domenica 25 novembre 2012

Giornata internazionale contro la violenza sulle donne

Prima di ogni cosa viene il rispetto. Così ci è stato insegnato a casa, a me e ai miei fratelli. Il rispetto è alla base di una sana e giusta convivenza con il nostro prossimo, con l'ambiente che ci circonda, con “l'altra parte del mondo”, le donne.
Oggi, 25 novembre, è la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, una data importante, simbolica: per ogni persona sana è sempre 25 novembre. Il solo fatto che si sia sentito il bisogno, giustamente, di istituire tale data la dice lunga sulla gravità del problema. Secondo la Casa delle donne per non subire violenza di Bologna: in Italia ogni due giorni una donna muore, a colpire è un ex compagno o marito, o un fidanzato. Sono dati allarmanti, inquietanti, che fanno rabbrividire.
Per chi volesse approfondire il tema consigliamo la lettura del libro di Riccardo Icona “SE QUESTI SONO GLI UOMINI”, un libro importante che vuole sensibilizzare le cosciente e “smuovere la macchina sociale”. Come dice l'autore: “Un Paese che non rispetta la donna è molto lontano dall’idea di Paese civile”.
Allora pensiamo a fare in modo che il nostro paese migliori, che si avvicini ad uno stato di civiltà più matura. Si incominci dalle scuole ad insegnare il rispetto, a pretendere seriamente che che non avvengano casi di bullismo nei confronti di alcuno. Lo stato di adoperi per la certezza della pena nei confronti di chi commette violenza contro le donne. Si faccia realmente una legislazione adeguata a garanzia delle pari opportunità.
Come scrive Luigi de Magistris sulla sua pagina Fb: “Il femminicidio è figlio di un atteggiamento discriminatorio e maschilista che vuole gli uomini in possesso dei destini (e dei corpi) delle donne”.
Un atteggiamento non solo arretrato, è folle. INCIVILE.
Si inizi, o si torni, ad insegnare il rispetto.
Parte da Torino, oggi la Giornata Internazionale contro la Violenza sulle donne, la campagna 365NO, «mirata - ha spiegato oggi il sindaco Piero Fassino - a far sì che la battaglia contro questo tragico fenomeno diffuso in tutto il mondo,compreso il nostro ricco occidente, sia una battaglia quotidiana, combattuta sul campo ogni giorno, una battaglia delle donne e degli uomini per la libertà». Vi hanno già aderito a oggi 8 città: Bari, Bologna, Genova, Milano, Napoli, Roma, Palermo, Venezia.
F. A.
ECO 16: chi rispetta l'ambiente pretende rispetto per le donne il rispetto viene prima ed è condizione necessaria per l'amore.

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