I docenti del liceo J.
Joyce di Ariccia organizzano per venerdì 16 novembre 2012 (dalle ore
19,00 in poi) un’apertura straordinaria della scuola per
accogliere genitori, studenti, rappresentanze politiche e semplici
cittadine e cittadini e discutere in merito alle scelte politiche che
stanno interessando la scuola pubblica italiana negli ultimi anni.
In particolare il
collegio docenti del liceo:
• esprime grave
preoccupazione, profonda amarezza, indignazione e il più forte
dissenso nei confronti di una politica governativa soltanto punitiva
verso la scuola pubblica, caratterizzata da tagli, ormai da anni
continui e ininterrotti, di risorse, di personale, di materie; tali
tagli sono attuati in forme non trasparenti, come appunto il DDL
(legge di stabilità) che arriva persino ad una svolta autoritaria
imponendo per legge l’obbligo di lavoro a 24 ore frontali con
conseguente cancellazione del CCNL vigente;
• esprime, inoltre,
profondo disagio per come tutto è condotto, cioè mediante una
martellante campagna di svalutazione dei lavoratori della scuola,
peraltro non nuova, orchestrata anche attraverso un atto
manipolatorio dei media e utilizzando continui confronti con l’Europa
che forniscono un quadro falsato della realtà del personale
scolastico.
Il Collegio Docenti del
Liceo James Joyce afferma la sua netta e decisa contrarietà ai
seguenti provvedimenti all’ordine del giorno dell’agenda
politica:
• il Disegno di
stabilità che aumenta l’orario di lavoro settimanale da 18 a 24,
con 6 ore in più non retribuite in cambio della possibilità di
usufruire di 15 giorni in più di ferie da maturare nel periodo
estivo(?): un vero e proprio atto incostituzionale in violazione
degli artt. 28 e 29 del CCNL 2006/09, un provvedimento che avrà
forti incidenze negative sulla didattica e l’apprendimento e che
chiuderà, al pari del concorso a cattedre appena bandito dal
Ministero, la porta all’insegnamento a circa 30.000 precari
inseriti nelle graduatorie;
• il D.D.L 953 ex Aprea
ossia il progetto di riforma degli organi collegiali che respinge gli
spazi di democrazia, aprendo di fatto la strada all’autonomia
statutaria di ogni singola scuola, con la conseguente messa in
discussione di un sistema nazionale pubblico dell’istruzione e la
pericolosa accelerazione sul ruolo dei soggetti privati che avranno
la possibilità di entrare a far parte degli organi collegiali e, in
ragione del loro finanziamento esterno, influenzare pesantemente il
piano dell’Offerta Formativa;
• l’art. 13 del D.L.
95 del 06/07/2012, che prevede il declassamento dei docenti inidonei;
provvedimento altrettanto grave per gli stessi motivi enunciati
sopra. Non è giusto far pagare la crisi alle categorie più deboli.
Inoltre dopo la rottura
del tavolo tra Miur e Organizzazioni Sindacali lo scorso 11 ottobre
sul pagamento degli scatti di anzianità per l’anno scolastico
2011/2012, il Collegio dei Docenti del Liceo James Joyce chiede con
forza che il Ministero stanzi subito tutte le risorse utili alla
copertura degli scatti, senza ulteriori decurtazioni dal bilancio
della scuola pubblica, soprattutto in considerazione del fatto che
sono stati più di 200 milioni di euro per il comparto della scuola
privata.
Il Collegio dei docenti
attua le seguenti azioni di protesta con la sospensione delle
attività non previste nel CCNL fino al ritiro dell’art. 3 comma 42
del DDL: 1. funzioni strumentali; 2. funzione di
coordinatore e segretario; 3. referenti di
dipartimento; 4. sportelli didattici
per il recupero; 5. corsi di recupero; 6. ore eccedenti; 7. stage e scambi; 8. i progetti; 9.viaggi e visite di
istruzione; 10.GLH operativi; 11.ricevimento genitori.
Inoltre il Collegio ha
votato per la didattica essenziale nelle classi e assemblea
permanente.
ECO 16... presto il prossimo numero
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