Decenni
di amministrazioni poco trasparenti hanno portato Ariccia nello stato di
degrado che oggi è visibile a tutti. Chiunque abbia occhi per vedere e onestà
intellettuale non può negare che la città sia in condizioni indecorose,
stuprata da anni di cattiva gestione che ci hanno portato allo stato attuale.
Ma
come ha fatto a sopravvivere così tanto una gestione politica di questo tipo?
Semplice, mistificando la realtà con un uso spregiudicato dei mezzi di
comunicazione e diffamando l’avversario politico nei modi più ignobili, accusandolo
di qualsiasi nefandezza, purché facesse notizia.
Fortunatamente
i tempi sono cambiati e ingannare i cittadini è sempre più difficile. L’accesso
alle fonti di informazione è sempre più semplice e la possibilità di poter verificare
i fatti è alla portata di chiunque.
Dati gonfiati sulla raccolta
differenziata
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triste manifesto dell'amministrazione Cianfanelli sbugiardato dai dati ISPRA |
Per
anni hanno detto che la raccolta differenziata ad Ariccia superava il 70% e lo scrivono
ancora oggi sui social-network. Purtroppo dati ufficiali mostrano che la realtà
è un’altra. L’ISPRA, l’Istituto Superiore per la Ricerca e l’Ambiente, istituto
governativo e imparziale, ha pubblicato qualche tempo fa dati che smentiscono
clamorosamente quelli urlati e propagandati dalle passate amministrazioni. Ariccia
fino al 2014 compreso, ovvero fino a meno di due anni fa (anno dove si fermano
le statistiche dell’ISPRA), non è mai andata oltre il 56,09% della raccolta
differenziata. Guardate nella foto del manifesto cosa propagandava l’amministrazione
Cianfanelli (vedi immagine e allegato
https://issuu.com/eco16/docs/ispra___catasto_rifiuti_ariccia_201/1).
Il cemento sopra i boschi le strade sui
campi coltivati

E
nel frattempo veniamo a scoprire che ad Ariccia il consumo di suolo è oltre il
22% dove la media nazionale è sotto il 7%. Hanno consumato, in proporzione, più
che a Roma o in altre città dei Castelli Romani come Genzano o Nemi. (Fonte
ISPRA).
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facilmente rispedite al mittente le bugie firmate Bellini Cianfanelli PD |
E
sapete alla fine cosa dicono sempre: “ma noi abbiamo acquistato Colle Pardo, lo
abbiamo salvato”! Cosa?! Colle Pardo è sempre stato protetto da una miriade
di vincoli paesaggistici, archeologici e perfino militari. E allora, da cosa
mai sarebbe stato salvato?
Ed
oggi ancora lanciano accuse infondate, grossolane bugie, usano un linguaggio
volgare, appicciano nomignoli (provano a fare i “bulli”) e lo fanno subdolamente da pagine
falsamente istituzionali come quelle del Nuovo Ospedale dei Castelli, che in
realtà controllano loro stessi direttamente. Sfruttano un tema delicato come la
salute per fare bieca propaganda elettorale. Vergogna! E sono stati "tanati" anche dalla candidata a sindaco Sallustio... meglio tardi che mai!
Sono
finiti i tempi dei cittadini creduloni. Il fango che Cianfanelli e company
tentano di gettare sui loro avversari politici gli si riversa contro e, a poco
a poco, li sta sommergendo.