DAL MOVIMENTO 5 STELLE DI ALBANO LAZIALE RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO
Il
Tar del Lazio,
non
ha concesso
la sospensiva del CRONOPROGRAMMA relativo all'Inceneritore dei
Castelli Romani.
Il cantiere per la costruzione dell'impianto,
previsto al km 24.600 della Via Ardeatina, sede di discarica, comune
di Albano laziale, sulla base delle disposizioni del 29 gennaio
scorso (determina n.
B-00266)
dell'Area Rifiuti della Regione Lazio, può partire in qualsiasi
momento!
Salute, cittadini, territorio da una parte, potere,
superbia, ipocrisia, dall’altra. I castelli Romani, non cederanno a
tali soprusi, Il
coordinamento NOINC,
Movimenti, Associazioni, Cittadini, non arretreranno di un passo. Lo
stato di preallerta delle popolazioni locali è da codice rosso.
E’
quindi giunto il momento che, i Consiglieri
regionali e Deputati del Parlamento Italiano del Movimento 5 stelle,
facciano più di quanto sia loro possibile, per salvaguardare la
salute e le vite dei cittadini: ai Castelli
Romani 250.000 abitanti
sono minacciati dal Cancrovalorizzatore più grande d’Europa, di
proprietà del monopolista dei rifiuti Manlio
Cerroni,
sottoscritto nel 2007 dai sindaci di bacino allora in carica, voluto
dall ex-governatore regione Lazio Piero
Marrazzo,
che ha adottato un provvedimento di autorizzazione di apertura del
cantiere dichiarato illegittimo dalla giustizia amministrativa, un
impianto che consumerebbe 24.000
mc l’ora d’acqua potabile,
365 giorni su 365, in un territorio già fortemente compromesso per
quel che riguarda le acque, vedi ultimi
dati
Arpa Lazio su arsenico e metalli pesanti.
Ai
Cittadini
5 stelle attivi
nella Camera
dei Deputati e nel Senato della Repubblica,
tra cui Federica
Daga, Stefano Vignaroli, Massimo Enrico Baroni, Carla Ruocco, Adriano
Zaccagnini,
dato anche l’incontro avuto proprio ieri dinanzi al TAR Lazio con
Alessandro
Di Battista,
chiediamo di firmare ed inoltrare, immediatamente, l’accesso agli
atti per richiedere l’annosa convenzione
preliminare
Co.E.Ma./GSE
del giugno del 2009: ovvero l’atto che pretenderebbe di scaricare
sull’erario pubblico il costo della realizzazione dell’Inceneritore
dei Castelli Romani, attraverso una forma di contribuzione statale
denominata CIP-6/92,
costituita dal 7% della bolletta elettrica, per un importo totale
pari a circa 400
milioni di euro.
Unica certezza, per ora, è che la contribuzione CIP 6/92, per gli
impianti di incenerimento come quello di Albano, è “scaduta” il
31 dicembre 2008, ad eccezione di quelli già in fase di
cantierizzazione. E, come è ormai noto, il presunto avvio del
cantiere Co.E.Ma.
del 29 dicembre 2008, si fonda su un’ordinanza di Marrazzo (n.
Z-0003 del 22 ottobre 2008) bocciata sia dal Tar del Lazio sia dal
Consiglio di Stato (Sentenza del Tar del Lazio n. 36740/2010;
Sentenza del Consiglio di Stato n. 1640/2012). Tramite i referenti
legali e i tecnici del Coordinamento NOINC,
i deputati provvederanno anche ad un’interrogazione
parlamentare
in merito all’Inceneritore dei Castelli Romani e relativa
discarica. Un colloquio con i membri 5 stelle della Commissione
Ambiente verrà programmato la prossima settimana. Altrettanto
avverrà alla regione Lazio: durante il Sit-in di ieri, 28 Marzo, al
Tar, insieme a Gaia
Pernarella, Silvana Denicolò e Valentina Corrado
si è fissato un incontro per mercoledi mattina prossimo affinché la
stessa richiesta di accesso agli atti al Gse, in merito alla
convenzione sopra descritta, venga firmata da tutti i consiglieri
regionali 5 stelle in carica tra cui Davide
Barillari, Gianluca Perilli, Devid Porrello.
La
raccolta differenziata porta a porta su tutto il territorio dei
Castelli Romani è l’unica via d’uscita, trattamento aerobico
dell’organico, riuso e riutilizzo dei materiali, echeggerà anche
sabato 6 Aprile, durante l’ennesimo corteo organizzato
dal Coordinamento NOINC:
ore 15:00 Piazza Mazzini, Albano laziale, tutta la cittadinanza è
invitata a partecipare, numerosa e partecipe ora come non mai.
Ogni
minuto che passa è un minuto perso. Il cantiere non è partito e non
partirà. Ad Albano, e ai Castelli Romani non si arretra di un
centimetro
Ad
Albano vinceranno i cittadini.
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