Direttore,
Il cimitero di Ariccia |
le invio queste poche righe per metterla a conoscenza di uno spiacevole episodio avvenuto ad Ariccia, che con l’ uso del semplice buon senso poteva essere evitato. Una famiglia ariccina ha visto venir meno il suo capofamiglia all’incirca sei mesi fa, una persona in pieno delle forze vittima di “complicazioni” a seguito di un ricovero ospedaliero. I famigliari hanno avviato l’iter per la sepoltura con l’acquisto del loculo presso il cimitero di Ariccia, tutto si è svolto regolarmente fin quando circa un mese fa questa famiglia si è vista negare il permesso di porre la lapide.
La contestazione è stata: “non è conforme al regolamento comunale”, in particolar modo venivano contestati il materiale e addirittura la dimensione della foto del defunto. Premesso che se esiste un regolamento va rispettato, mi domando: perché al momento dell’acquisto del loculo non è stata fornita nessuna indicazione in merito?
Da quello che sono riuscito a sapere il regolamento è in vigore dal 2003 ma facendo un giro per il cimitero ci si rende conto che le lapidi, anche quelle più recenti, non sembrano rispettare le direttive del regolamento. Quindi la contestazione fatta da chi gestisce il cimitero è in controsenso con quello che è avvenuto fino ad ora. Ad aggravare ulteriormente la faccenda è la difficoltà che questa famiglia ha incontrato e sta incontrando nell’avere un chiarimento dal comune: orari di accesso al pubblico proibitivi per chi lavora e rimbalzi di responsabilità.
La saluto e nel ringraziarla per lo spazio che vorrà concedermi sul suo blog spero che all’uscita dell’articolo tutta la faccenda sia risolta senza che la famiglia abbia provveduto all’acquisto di una nuova lapide “conforme”.
Chiudo scusandomi se sono stato un po’ “crudo” nel trattare un argomento così delicato ma ho cercato di essere il più sintetico e esaustivo possibile, per far capire che il “BUON SENSO” viene prima dei regolamenti.
Grazie mille
Daniele Silvi
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