sabato 14 maggio 2016

Ariccia- Intervista al candidato – Enrico Indiati, Patto Sociale, parla di ciò che vogliono i cittadini e spiega alcuni fatti spinosi accaduti nei giorni scorsi


Enrico Indiati
Enrico Indiati è uno dei 111 candidati a sostegno di Roberto Di Felice Sindaco. Già consigliere nelle passate legislature ha una notevole esperienza amministrativa e alle passate elezioni è stato il più votato con ben 455 preferenze.
Rivolgiamo a lui qualche domanda sulla campagna elettorale in atto.

Indiati, quando incontra i cittadini di Ariccia quali sono le loro domande e le loro richieste più frequenti.

Molti cittadini sono sensibili ai problemi che la vecchia amministrazione non è stata capace di affrontare, in primis, quelli quotidiani che riguardano la manutenzione delle strade, il taglio del verde, la sostituzione delle lampadine, la bolletta dell’immondizia che invece di abbassarsi aumenta sempre, la mancanza di un ufficio ACEA come prevedeva la convenzione stipulata al momento dell’ingresso, insomma quella politica considerata di serie B e che invece noi riteniamo importantissima tanto da inserirla nel nostro programma elettorale con una rilevanza primaria. Altra problematica, il lavoro, le cooperative che hanno operato in questi ultimi anni, tipo la Millepiedi, non hanno dato risposte concrete alle esigenze lavorative anzi sono state utilizzate soprattutto per fare, all’occasione, campagna elettorale, infatti la responsabile è candidata nelle liste del centrosinistra. Per ovviare a questo meccanismo abbiamo inserito nel nostro programma elettorale la costituzione di una multiservizi che dia risposte sia lavorative che di manutenzione ordinaria del paese.

Ad Ariccia è iniziata la campagna elettorale e con essa i primi screzi fra le fazioni contrapposte, ma oltre alla normale dialettica politica sono accaduti anche fatti piuttosto inquietanti. È vero che persone legate all’ex maggioranza facevano pubblicità al candidato sindaco usando mezzi telematici pubblici del comune di Ariccia approfittando così della loro posizione all’interno dell’amministrazione?

Lei si riferisce alla vicenda del Banner TU@ARICCIA, oscurato dal commissario prefettizio? Cliccandoci si veniva indirizzati su una finestra dove era presente la dicitura Policlinico dei Castelli, ed entrando si veniva indirizzato in un post facebook inneggiante all’elezione di Serra Bellini, famoso per il suo silenzio politico degli ultimi dieci anni, in cui ha ricoperto sia il ruolo di assessore sia di consigliere comunale, senza mai pronunciare il suo pensiero. Oggi parla perché ha dietro chi gli suggerisce le parole, forse l’uomo che a 68 anni, dopo 40 anni di incarichi politici si candida come capolista del PD per portare avanti il rinnovamento? RIDICOLI. Credo che l’interessato del misfatto, Ricca Daniele addetto stampa dell’ex sindaco, sia stato licenziato in tronco, aspetto smentite, dimostrando una mentalità truffaldina che la loro parte politica vorrebbe affibbiare alla nostra.

Ci sono state molte polemiche da parte dei candidati sindaco Serra Bellini e Cuccioletta sulla nomina degli scrutatori da parte sua e degli altri membri della commissione elettorale Tomasi, Marucci ed il commissario prefettizio. L’ex sindaco sulla sua pagina Fb si è prodigato con commenti ed insinuazioni sulla vostra integrità ed onestà e Serra bellini dice che scriverà al ministro degli interni. Ma cos’è successo? Qual è il suo commento?

In qualità di membro della commissione ero presente e Serra Bellini non ha espresso la minima parola, come sua abitudine, per lui ha parlato l’ex sindaco, Cuccioletta non era presente e quindi non poteva parlare, forse è stato imbeccato in seguito dai presenti.
Il Commissario Prefettizio, al quale va tutta la mia stima, ha rimproverato i presenti sceneggiatori, ricordando la normativa in vigore ed applicandola.

Per anni la passata amministrazione ha deciso gli scrutatori con il metodo della nomina diretta, inserendo parenti ed amici, ed escludendo persone che vedevano una possibilità di guadagno in questa occasione, non hanno mai pensato a pianificare la scelta mediante un regolamento comunale, creando un albo degli scrutatori composto da persone con problemi economici, studenti, vedove ecc.ecc., l’albo attuale è composto da più di 800 persone delle più svariate classi sociali e molti dei quali non rispondono alla chiamata,  al referendum del 17 aprile, utilizzando il sorteggio, ci sono state più di 20 sostituzioni e perfino un presidente di seggio non si è presentato, causando una congestione sia dell’ ufficio elettorale   sia della polizia municipale, in quanto organo notificante.

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