giovedì 2 maggio 2013

ACEA CHE COMBINI?


Cittadini e sindaci preoccupati per la gestione idrica ai Castelli. Famiglie distaccate a Lariano.
Durante la conferenza dei sindaci e dei presidenti dell’Ato2 svoltasi a Roma qualche giorno fa, il sindaco di Genzano, Flavio Gabbarini, rappresentate del distretto Castelli Romani ha messo i puntini sulle i relativamente alla gestione dell’oro blu ai Castelli. Queste le richieste del sindaco:
Un interlocutore chiaro che rappresenti i Castelli romani alla luce della nascita della Città metropolitana, ammodernamento reti dei comuni dei Castelli per diminuire le dispersioni ed aumentare il flusso idrico ed evitare la turnazione nella fornitura che è lo spettro per tutti i cittadini all’approssimarsi dell’estate. Soluzione del problema degli scarichi a suolo e del funzionamento corretto dei depuratori.
Dopo aver discusso con gli altri amministratori, abbiamo preparato un documento per avanzare delle richieste al gestore – ha commentato il sindaco di Genzano –. Quella con l’Acea è una battaglia che possiamo combattere se condividiamo il metodo e le strategie: siamo tutti d’accordo che l’Ato2 deve investire di più sul territorio e deve darci delle risposte. Noi ogni giorno riceviamo decine di proteste legittime da parte dei cittadini e queste richieste non devono e non possono rimanere inascoltate”.

Acea distacca la fornitura ad una famiglia con 3 figli minori a Lariano
A proposito di fornitura, è eclatante il caso di una famiglia con 3 figli minori (della quale per privacy omettiamo il nome) alla quale è stata distaccata la fornitura idrica a da parte di Acea senza preavviso.
Come è noto nel passaggio dalla gestione comunale (non esattamente un modello di efficienza) a quello di Acea ato 2 a Lariano, come in molti comuni castellani, ci sono stati notevoli problemi. Nel caso in questione, dopo anni di bollette irrisorie è arrivato un conguaglio di più di duemila euro ed immaginate quanto possa pesare un importo del genere, seppur dilazionato, sui magri bilanci di una famiglia numerosa. Le bollette successive a causa di problemi di recapito non sono state tutte consegnate, ivi compreso il mai pervenuto avviso di distacco, ma l’utente ha sempre cercato di pagare pur con difficoltà la fornitura. E così, proprio alla vigilia di Pasqua Acea ha deciso di sigillare i contatori alla ignara famiglia, provate ad immaginare lo sconcerto ed i problemi che si possono avere a gestire dei bambini in tenera età senza avere l’acqua in casa.
E’ sconcertante pensare che un’azienda a capitale pubblico possa rapportarsi così nei confronti di cittadini in difficoltà. Riteniamo improbabile che simili operazioni vengano effettuate in altri contesti (vedi alla voce campi nomadi) dove di sicuro la fornitura non viene pagata. E’ fondamentale che i Castelli contino di più al tavolo delle decisioni come ha giustamente evidenziato Gabbarini.
L’impressione è che i cittadini dei nostri paesi siano meno considerati di quelli del Comune di Roma, il Campidoglio è infatti il principale azionista della multiutility. E non è forse un caso che Acea progetti i suoi inceneritori al di fuori del pur vasto territorio capitolino.
Giuseppe Gambacorta

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