venerdì 29 marzo 2013

CODICE ROSSO: INCENERITORE DI ALBANO, ELETTI 5 STELLE, ORA TOCCA A VOI!


DAL MOVIMENTO 5 STELLE DI ALBANO LAZIALE RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO
Il Tar del Lazio, non ha concesso la sospensiva del CRONOPROGRAMMA relativo all'Inceneritore dei Castelli Romani.
Il cantiere per la costruzione dell'impianto, previsto al km 24.600 della Via Ardeatina, sede di discarica, comune di Albano laziale, sulla base delle disposizioni del 29 gennaio scorso (determina n. B-00266) dell'Area Rifiuti della Regione Lazio, può partire in qualsiasi momento!
Salute, cittadini, territorio da una parte, potere, superbia, ipocrisia, dall’altra. I castelli Romani, non cederanno a tali soprusi, Il coordinamento NOINC, Movimenti, Associazioni, Cittadini, non arretreranno di un passo. Lo stato di preallerta delle popolazioni locali è da codice rosso.
E’ quindi giunto il momento che, i Consiglieri regionali e Deputati del Parlamento Italiano del Movimento 5 stelle, facciano più di quanto sia loro possibile, per salvaguardare la salute e le vite dei cittadini: ai Castelli Romani 250.000 abitanti sono minacciati dal Cancrovalorizzatore più grande d’Europa, di proprietà del monopolista dei rifiuti Manlio Cerroni, sottoscritto nel 2007 dai sindaci di bacino allora in carica, voluto dall ex-governatore regione Lazio Piero Marrazzo, che ha adottato un provvedimento di autorizzazione di apertura del cantiere dichiarato illegittimo dalla giustizia amministrativa, un impianto che consumerebbe 24.000 mc l’ora d’acqua potabile, 365 giorni su 365, in un territorio già fortemente compromesso per quel che riguarda le acque, vedi ultimi dati Arpa Lazio su arsenico e metalli pesanti.
Ai Cittadini 5 stelle attivi nella Camera dei Deputati e nel Senato della Repubblica, tra cui Federica Daga, Stefano Vignaroli, Massimo Enrico Baroni, Carla Ruocco, Adriano Zaccagnini, dato anche l’incontro avuto proprio ieri dinanzi al TAR Lazio con Alessandro Di Battista, chiediamo di firmare ed inoltrare, immediatamente, l’accesso agli atti per richiedere l’annosa convenzione preliminare Co.E.Ma./GSE del giugno del 2009: ovvero l’atto che pretenderebbe di scaricare sull’erario pubblico il costo della realizzazione dell’Inceneritore dei Castelli Romani, attraverso una forma di contribuzione statale denominata CIP-6/92, costituita dal 7% della bolletta elettrica, per un importo totale pari a circa 400 milioni di euro. Unica certezza, per ora, è che la contribuzione CIP 6/92, per gli impianti di incenerimento come quello di Albano, è “scaduta” il 31 dicembre 2008, ad eccezione di quelli già in fase di cantierizzazione. E, come è ormai noto, il presunto avvio del cantiere Co.E.Ma. del 29 dicembre 2008, si fonda su un’ordinanza di Marrazzo (n. Z-0003 del 22 ottobre 2008) bocciata sia dal Tar del Lazio sia dal Consiglio di Stato (Sentenza del Tar del Lazio n. 36740/2010; Sentenza del Consiglio di Stato n. 1640/2012). Tramite i referenti legali e i tecnici del Coordinamento NOINC, i deputati provvederanno anche ad un’interrogazione parlamentare in merito all’Inceneritore dei Castelli Romani e relativa discarica. Un colloquio con i membri 5 stelle della Commissione Ambiente verrà programmato la prossima settimana. Altrettanto avverrà alla regione Lazio: durante il Sit-in di ieri, 28 Marzo, al Tar, insieme a Gaia Pernarella, Silvana Denicolò e Valentina Corrado si è fissato un incontro per mercoledi mattina prossimo affinché la stessa richiesta di accesso agli atti al Gse, in merito alla convenzione sopra descritta, venga firmata da tutti i consiglieri regionali 5 stelle in carica tra cui Davide Barillari, Gianluca Perilli, Devid Porrello.
La raccolta differenziata porta a porta su tutto il territorio dei Castelli Romani è l’unica via d’uscita, trattamento aerobico dell’organico, riuso e riutilizzo dei materiali, echeggerà anche sabato 6 Aprile, durante l’ennesimo corteo organizzato dal Coordinamento NOINC: ore 15:00 Piazza Mazzini, Albano laziale, tutta la cittadinanza è invitata a partecipare, numerosa e partecipe ora come non mai.
Ogni minuto che passa è un minuto perso. Il cantiere non è partito e non partirà. Ad Albano, e ai Castelli Romani non si arretra di un centimetro
Ad Albano vinceranno i cittadini.
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