martedì 20 novembre 2012

'I.D.I.' E 'SAN CARLO DI NANCY': CITTADINANZA, LAVORATORI E PAZIENTI ALL'OSCURO DI PROSPETTIVE POCO 'LUMINOSE'


di Elena Taglieri

Chissà se il comparto lavoratori e pazienti degli Ospedali 'S. CARLO di NANCY' e 'I.D.I' è a conoscenza delle due Determinazioni Dirigenziali (la n°62 del 06.06.2007 e la n°2665/2008 del 14.04.2008, clicca sul sottolineato per leggere le determine), rilasciate a poca distanza tra loro, nelle quali la Provincia di Roma ha autorizzato la costruzione di due centrali termoelettriche, alimentate ad olio vegetale ed altro combustibile, ciascuna rispettivamente nei suddetti Ospedali, dietro progetto presentato dalla società DELTA PETROLI S.P.A in accordo con la 'Provincia Italiana della Congregazione dei Figli dell'Immacolata', proprietaria dei siti nei quali sono ubicati gli Istituti di cura.
Probabilmente non lo sapranno neppure i residenti dei quartieri nei quali si trovano questi importanti ospedali.
Ma andiamo con ordine.
SAN CARLO DI NANCY: in data 22 gennaio 2007 la società DELTA PETROLI S.P.A (nella persona del Presidente del C.d.A. Umberto Morpurgo) ha presentato alla Provincia si Roma, ai sensi del D.Lgs 387/03, domanda di autorizzazione “per la costruzione ed esercizio dell'impianto di cogenerazione per la produzione di energia elettrica e termica alimentato prevalentemente da fonte rinnovabile (olio vegetale) ed in ausilio da fonte tradizionale denominato 'San Carlo di Nancy', sito nel Comune di Roma in via Aurelia 275 -000165, di potenza complessiva di 2 Mwe (di cui 1, 52 alimentato da fonte rinnovabile (olio vegetale) nonché delle opere connesse e delle infrastrutture indispensabili alla costruzione ed esercizio dell'impianto stesso”.
A riguardo è stata convocata una Conferenza dei Servizi per l'esame del progetto, indirizzata a tutti gli Enti e servizi interessati, nello specifico:
- Agenzia delle Dogane- Ufficio Tecnico delle Finanze di Roma;
- Comune di Roma, Dip. IX;
- Comune di Roma, Dip. XII;
- Provincia di Roma, Tutela dell'aria-Ufficio Emissioni in atmosfera;
- ACEA Distribuzione S.p.A.;
- Rappresentante Legale Ospedale San Carlo di Nancy;
La Conferenza dei Servizi si è quindi tenuta il giorno 07 marzo 2007 presso la Sede Provinciale di Roma in via Tiburtina 691, in occasione della quale, come si evince dal verbale della stessa. “i nulla osta pervenuti ed i pareri espressi si intendono acquisiti al fine del rilascio dell'autorizzazione alla costruzione dell'opera in oggetto”.
Parere favorevole è stato espresso dall'Agenzia delle Dogane - U.T..F. di Roma, dal Comune di Roma- Dipartimento X (Politiche Ambientali ed Agricole U.O. Sviluppo Sostenibile), da ACEA Distribuzione S.P.A. e in ultimo proprio dalla Provincia di Roma- Dip. IV- Servizio 3- Tutela Aria ed Energia.
Successivamente, in data 09.01.2009 con un'ulteriore Determinazione Dirigenziale (n. 12/2009) è stata rilasciata autorizzazione per una variante prevista in corso d'opera.

I.D.I: in data 17 novembre 2007 la società DELTA PETROLI S.P.A (sempre a nome del presidente Morpurgo e sempre ai sensi del D.Lgs 387/03) ha presentato alla Provincia di Roma una richiesta di autorizzazione “per la costruzione ed esercizio di un impianto di cogenerazione per la produzione di energia elettrica e termica alimentato prevalentemente da fonte rinnovabile (olio vegetale) ed in ausilio da fonte tradizionale, denominato 'IDI' presso l'Istituto Dermopatico dell'Immacolata Concezione, sito nel Comune di Roma in via Monti di Creta 104 -000167, di potenza complessiva di 2,4 Mwe (di cui 1, 9 alimentato ad olio e 0,520 a gas metano) nonché delle opere connesse e delle infrastrutture indispensabili alla costruzione ed esercizio dell'impianto stesso.”. Di seguito è stata convocata una Conferenza dei Servizi per l'esame del progetto, indirizzata a tutti gli Enti e Servizi interessati, e cioè:
- Regione Lazio, Dipartimento del territorio Area conservazione Qualità dell'Ambiente;
- Regione Lazio, Dipartimento Istituzionale Direzione Regionale Attività della presidenza Area
Produzione Energia;
- Agenzia delle Dogane – Ufficio Tecnico delle Finanze di Roma;
- Comune di Roma, Dip. X;
- Comune di Roma, Dip. IX;
- Comune di Roma, Dip. XII;
- ACEA Distribuzione S.p.A. ;
- Rappresentante della Ditta DELTA PETROLI S.p.A.;
La Conferenza dei Servizi si è poi svolta il giorno 13 febbraio 2008 presso la Sede Provinciale di Roma in via Tiburtina 691, in occasione della quale, anche in questo caso, dal verbale della stessa “risulta che i nulla osta pervenuti ed i pareri espressi si intendono acquisiti al fine del rilascio dell'autorizzazione alla costruzione dell'opera in oggetto”. Consenso favorevole è stato espresso dalla Agenzia delle Dogane - U.T.F. Di Roma, dai Dipartimenti X e IX del Comune di Roma, da ACEA Distribuzione S.P.A, dal Comando Provinciale VVFF di Roma, e in ultimo dalla medesima Provincia di Roma, con eccezione del Dipartimento XII del Comune di Roma, per il quale tale progetto risultava “non di competenza”.
In entrambe le suddette autorizzazioni risultano ripetute alcune precise dichiarazioni, ad esempio, che tutte le Amministrazioni ed Enti convocati alle Conferenze dei Servizi “non hanno comunicato il proprio motivato dissenso alla costruzione degli elettrodotti in questione”; la società DELTA PETROLI S.p.A. comunica di possedere “un contratto in essere con la Provincia Italiana della Congregazione dei Figli dell'Immacolata, comprovante l'utilizzo delle aree interessate dagli impianti, a titolo gratuito” e si “assume la piena responsabilità per quanto riguarda i diritti dei terzi o gli eventuali danni comunque causati dalla costruzione di opere in questione, sollevando questa Amministrazione da qualsiasi pretesa o molestia da parte di terzi che si ritenessero danneggiati”. Vengono poi citate le prescrizioni della Legge-quadro sulla protezione dalle esposizione ai campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici.
In pratica si prende atto che gli impianti non siano poi così 'innocui' e, nella peggiore delle ipotesi, in caso di contenzioso gli Enti possono rimanere tranquilli, un po' alla 'Ponzio Pilato' (che a suo tempo gli scrupoli se li era comunque fatti). Ma si sa che le patologie da inquinanti non sono fulminee come un raffreddore, ma impiegano anni e nel frattempo le società possono anche cambiare nome, i propri stessi rappresentanti, e pure sottoporsi ad un lifting commerciale e fiscale per poi rinascere dalle ceneri di una precedente ragione sociale che di fatto risulta inesistente a tutti gli effetti (burocratico, legale, etc. etc.).
Quello che poi risulta più allarmante si legge nelle citazioni ribadite in ambedue le Determinazioni Dirigenziali, nelle quali la Provincia di Roma non soltanto afferma che ai sensi del Decreto Legislativo 387/03 “ la presente autorizzazione ha efficacia di dichiarazione di pubblica utilità, urgenza, ed indifferibilità dei lavori “, ma anche che “...con proprio provvedimento potrà protrarre i tempi di validità previsti, su motivata e valida richiesta della Delta Petroli S.p.a, presentata entro i 24 mesi dal rilascio dell'autorizzazione”.
Infine, viene stabilito che l'inizio dei lavori di entrambe le centrali elettriche ” dovrà avvenire entro e non oltre i 24 mesi dal rilascio dell'autorizzazione e terminare nei 36 mesi successivi”. Dunque, a conti fatti, in un arco di cinque anni che sta quasi per scadere. O forse per cominciare.
Tutto questo allora spiegherebbe come mai i lavoratori degli Ospedali 'I.D.I.' e 'San Carlo di Nancy' non percepiscono più lo stipendio da mesi, vivono stremati ed angosciati con lo spettro sempre più vicino e minaccioso del licenziamento da parte di due Strutture Sanitarie di eccellenza nazionale (ed internazionale) che, dietro un imminente presunta dichiarazione di fallimento, sono comunque in procinto di instaurare una partnership economico-affaristica. Queste centrali elettriche che produrrebbero 'luce' in realtà sono ecomostri che simbolicamente fanno calare il buio più nero nelle prospettive di vita dei lavoratori e degli stessi pazienti, in questo modo traditi e offesi nella propria dignità.
E tutto questo con il benestare di un Comune che vieta la circolazione dei mezzi di trasporto al di sotto della fascia 'euro 4' perché inquinano, che indice le domeniche 'ecologiche' tutti a piedi o in bicicletta, che impone i giorni con le targhe alterne, che crede di risolvere il problema del traffico con il rispetto della Ztl e quello dello smog con i cosiddetti ' orti urbani'. E così pure con il benestare di una Provincia che si preoccupa molto del 'bollino blu' delle autovetture o della revisione annuale obbligatoria delle caldaie domestiche.
Istituzioni, queste, che invece poi permettono a quartieri densamente popolati come quelli nei quali si trovano l'IDI' ed il 'San Carlo di Nancy' (con abbondanza di scuole, abitazioni, case di cura, luoghi di culto, negozi, uffici, studi) di essere silenziosamente e costantemente invasi da emissioni tossiche e cancerogene derivanti dalla combustione di olio vegetale e metano.Violentando oltretutto, come in questo caso, la struttura stessa dei due ospedali che perdono la loro funzione principale di essere luogo di cura e salute per divenire possibile fonte di malattia e morte ad orologeria.
Già, poiché vengono spacciate per fonti rinnovabili quelle materie ritenute già prima e anche dopo come rifiuti 'speciali', avvalendosi della grande truffa dei CIP6 e cosiddetti 'certificati verdi'.
E con estrema disinvoltura, in una sfrenata corsa contro il tempo, sono stati autorizzati di recente nel territorio del Comune di Roma e non solo altri bruciatori di olio e metano, di olio e gasolio, di biogas, di biomasse. Ma questa è un'altra storia.
(elena.taglieri@gmail.com)

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