lunedì 8 ottobre 2012

PERCHÉ È NECESSARIA LA RACCOLTA DIFFERENZIATA PORTA A PORTA? UN GESTO DI CIVILTÀ, DI RESPONSABILITÀ … E DI LOTTA!


La Raccolta Differenziata porta a porta costituisce un sistema di raccolta dei Rifiuti Solidi Urbani (RSU). Ancor più efficace se associata alle tecniche della Riduzione, del Riciclo e del Riuso. Modello di gestione del ciclo dei rifiuti alternativo all’attuale, e prevalente, di Raccolta Indifferenziata della “spazzatura”. Ma perché è così importante, ai Castelli Romani (ma non solo!), la Raccolta Differenziata porta a porta?
Prima di tutto perché la Raccolta Differenziata porta a porta oltre ad essere un gesto irrinunciabile di civiltà e responsabilità, permette di prevenire gli effetti nocivi indotti sulla salute umana e sull’ambiente derivanti dalla modalità (in-civile) di Raccolta Indifferenziata dei rifiuti, dalle discariche, dagli inceneritori e dalle centrali a Bio-massa/gas.
Ma la Raccolta Differenziata porta a porta costituisce ai Castelli Romani anche una parte sostanziale della lotta civile in corso da cinque anni contro l’inceneritore di Albano e contro il VII invaso. Difatti la “spazzatura” indifferenziata prodotta dai dieci comuni del bacino, prima di essere interrata o bruciata nell’inceneritore di Colleferro, viene sottoposta ad un pre-trattamento nell’impianto industriale di TMB presente nella discarica di Roncigliano. Ma cos’è il TMB? E’ un Trattamento industriale (Meccanico-Biologico) utilizzato per la separazione della spazzatura indifferenziata. Una tecnica di suddivisione approssimativa dei rifiuti urbani indifferenziati in successive “frazioni merceologiche”. E’ considerato un sistema obsoleto ed inefficace perché effettuato “a valle” della Raccolta Indifferenziata, ossia dopo che i rifiuti son entrati a contatto l’uno con l’altro. Appositi macchinari separano la “frazione umida” (spesso denominata organico o umido) dalla “frazione secca” (carta, plastica, cartone, legno, vetro, alluminio, ferro, inerti, etc.). Nell’impianto di TMB, subito dopo la “suddivisione merceologica”, una parte della “frazione secca” (ovvero carta, plastica, legno e derivati!) viene utilizzata per assemblare il Combustibile Derivato dai Rifiuti: il CDR. Ovvero il combustibile degli inceneritori: chiamato anche, impropriamente, Eco-balla. Il “propellente” senza il quale gli impianti di “cancro-valorizzazione” non potrebbero funzionare. Combustibile (CDR) costituito da materie prime riciclabili al 100%, a ciclo continuo e con processi industriali a freddo. Il resto delle frazioni merceologiche, dopo una veloce stabilizzazione, vengono interrate o inviate agli impianti di Bio-gas/massa.
La Raccolta Differenziata porta a porta costituisce, quindi, non solo un piccolo-grande gesto di civiltà e responsabilità ma, anche, un piccolo-grande gesto, tanto efficace quanto pacifico, di lotta quotidiana contro il mega-forno brucia rifiuti dei Castelli Romani e contro l’inarrestabile espansione degli invasi di Roncigliano. Unica vera alternativa a discariche e inceneritori. Ora, inoltre, alla luce dela “sentenza politica” del Consiglio di Stato – che il Ministro Clini conosceva tanto presto e tanto bene - in attesa dell’esito dei ricorsi pendenti alla UE e delle indagini in corso presso la Procura di Roma, col rischio concreto che il cantiere per la costruzione dell’inceneritore parta in qualsiasi momento, la Raccolta Differenziata porta a porta costituisce, per i Castelli Romani, una vera e propria urgenza amministrativa, non più procrastinabile, nonché una vera e propria emergenza igienico-sanitaria. Urgenza ed emergenza che riguarda, in egual misura, tutti e dieci i Comuni del Bacino: Albano Laziale, Rocca di Papa, Marino, Castel Gandolfo, Ardea, Pomezia, Lanuvio, Nemi e Genzano. (Con l’eccezione positiva di Ariccia.)
Nel famigerato decreto di pubblica utilità (n. 147 del 28 Dicembre 2007) col quale l’allora Presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo approvò l’inceneritore di Albano, c’è scritto chiaramente che l’inceneritore dei Castelli Romani servirebbe a bruciare proprio il CDR estratto dagli impianti di TMB presenti ad Albano e Roma (“l’impianto oggetto del presente provvedimento consente di completare il ciclo integrato di gestione dei rifiuti urbani prodotti nell’ambito territoriale corrispondente ai Comuni di Roma, Fiumicino e Ciampino, mediante il recupero energetico del CDR prodotto dagli impianti TMB di Albano Laziale e TMB di Roma (Rocca Cencia e Salaria)”. Ovvero a bruciare tutta la carta, tutta la plastica e tutto il legno (e derivati) che transitano nelle discariche per rifiuti indifferenziati (ed annessi impianti di TMB) di Albano (bacino di Roncigliano), di Roma/Salaria e Roma/Rocca Cencia.
La Raccolta Differenziata porta a porta ci permette, viceversa, di sottrarre, con le nostre stesse mani, il combustibile dalla pancia dell’inceneritore.
Ci permette, inoltre, di avviare una virtuosa filiera del riciclo basata sulle materie prime/seconde con la creazione d’un conseguente indotto lavorativo per piccole e medie imprese dei Castelli Romani. Tutela della salute, tutela dell’ambiente e creazione di nuovi posti di lavoro. Esattamente come avviene in tante altre realtà virtuose in Italia e nel mondo.
Contribuiamo attivamente e pretendiamo la Raccolta Differenziata con modalità porta a porta!

PS: il No Inc ha in programma per Sabato 20 Ottobre - ore 15,00 - Piazza Mazzini, Albano, un Corteo cittadino contro l’inceneritore, contro il VII invaso ed a favore della raccolta differenziata porta a porta associata a riduzione, riciclo e riuso. Non mancate!
Daniele Castri

ECO 16 parteciperà al Corteo. Dobbiamo essere in tanti!

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