuenti."